Episodi di Sara Stein

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Voce principale: Sara Stein.

La prima ed unica stagione della serie televisiva Sara Stein, composta da 4 episodi, in Germania è stata trasmessa dal canale tedesco RTL dal 3 marzo 2016 al 30 novembre 2017.

In Italia gli episodi sono andati in onda su Rai Movie dall' 8 agosto 2018 al 29 agosto 2018.[1]

Titolo originale Titolo italiano Prima TV Germania Prima TV Italia
1 Tod in Berlin Shalom Berlin, Shalom Tel Aviv 3 marzo 2016 8 agosto 2018
2 Shiv’a Gioielli nella tomba 10 marzo 2016 15 agosto 2018
3 Masada Masada 23 novembre 2017 22 agosto 2018
4 Alte Freunde Vecchi amici 30 novembre 2017 29 agosto 2018

Shalom Berlin, Shalom Tel Aviv

  • Titolo originale: Tod in Berlin
  • Diretto da: Matthias Tiefenbacher
  • Scritto da: Maureen Herzfeld, Martin Kluger

Trama

Sara Stein indaga a Berlino sull'omicidio di Tamar Levi, celebre Dj di origine israeliana. Le indagini si concentreranno immediatamente su Khalid Rahman, il ragazzo arabo della vittima, e sulla sua famiglia, nella convinzione che il movente dell'omicidio sia a sfondo politico e che Tamar, dunque, possa essere l'ennesima vittima dell'eterno conflitto israelo-palestinese.

Mentre sul caso cresce un'importante eco mediatica, Sara dovrà impegnarsi al massimo per trovare la verità e separare quel velo sottile che divide il pregiudizio dall'autenticità dei fatti.

Quando il padre del ragazzo si consegnerà alla polizia dichiarando di essere stato lui a compiere l'omicidio, la giovane detective non crederà alle sue parole e si affiderà al suo infallibile istinto per continuare a investigare sulla vicenda arrivando a scoprire qualcosa di inaspettato. Le indagini la porteranno a Tel Aviv.

  • Guest star: Katharina Marie Schubert (Anne Rodeck), Aljoscha Stadelmann (Max Schreiberger), Petra Zieser (Helen Stein), Michelle Barthel (Jenny Petzold), Neta Riskin (Ronit Levi), Hen Yanni (Tamar levi), Ramin Yazdani (Tarik Rahman), Meral Perin (Ayasha Rahman), Camill Jammal (Khalid Rahman), Kirsten Block (Vera Schubert).
  • Ascolti Germania: telespettatori 4.610.000 – share 14,2%[2]

Gioielli nella tomba

  • Titolo originale: Shiv’a
  • Diretto da: Matthias Tiefenbacher
  • Scritto da: Maureen Herzfeld, Martin Kluger

Trama

«Una soluzione di un sistema lineare consiste nell'assegnare alle variabili valori che possano soddisfare contemporaneamente tutte le equazioni date.»

Trasferitasi a Tel Aviv per vivere di fianco all'amato David, Sara Stein viene invitata ad indagare sul suo primo caso nella sua carriera da poliziotta in Israele, l'omicidio dell'investigatore Noam Shavit. Nel risolvere il caso, le viene affiancato l'ispettore Jakoov Blok, vecchio conoscente di Noam. Le ricerche della scientifica trovano fili di un pullover azzurro, identici a quelli di un omicidio con furto di gioielli avvenuto due anni prima: il caso Rachel Eli. Inizialmente i sospetti ricadono su Ilan Katz, noto criminale.

Intanto Amir Dawud, figlio adottivo di Noam, evita di farsi vedere al funerale, facendo presupporre a Sara che egli possa essere coinvolto nella morte del padre.

Sara e la sua collega Hanan Chalabi indagano sull'architetto Ariel Gutman, già precedentemente sospetto per l'omicidio di Rachel. Meira, suocera di Sara afferma di sapere che Ariel e Rachel avessero avuto delle forti divergenze in passato e la informa inoltre di aver notato dal suo giardino che due settimane prima Noam e Blok avevano litigato.

Sara viene a scoprire che Blok aveva una relazione con Ester, moglie di Noam, morta poco tempo prima. Blok afferma comunque a Sara di essere innocente.

In casa Gutman, la madre Ruth fa sapere ad Ariel di essere venuta a conoscenza del fatto che fosse lui l'assassino di Rachel, avendo lei trovato i gioielli di quest'ultima nella cassaforte del figlio, ed intende denunciarlo. Ariel la colpisce con una scultura, ma dopo l'irruzione di Sara e di Hanan, viene arrestato e condotto in caserma dove confessa l'omicidio di Rachel ma nega quello di Noam. Intanto Blok viene sospeso dal servizio, perchè si sospetta sia coinvolto nella manipolazione delle prove.

Sara, dopo un'attenta analisi della vicenda e grazie all'aiuto del rabbino, capisce che il telo che copriva lo specchio nella casa di Noam (usanza tipica dello Shiva) fosse stato posto proprio dallo stesso. Infatti Noam, dopo la morte dell'amata Ester, voleva porre fine alla sua vita. Ma essendo il suicidio rinnegato dalla religione ebraica, Noam, uccidendosi, non sarebbe potuto essere seppellito di fianco alla moglie. Noam aveva chiesto al figlio Amir di ucciderlo, e quest'ultimo per amore del padre, non aveva saputo rifiutare. Gli stessi fili del pullover erano stati prelevati dal deposito giudiziario e posti sulla scena del delitto dallo stesso Noam, affinché si pensasse che l'assassino di Rachel Eli fosse tornato a colpire, evitando in tal modo ogni possibile sospetto di un suicidio.

  • Guest star: Noa Koler (Segreteria Taly), Ami Weinberg (Commissario Yehuda Weissenberg), Raanan Hefets (Uri Ronen), Eli Gorenstein (Saul Shapiro), Tomer Kapon (Amir Dawud), Ishai Golan (Ariel Gutman), Idit Teperson (Ruth Gutman), Gila Almagor (Meira Shapiro), Gaia Shalita Katz (Yael Kaplan).
  • Ascolti Germania: telespettatori 4.440.000 – share 13,8%[3]

Masada

  • Titolo originale: Masada
  • Diretto da: Matthias Tiefenbacher
  • Scritto da: Matthias Tiefenbacher

Trama

 
Il sito archeologico di Masada

Un'esplosione nel sito archeologico di Masada provoca la morte dell'anticonformista archeologo Aaron Salzman ed il ferimento del padre Avram. Avram Salzman, noto archeologo sopravvissuto alla rivolta del ghetto di Varsavia e celebrato a livello nazionale per aver scoperto Masada, ha perso memoria di quanto accaduto nelle ore precedenti.

Le indagini portano subito a Philippe Morsadegh, assistente di Aaron, tramite il quale si scopre l'implicazione sua e del giovane archeologo ad un lucroso giro di reperti antichi da rivendere al mercato nero.

Le indagini della polizia portano a scoprire un altro possibile sospetto: Michal, ragazza incinta da Aaron, in attesa di un matrimonio che sa non sarà mai celebrato. A prendersi cura di Michal è Philippe, che sembra essere innamorato di lei. Il giovane è vessato dal trafficante iraniano Azar Adad, a cui Philippe propone di vendere un'antica lampada ad olio da 100.000 Shekel. Philippe chiede perciò a Michal di portargli il pezzo.

Avram, nel frattempo, confida a Sara la somiglianza di lei ad una sua vecchia conoscenza: Miriam Kohen, nota giornalista, che Sara gli risponde essere sua zia, morta tanto tempo prima.

La polizia, tramite Michal, riesce ad arrivare sul luogo della consegna della lampada e a catturare Philippe ed i criminali. Blok è convinto che sia stato Philippe ad aver ucciso Aaron per invidia, facendo detonare la carica in modo da poterlo far sembrare un incidente.

Intanto, Sara giunge a novità sul suo passato. Grazie ad una ricerca ed alla consultazione con un rabbino, scopre di essere stata in realtà adottata dagli zii. La vera madre è infatti Miriam, sorella del padre adottivo. Dopo essersi confidata con David, lui lo fa sapere ai genitori di Sara, generando in lei, un forte dolore.

Il suicidio di Philippe, per amore di Michal, porta Sara e Blok a pensare che la truffa e l'omicidio siano vicende scollegate e che la verità sia da ricercare nei rapporti di Aaron con il padre e con il fratello maggiore Elia, vissuto da sempre all'ombra del secondogenito.

I ricordi, intanto, cominciano a riaffiorare nella mente di Avram, che comincia a ricordare ciò che è avvenuto nel tunnel; si costituisce alla polizia e confessa di essere stato lui ad aver assassinato il figlio. Sara, tuttavia, pensa che quella di Avram sia soltanto una falsa confessione messa in atto per difendere l'altro figlio.

Avram, posto agli arresti domiciliari, chiede di vedere Masada un'ultima volta; viene accontentato e ivi portato da Sara.

Sara e Blok, dopo attente ricerche, giungono a comprendere come Aaron intendesse negare il mito di Masada. Egli aveva infatti scoperto un tunnel, che poteva avvalere l'ipotesi secondo la quale non tutti gli zeloti si fossero coraggiosamente suicidati.

La polizia, giunta in casa di Elia, trova Avram in procinto di suicidarsi, con in mano una pistola puntata alla tempia. Dopo essere stato fermato da Sara, Avram riconferma l'accaduto. Nel tunnel, Aaron gli aveva confessato la sua scoperta e soprattutto i suoi rapporti nei traffici illegali, prendendosi gioco del padre. La permanenza nel tunnel ha ricordato ad Avram i brutti ricordi della sua infanzia, quando fu costretto a nascondersi nel tunnel nel corso della rivolta a Varsavia, mentre i nazisti trucidavano i suoi compagni e la sua famiglia. Preso dal panico in una situazione così claustrofobica, Avram, colto da un sintomo di coazione a ripetere, colpisce il figlio e fa innescare l'esplosione. Avram, viene giudicato per omicidio, ma a causa della particolare situazione e della sua età, viene rilasciato.

Sara, riappacificatasi con se stessa, si promette di andare a trovare i suoi genitori, intanto tornati a Berlino e promette a David di venirlo un giorno a visitare nella sua tournée in America.

  • Guest star: Michael Degen (Avram Salzman), Yigael Sachs (Elia Salzman), Hila Galoskinus (Michal), Iftach Ophir (Philippe Morsadegh), Eli Gorenstein (Saul Shapiro), Raanan Hefets (Uri Ronen), Falk Rockstroh (Leo Stein), Petra Zieser (Helen Stein).
  • Ascolti Germania: telespettatori 4.470.000 – share 14,1%[4]

Vecchi amici

  • Titolo originale: Alte Freunde
  • Diretto da: Matthias Tiefenbacher
  • Scritto da: Josef Rusnak, Britta Stöckle

Trama

  • Guest star:
  • Ascolti Germania: telespettatori 3.490.000 – share 11,3%[5]

Note

  1. ^ Sara Stein- Il mondo dei doppiatori, su AntonioGenna.net. URL consultato il 21 ottobre 2018.
  2. ^ (DE) Einschaltquoten: Schöner Erfolg für Tel-Aviv-Krimi, su mediabiz.de. URL consultato il 21 ottobre 2018.
  3. ^ (DE) Einschaltquoten: Schöner Erfolg für Tel-Aviv-Krimi, su mediabiz.de. URL consultato il 21 ottobre 2018.
  4. ^ (DE) Einschaltquoten: Schöner Erfolg für Tel-Aviv-Krimi, su mediabiz.de. URL consultato il 21 ottobre 2018.
  5. ^ (DE) Einschaltquoten: Schöner Erfolg für Tel-Aviv-Krimi, su mediabiz.de. URL consultato il 21 ottobre 2018.

Collegamenti esterni

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