Federico Ferrari-Orsi
Federico Ferrari-Orsi (Rivoli, 18 dicembre 1886 – Deir el Munassib, 18 ottobre 1942) è stato un generale e calciatore italiano, decorato di medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale.
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Nazionalità | ![]() | ||||||
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Calcio ![]() | |||||||
Ruolo | Difensore | ||||||
Carriera | |||||||
Squadre di club1 | |||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | |||||||
Federico Ferrari-Orsi | |
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Nascita | Rivoli, 18 dicembre 1886 |
Morte | Deir el Munassib, 18 ottobre 1942 |
Cause della morte | caduto in combattimento |
Dati militari | |
Paese servito | ![]() |
Forza armata | Regio Esercito |
Arma | Cavalleria |
Grado | Generale di corpo d'armata |
Guerre | Guerra italo-turca Prima guerra mondiale Seconda guerra mondiale |
Campagne | Invasione della Jugoslavia |
Battaglie | Battaglia di Vittorio Veneto Seconda battaglia di El Alamein |
Comandante di | 6º Reggimento "Lancieri di Aosta" 1ª Divisione Celere "Eugenio di Savoia" X Corpo d’armata |
Decorazioni | vedi qui |
Studi militari | Regia Accademia Militare di Modena |
dati tratti da Vita sotto le armi, vita clandestina: cronaca e silenzio nei diari di un ufficiale[1] | |
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Biografia
Calcio
Nacque a Rivoli, provincia di Torino, il 18 dicembre 1886,[2] figlio di Enrico e Sabina Saint Lary, e dopo aver compiuto gli studi presso il Liceo classico si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza. Fu uno dei fondatori del Torino Football Club.[3] militando nella stessa squadra durante la stagione 1907 totalizzando 5 presenze e una rete. L'unica marcatura fu segnata nella partita vinta per 2-1 contro la Juventus.[4] È stato inoltre consigliere della società nella stessa stagione.
Militare
A breve rinunciò alla sua carriera di calciatore per iniziare quella di militare, entrando nella Regia Accademia Militare di Modena da cui uscì con il grado di sottotenente nel 1909, assegnato all’Arma di cavalleria[2] in forza al 25º Reggimento "Lancieri di Mantova".
Divenuto tenente nel 1912, fu mandato in Libia presso ill 18º Reggimento "Cavalleggeri di Piacenza"[5] dove rimase dal 1913 al 1916, ottenendo due Croci di guerra e una Medaglia di bronzo al valor militare. Rientrato in Patria fu promosso capitano, distinguendosi al comando di una batteria di bombarde sul fronte italiano, venendo decorato con una Medaglia d'argento e due Medaglie di bronzo al valor militare. Dal giugno 1919 all’agosto 1920 fece parte del corpo di spedizione italiano in Anatolia, ritornando poi, su sua richiesta, in Libia dove organizzò e comandò il corpo degli Spahis. Promosso tenente colonnello, si distinse in Cirenaica[6] durante la riconquista del Gebel e del Gefara. In questo periodo ottenne ulteriori due Medaglie d'argento, due Croci di guerra al valor militare e la promozione a maggiore per meriti di guerra. Rientrato in Italia nel 1931 con la promozione a colonnello[6] per meriti di guerra, comandò il 6º Reggimento "Lancieri di Aosta",[7][8] la Scuola di Applicazione di Cavalleria[7] a Pinerolo e successivamente, dal giugno 1936, la Scuola Centrale delle Truppe Celeri di Civitavecchia.[7]
Nell'ottobre 1936 fu promosso a generale di brigata e divenne vicecomandante della 102ª Divisione motorizzata "Trento" prima, e comandante poi della 1ª Divisione Celere "Eugenio di Savoia".[1] All'inizio della seconda guerra mondiale fu promosso a generale di divisione ed ebbe il comando interinale del Corpo d'Armata Celere,[2] combattendo in Jugoslavia e nei Balcani dall’aprile al settembre 1941.[7]
Nell'estate del 1942 fu trasferito in Africa Settentrionale e da generale di corpo d'armata ebbe il comando del X Corpo d'armata operante sulla frontiera egiziana.[7] Fu ucciso da una mina a Deir el Munassib[7] poco prima della seconda battaglia di El Alamein, nel pomeriggio del 18 ottobre 1942.[7] Gli fu conferita la medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[9] A lui è intitolata una caserma a Caserta, già sede della Scuola Truppe Corazzate ed ora del comando della Brigata bersaglieri "Garibaldi", e una via di Palermo.
Statistiche
Presenze e reti nei club
Stagione | Squadra | Campionato | ||
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Comp | Pres | Reti | ||
1907 | Torino | A | 5 | 1 |
Totale carriera | 5 | 1 |
Onorificenze
Onorificenze italiane
Onorificenze straniere
Note
- ^ a b Ricciardi 2010, p. 10
- ^ a b c Ricciardi 2010, p. 42
- ^ Federico Ferrari-Orsi, su Playerhistory.com. URL consultato il 24 marzo 2012.
- ^ Derby, su Universotoro.altervista.org. URL consultato il 24 marzo 2012.
- ^ Brignoli 2007, p. 23
- ^ a b Beltrami 2011, p. 240
- ^ a b c d e f g Ricciardi 2010, p. 43
- ^ Brignoli 2007, p. 58
- ^ FERRARI ORSI Federico, su Quirinale.it. URL consultato il 24 marzo 2012.
Bibliografia
- Vanni Beltrami, Italia d'oltremare: storie dei territori italiani dalla conquista alla caduta, Roma, Edizioni Nuova Cultura, 2011, ISBN 8-86134-702-9.
- Marziano Brignoli, Cavalleria a Voghera. I Reggimenti di guernigione a Voghera dal 1859 al 1943, Voghera, Società Cooperativa Editoriale Oltrepò, 2007.
- Luigi Cadorna, La guerra alla fronte italiana. Vol. 1, Milano, Fratelli Treves editori, 1921.
- Luigi Cadorna, La guerra alla fronte italiana. Vol. 2, Milano, Fratelli Treves editori, 1921.
- Alberto Cavaciocchi, Gli italiani in guerra, Milano, Ugo Mursia Editore s.r.l., 2014.
- Elisabetta Ricciardi, Vita sotto le armi, vita clandestina: cronaca e silenzio nei diari di un ufficiale, Firenze, Firenze University Press, 2010, ISBN 8-86453-194-7.
Collegamenti esterni
- Informazioni su Museocavalleria.it, su museocavalleria.it.
- Decorazioni su Museocavalleria.it (JPG), su museocavalleria.it.
- (EN) Profilo su Generals.dk, su generals.dk.
- Informazioni su Bricchetto71.it, su bricchetto71.it.