Claudio Graziano
Claudio Graziano (Torino, 22 novembre 1953) è un generale italiano, attuale presidente del Comitato militare dell'Unione europea.
Claudio Graziano | |
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Nascita | Torino, 22 novembre 1953 |
Dati militari | |
Paese servito | ![]() |
Forza armata | ![]() |
Arma | Fanteria |
Corpo | Alpini |
Anni di servizio | 1972 - oggi |
Grado | Generale |
Guerre | Guerra in Afghanistan Guerra in Iraq |
Comandante di | Battaglione Alpini "Susa" 2º Reggimento alpini Brigata alpina "Taurinense" Brigata multinazionale Kabul |
Studi militari | Accademia militare di Modena Scuola di applicazione United States Army War College |
Fonti citate nel corpo del testo | |
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Biografia
Carriera personale
Claudio Graziano ha frequentato l'Accademia militare di Modena dal 1972 al 1974, passando quindi alla Scuola di applicazione di Torino, dove è rimasto dal 1974 al 1976, conseguendo la laurea in scienze strategiche militari.[1]
Il suo primo incarico, giunto nel 1976, è stato quello di comandante di un plotone fucilieri del Battaglione alpini "Susa", a Pinerolo, quindi, nel 1977, è diventato vice comandante della compagnia controcarri della Brigata alpina "Taurinense", con cui ha compiuto delle esercitazioni in Danimarca e Norvegia. Dal 1980 è stato comandante di una compagnia mortai e poi di una compagnia alpini presso il Battaglione alpini "Trento", allora parte della Brigata alpina "Tridentina". Nel 1983 è stato nominato comandante della compagnia allievi ufficiali della Scuola militare alpina, di cui ha comandato la compagnia comando fino al 1986.[1]
Dopo aver partecipato al corso di stato maggiore, terminato nel 1987, è stato trasferito allo Stato maggiore dell'Esercito dove è stato ufficiale addetto presso l'ufficio programmi di approvvigionamento. Promosso maggiore nel 1988, dall'anno successivo al 1990 ha frequentato il corso superiore di stato maggiore, al termine del quale è avanzato al grado di tenente colonnello. Con questo grado è stato destinato all'ufficio del capo di stato maggiore dell'Esercito italiano in qualità di capo della segreteria.[1]
Nel 1992 è stato nominato comandante del Battaglione alpini "Susa"; in questa veste ha partecipato alla missione ONUMOZ in Mozambico. Alla fine del 1993 Graziano è stato designato capo sezione presso l'ufficio del capo di stato maggiore dell'Esercito. Diventato colonnello nel 1996, ha quindi guidato il 2º Reggimento alpini, per poi passare di nuovo allo stato maggiore come capo ufficio pianificazione. Nel 2001 il colonnello Graziano divenne addetto militare all'ambasciata d'Italia a Washington, dove ha ricevuto la promozione a generale di brigata il 1º gennaio 2002.[1]
Dopo essere tornato in Italia, il 27 agosto 2004 ha assunto il comando della Brigata alpina "Taurinense", incarico che ha mantenuto fino al 2 marzo 2006. Pochi giorni dopo, il 15 marzo, è stato nominato capo reparto operazioni del Comando operativo di vertice interforze della difesa. Contemporaneamente, dal 20 luglio 2005 è stato anche comandante della Brigata multinazionale "Kabul" in Afghanistan, con conseguente responsabilità operativa nella provincia di Kabul fino al 6 febbraio 2006, quando era già avanzato al grado di generale di divisione il 1º gennaio precedente. Il 29 gennaio 2007 il segretario generale delle Nazioni Unite lo ha nominato comandante della forza e capo della missione UNIFIL in Libano, quindi con responsabilità anche della componente civile. Ha mantenuto questa posizione per tre anni, ricevendo il 1º gennaio 2010 la promozione a generale di corpo d'armata. Il 10 febbraio seguente è stato nominato capo di gabinetto del ministro della difesa Ignazio La Russa.[1]
Il 14 ottobre 2011 è stato nominato capo di stato maggiore dell'Esercito Italiano[2] e ha assunto ufficialmente l'incarico il 6 dicembre.[3]
Il 24 dicembre 2014 viene designato Capo di Stato Maggiore della Difesa[4], lasciando il precedente incarico al generale Danilo Errico, ed ha assunto il comando delle Forze Armate italiane dal 28 febbraio 2015 al 5 novembre 2018.
Il 7 novembre 2017 viene designato quale nuovo presidente del Comitato militare dell’Unione europea, incarico che ricopre dal 6 novembre 2018[5].
Vita privata
Il generale Claudio Graziano è anche istruttore militare di sci. Ha frequentato, oltre agli studi militari in Italia, anche l'United States Army War College dal 1996 al 1997. In Italia ha poi conseguito la laurea in scienze diplomatiche e internazionali all'Università degli Studi di Trieste e in scienze sociali all'Accademia agostiniana di Roma, la stessa dove ha ottenuto il master in scienze strategiche.[6]
Vive a Roma assieme alla moglie Marisa Lanucara.[6]
Onorificenze
Onorificenze italiane
— 2 agosto 2010[9]
— 8 giugno 2007[10]
— 12 maggio 1995[7]
Onorificenze straniere
Note
- ^ a b c d e Biografia del generale di c.a. Claudio Graziano, in Folgore, nº 11-12, Associazione Nazionale Paracadutisti d'Italia, novembre/dicembre 2011, pp. 23-24.
- ^ Governo.it.
- ^ D.P.R. 17 ottobre 2011.
- ^ Tullio Del Sette comandante Carabinieri. Claudio Graziano capo di Stato Maggiore.
- ^ Unione Europea: Generale Claudio Graziano designato quale Presidente del Comitato Militare, su www.difesa.it. URL consultato il 13 novembre 2017.
- ^ a b L'ammiraglio Giampaolo Di Paola nuovo Ministro della Difesa, in Folgore, nº 11-12, Associazione Nazionale Paracadutisti d'Italia, novembre/dicembre 2011, p. 24.
- ^ a b Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
- ^ In precedenza grande ufficiale il 2 giugno 2010, ufficiale il 2 giugno 2006 e cavaliere il 2 giugno 1992.
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
- ^ https://photo.app.com.pk/photo/2016/04/general-claudio-graziano-chief-of-defence-general-staff-of-italian-armed-forces-called-on-president-mamnoon-hussain-after-being-decorated-with-nishan-e-imtiaz-military-in-a-special-investiture-cere/•
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