Anselmo di Nonantola
Anselmo (probabile nome latino di Ratchait) fu duca del Friuli dal 749 al 756, in associazione con Pietro.
Sebbene le fonti al riguardo siano poco certe, è probabile che Anselmo sia il nome latino di Ratchait, terzo figlio di Pemmone e Ratperga dopo Rachis e Astolfo. Se l'identificazione[1] è corretta, anche a lui va estesa la qualifica di "valoroso" attribuita da Paolo Diacono ai figli di Pemmone. Appare alla corte di Liutprando all'indomani della deposizione del padre, sostituito dal re con suo fratello Rachis, nel momento in cui il sovrano ordina l'arresto dei sostenitori di Pemmone. Sarebbe poi asceso al trono ducale di Cividale nel 749, in associazione con Pietro, quando l'altro suo fratello Astolfo, già duca in seguito all'elezione di Rachis a sovrano dei Longobardi, divenne a sua volta re a Pavia.
Le informazioni sul suo conto sono estremamente scarse; è possibile identificarlo anche con sant'Anselmo da Nonantola; in tal caso, avrebbe abbandonato il trono ducale nel 751.
Fonti
- Paolo Diacono, Historia Langobardorum (Storia dei Longobardi, Lorenzo Valla/Mondadori, Milano 1992).
Note
- ^ Indirettamente suggerita, per esempio, da Sergio Rovagnati nel suo I Longobardi.
Bibliografia
- Sergio Rovagnati, I Longobardi, Milano, Xenia, 2003. ISBN 8872734843