Tito Fernández
Tito Fernández, all'anagrafe Humberto Waldemar Asdrúbal Baeza Fernández, noto anche con lo pseudonimo di El Temucano (Temuco, 9 dicembre 1942[1]), è un cantautore cileno.
Tito Fernández | |
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Nazionalità | ![]() |
Genere | Folk[1] Nueva Canción Chilena[1] |
Periodo di attività musicale | anni sessanta – in attività |
Strumento | voce, chitarra |
Etichetta | Peña de los Parra, DICAP, Alba, RCA, Alerce |
Gruppi | Los Hermanos de Alta |
Sito ufficiale | |
Biografia
Originario di Temuco, nel Sud del Cile (da che deriva il suo soprannome "El Temucano"), Humberto Waldemar Asdrúbal Baeza Fernández studia al Liceo de Hombres della sua città natale, in seguito segue una specializzazione nella scuola dell'aeronautica nel 1958.[1] Neglia anni sessanta decide quindi di seguire una vita itinerante dedicandosi alla carriera musicale, con la quale mantiene non senza difficoltà la moglie e la figlia.[1]
Arrivato a Santiago, inizia a lavorare professionalmente assieme a Víctor Villarreal, con cui forma il duo Los Hermanos de Alta e con cui suona musica folk nei night club del Nord del Paese e del Sud del Perù.[1] A questa segue la collaborazione con Renato Zuñiga, con cui suona dal vivo in Bolivia a partire dal 1967, ma l'instabilità sociale e la guerriglia in atto, capeggiata dal comandante Che Guevara, porta all'incarcerazione di Tito Fernández da parte delle autorità.[1] L'incarcerazione del filosofo Régis Debray suscita l'attenzione internazionale e la copertura mediatica che ne segue, porta le autorità boliviane alla decisione di rilasciare tutti i prigionieri stranieri per evitare ulteriori problemi.[1]
Nonostante l'impegno profuso nell'attività musicale dal vivo, girovagando nel Sudamerica, Tito Fernández continua a non sentirsi completamente musicista e alterna l'attività artistica con l'insegnamento, svolgendo l'attività di professore di castigliano ad Antofagasta, Santiago, Concepción e Temuco.[1] Le sue prime composizioni, ispirate alla musica di Atahualpa Yupanqui, ottengono il plauso di Pablo Neruda, che lo ritiene destinato a diventare un grande cantante.[1]
Nel 1971 avviene l'incontro con Ángel Parra a Valdivia, che persuade Fernández a gettarsi a capofitto nella sua attività musicale: il figlio di Violeta Parra lo convince a trasferirsi a Santiago con tutta la famiglia, dove gli permette di registrare il suo primo album El Temucano per la sua etichetta Peña de los Parra, offrendosi al contempo nel ruolo di produttore.[1] L'album El Temucano ottiene un insperato successo, portando Tito Fernández a venire soprannominato come il suo disco da parte del pubblico e il popolare programma radiofonico Chile ríe y canta a decretare Fernández quale rivelazione del 1971.[1]
L'album viene notato anche all'estero, portando Fernández a suonare in Venezuela nel 1972 e a incidere, sempre nel 1971, un nuovo LP con il medesimo titolo El Temucano, che contiene uno dei suoi temi più popolari, La casa nueva, in cui canta di due anziani che rinnovano il loro voto d'amore e che, ironia della sorte, gli permetterà proprio di finanziare l'acquisto della propria nuova casa.[1]
Tito Fernández diventa così l'artista più venduto della DICAP, l'etichetta amministrata dalla Juventudes Comunistas de Chile che pubblicava gli album dei musicisti del movimento della Nueva Canción Chilena, profilandosi come un artista atipico, al contempo tanto autore di canzoni romantiche e idolo dei teenager, insignito del titolo di "artista più popolare" ("artista más popular") del 1972 dalla rivista Ramona, quanto militante comunista, vicino alla classe operaia con i suoi brani di matrice popolare e folkloristica.[1]
Per questo motivo il colpo di stato del 1973 tronca brutalmente la sua ascesa musicale, seppure non in modo così drammatico come avvenuto, tra gli altri, per Víctor Jara, ucciso allo stadio di Santiago, o Patricio Manns e Ángel Parra, costretti all'esilio.[1] Tito Fernández viene arrestato dieci giorni dopo l'assalto alla Moneda, con accuse inverosimili quali la detenzione di armi, e condotto nella stessa scuola di aeronautica da lui frequentata come studente quindici anni prima, dalla quale viene rilasciato pochi giorni dopo con un certificato che lo obbliga a dedicarsi esclusivamente al proprio lavoro.[1] Fernández non ha mai voluto raccontare della sua detenzione, limitandosi a dire di aver passato dei brutti momenti e che buona parte dei suoi rapitori erano suoi ammiratori.[1]
Filmografia
- Cuestión de fe, regia di Marcos Loayza (1995)
- The Resurrection of Victor Jara, regia di John Travers (2005) - documentario
Discografia parziale
Album in studio
- 1971 - El temucano
- 1971 - El temucano
- 1972 - Al amor
- 1973 - Boleros
- 1974 - Tito Fernández
- 1975 - Me gusta el vino
- 1975 - Somos (con Patty Chávez)
- 1975 - Entre nos
- 1976 - Profeta en mi tierra
- 1976 - De chincol a jote
- 1977 - Todo lo que tiengo en mi ciudad
- 1978 - Chile
- 1979 - En la senda internacional
- 1980 - Tito Fernández • Patty Chávez (con Patty Chávez)
- 1986 - Así es la cosa...!
- 1990 - Cuartetas divertidas
Album dal vivo
- 1978 - Quince años de canto popular - Recital en vivo
- 1980 - En el Olympia de Paris
Raccolte
- 1995 - 20 mejores
- 1996 - Desde Chile... Tito Fernández (Sus grandes exitos)
- 1998 - El atrinque
- 2002 - El temucano
- 2004 - Inmortales
Singoli
- 1972 - Cero a cero/Polka
- 1972 - El presupuesto/A ti
Note
Festival
- Festival Internacional de la Canción de Viña del Mar (2001, 2002, 2004, 2011)
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Tito Fernández
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su eltemucano.cl.
- Tito Fernández, su Last.fm, CBS Interactive.
- (EN) Tito Fernández, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Tito Fernández, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Tito Fernández, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Tito Fernández, su IMDb, IMDb.com.
- (ES) Tito Fernández, su MusicaPopular.cl.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 87856057 · ISNI (EN) 0000 0001 1477 0303 · LCCN (EN) no98032072 · GND (DE) 1146901402 · BNE (ES) XX923440 (data) · BNF (FR) cb16153080d (data) · J9U (EN, HE) 987007401457105171 |
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