Non è ancora domani (La pivellina)

film del 2009 diretto da Tizza Covi e Rainer Frimmel
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un'immagine del film
Titolo originaleLa Pivellina
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneAustria, Italia
Anno
Durata100 min
Rapporto1: 1,66
Generedrammatico
RegiaTizza Covi e Rainer Frimmel
SceneggiaturaTizza Covi
ProduttoreRainer Frimmel
Casa di produzioneVento Film
Distribuzione in italianoOfficine UBU
FotografiaRainer Frimmel
MontaggioTizza Covi
MusicheManuel Grandpierre, Sabine Mayer, Bernhard Maisch
ScenografiaSebastian Wurm, Melanie Raab
Interpreti e personaggi

Non è ancora domani (La Pivellina)[1] è un film di Tizza Covi e Rainer Frimmel, con Patrizia Gerardi, Walter Saabel, Asia Crippa, Tairo Caroli.

Il film rappresenta l'Austria agli Oscar 2011, ed stato presentato alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes 2009.[2]

Protagonista una bambina abbandonata (la pivellina) ed il mondo circense che la accoglie. Il film mostra la vita degli artisti di strada, ambientato nella periferia romana.

Trama

Una bambina di due anni (Asia) viene abbandonata dalla madre su un'altalena di un parco giochi di periferia, a San Basilio (Roma). La ritrova Patty, una signora cinquantenne che se ne prende cura, portandola con sé nella roulotte dove vive, nel campo abitato da artisti di circo, la cui comunità è composta da adulti e bambini in un ambiente modesto e precario, ma allegro, e pieno di umanità, dove la tolleranza, la solidarietà e la condivisione sono princìpi fondamentali di convivenza. In breve tempo Asia (soprannominata la pivellina) diventa la mascotte della comunità, e trova una nuova famiglia: il tredicenne Tairo, che si comporta da fratello maggiore, e lo zio Walter in primis. Patty intanto cerca la madre della bambina, ostacolata dalla decisione di Walter di avvisare la polizia di questo ritrovamento.

Note

  1. ^ Locandina del film, su film.tv.it. URL consultato il 7 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 1º ottobre 2010).
  2. ^ (FR) Quinzaine 2009, su quinzaine-realisateurs.com. URL consultato l'11 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2012).

Voci correlate

Collegamenti esterni

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