Solidity
linguaggio di programmazione
il logo del linguaggio Solidity
AutoreGavin Wood
Data di origineAgosto 2014
Utilizzocriptovalute
Tipizzazionestatica
Influenzato daPython, C++, PowerShell
Implementazione di riferimento
Sito web [github.com/ethereum/solidity github.com/ethereum/solidity].

Solidity è un linguaggio di programmazione orientato al contratto per la scrittura di contratti intelligenti . [1] Viene utilizzato per l'implementazione di contratti intelligenti [2] su varie piattaforme blockchain . [3] [4] [5] È stato sviluppato da Gavin Wood , Christian Reitwiessner, Alex Beregszaszi, Liana Husikyan, Yoichi Hirai e diversi ex contributori di Ethereum per consentire di scrivere contratti intelligenti su piattaforme blockchain come Ethereum. [6] [7]

Storia

Solidity è stato proposto per la prima volta nell'agosto 2014 da Gavin Wood ; [8] [9] il  linguaggio è stato successivamente sviluppato dal team Solidity del progetto Ethereum, guidato da Christian Reitwiessner. È uno dei quattro linguaggi (gli altri sono Serpent, LLL, Viper (sperimentale) e Mutan (deprecato)) progettati espressamente per l' Ethereum Virtual Machine (EVM). [7] Per ulteriori informazioni su questi linguaggi, consultare i linguaggi di programmazione di Ethereum .

Al momento, Solidity è il linguaggio principale su Ethereum così come su altri blockchain privati che funzionano su piattaforme che competono con Ethereum, come Monax e la sua blockchain di tipo Burrow Hyperledger , che utilizza Tendermint per consenso. SWIFT ha implementato una Proof-of-concept (dimostrazione prototipale) usando Solidity in esecuzione su Burrow. [2] [10]

Un ricercatore della Cornell University ha affermato che Solidity è stato parzialmente incolpato del tentativo di hackerggio  The DAO che ha avuto luogo nel 2016, affermando: "questo non era in realtà un difetto o un exploit nel contratto DAO stesso: tecnicamente l'EVM funzionava come previsto, ma Solidity stava introducendo falle nella sicurezza in contratti che non solo sono stati ignorati dalla comunità, ma che sono stati ignorati dai designer stessi. " [11] [12]

Storia

Il nome "Rolleiflex" è comunemente usato per riferirsi alla linea di fotocamere reflex biottiche TLR (Twin Lens Reflex) della Rollei. Per alcuni decenni fu in commercio anche una linea derivata destinata ai fotografi dilettanti, la Rolleicord. Tuttavia, sono stati prodotti con il marchio Rolleiflex anche una varietà di TLR e SLR (Single Lens Reflex) in medio formato e messa a fuoco zonale, SLR da 35 mm, nonché apparecchi digitali.

La serie Rolleiflex con rullino in formato "120" è stata commercializzata principalmente per fotografi professionisti. Nel corso della loro storia, comunque, le fotocamere Rolleiflex hanno utilizzato formati di pellicola "117" (Rolleiflex Original), "120" (Standard, Automat, Letter Models, Rollei-Magic e T model), e "127" (Baby Rolleiflex).

Ancora oggi le fotocamere biottiche Rolleiflex si distinguono per la loro eccezionale qualità costruttiva, le dimensioni compatte, il peso modesto (rispetto alle ingombranti fotocamere dello stesso periodo), la qualità ottica superiore, la luminosità del mirino, la durata, la semplicità ed una meccanica affidabile. Alcuni fotografi professionisti, dilettanti e artistici continuano tuttora ad usare le fotocamere Rolleiflex biottiche con pellicole invertibili a colori e negativi a colori o in bianco e nero.

Le Rolleiflex erano popolari e ampiamente imitate, anche se gli obiettivi di lunghezza focale di 7,5 cm di altissima qualità, prodotti da Zeiss e Schneider, permettevano di costruire una fotocamera più piccola, leggera e compatta rispetto ai loro concorrenti.

Gli apprezzati obiettivi Zeiss Planar f2.8 e Schneider Xenotar, entrambi con lunghezza focale di 80 mm e luminosi confronto alla concorrenza, sono entrambi ottiche allo stato dell'arte. Il meccanismo meccanico della manovella di caricamento della pellicola,unico per le Rolleiflex Automat e le fotocamere modello Letter, era robusto e intelligente, rendendo semiautomatico e veloce il caricamento della pellicola: questo meccanismo avviava automaticamente il contatore delle esposizioni, auto-spaziava le 12 o (nelle successive fotocamere modello F) 24 esposizioni e caricava l'otturatore; il tutto con meno di un giro completo del rullo di avanzamento della pellicola. Questo rendeva le fotocamere modello Rolleiflex Automat/Letter molto ricercate per le riprese di azioni veloci, come la fotografia di strada.

Una vasta gamma di accessori ha trasformato questa fotocamera in un sistema fotografico completo: testa panoramica, paraluce, lenti per ripresa ravvicinata (close-up) con correzione di parallasse, filtri per la correzione del colore, il miglioramento del contrasto ed effetti speciali, montati sull'obiettivo con una baionetta a sgancio rapido, nonché un attacco del treppiede anch'esso a sgancio rapido.

I successivi modelli Letter f2.8 e f3.5 (con obiettivi Planar o Xenotar) sono molto richiesti nel mercato dell'usato ed hanno il prezzo più alto.[2]

Storicamente erano disponibili fotocamere con cinque lunghezze focali, che comprendevano la Rollei-Wide grandangolare da 5,5 cm, la Baby Rollei da 6,0 cm, 7,5 cm (f:3,5), 8,0 cm (f:2,8) e la Tele-Rolleiflex con un teleobiettivo 13,5 cm (uno Zeiss Sonnar f:4). Sebbene tutte queste fotocamere possano essere tuttora ottime fotocamere per un effettivo utilizzo da parte dei fotografi, per molti modelli Rolleiflex esiste anche un fiorente mercato come oggetti da collezione, e ciò fa salire (e di molto per alcuni modelli) il prezzo finale pagato, in particolare in Giappone.

Le fotocamere Rolleiflex di medio formato hanno continuato a essere prodotte fino al 2014 da DHW Fototechnik, una società fondata da ex dipendenti di Franke & Heidecke. [3] DHW Fototechnik ha annunciato due nuove fotocamere Rolleiflex e un nuovo otturatore elettronico per la fiera di settore Photokina 2012. [4] La società ha presentato istanza di insolvenza nel 2014 ed è stata sciolta nell'aprile 2015, ponendo fine a qualsiasi ulteriore produzione: l'attrezzatura per la produzione in fabbrica e le rimanenti scorte di parti sono state messe all'asta a fine aprile 2015.

Una piccola azienda è stata creata di nuovo con gli ex dipendenti di DHW Fototechnik nella stessa locazione, sotto il nome di DW Photo. [5] DW Photo si concentra sulla produzione di reflex medio formato Rolleiflex Hy6 mod2 (digitali ed a pellicola) e l’assistenza per le fotocamere esistenti, compresa la fornitura di aggiornamenti firmware e hardware. [6]

  

Note


Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni

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