Centre Point
Il Centre Point è un complesso di edifici che sorge a Londra, tra cui spicca il grattacielo di 34 piani.
| Centre Point | |
|---|---|
| Localizzazione | |
| Stato | |
| Località | Londra |
| Indirizzo | 5-24 St. Giles High Street London WC1 |
| Coordinate | 51°30′57.1″N 0°07′46.9″W{{#coordinates:}}: non è possibile avere più di un tag principale per pagina |
| Informazioni generali | |
| Condizioni | completato |
| Costruzione | 1963 - 1966 |
| Stile | Brutalismo |
| Uso | commerciale e residenziale |
| Altezza |
|
| Piani | 34 |
| Area calpestabile | 27.180 mq |
| Ascensori | 6 |
| Realizzazione | |
| Architetto | George Marsh, Richard Seifert |
| Ingegnere | Pell Frischmann |
| Appaltatore | George Wimpey |
| Costruttore | Wimpey Construction |
| Proprietario | Almacantar |
Esso si trova in corrispondenza nel centro geografico di Londra, all’incrocio tra New Oxford Street e 5-24 St. Giles High Street, quasi direttamente sopra la stazione di metropolitana Tottenham Court Road.[1] Risulta essere il 27° grattacielo più alto di Londra e, dalla sua apertura fino ai primi anni duemila, ha ospitato uffici commerciali.
Dal 2015 è stato sottoposto a una radicale ristrutturazione e una riconversione a uso residenziale che ha coinvolto anche tutta l’area circostante e la sottostante stazione di metropolitana e, entro il 2019 sono previste le consegne delle prime unità immobiliari.
Storia
Progettato dagli architetti britannici George Marsh e Richard Seifert,[2][3][4] che progettarono anche la sede del Civil Aviation Authority House in One Kemble Street, caratterizzato da elementi strutturali molto simili. Il Centre Point è stato uno dei primi complessi architettonici pluripiano a sorgere a Londra, divenendo presto un simbolo nonché un riferimento geografico facilmente individuabile.
La sua costruzione del complesso edilizio fu frutto di una lucrosa operazione da parte dell’immobiliarista Harry Hyams che affittò l’area a un canone annuo di £ 18.500 per centocinquant’anni.[5]
Tuttavia al termine della sua costruzione l’edificio rimase completamente sfitto per lungo tempo sollevando non poche proteste da parte di comitati di residenti che contestavano la deliberata scelta di lasciare vuoto l’immobile nonostante la crisi abitativa e la crescita degli affitti che colpì Londra in quegli anni. Uno di questi gruppi, Direct Action, presieduto dagli attivisti Jim Radford, Ron Bailey e Jack Dromey, organizzò un'occupazione del Centre Point nel fine settimana dal 18 gennaio al 20 gennaio del 1974 per attirare l'attenzione sulla loro causa.[6]
Sfumata l’occasione di affittarlo a un unico inquilino per un canone annuo di ben £ 1.250.000, Harry Hyams prese accordi per affittare l’edificio per periodi prestabiliti di dieci o quindici anni a più inquilini tra cui la Aramco, la PetroChina, la EA Games e la Confederation of British Industry che, con i suoi trentatré anni di permanenza si rivelò uno degli inquilini più longevi.[7]
Nel 2005 l’intero complesso è stato acquistato per ottantacinque milioni di sterline dalla ‘’Blackmoor LP’’ che ha anche eseguito una parziale ristrutturazione.
Nel 2015 il complesso immobiliare è stato nuovamente venduto alla Almacantar che ha avviato una radicale ristrutturazione volta a convertire la maggior parte del grattacielo a uso residenziale, realizzando unità immobiliari di varie metrature e di grande prestigio, pur mantenendo nei piani più bassi la destinazione d’uso a uffici commerciali. La ristrutturazione è coincisa anche con la rivalutazione della zona circostante, che ha subìto un completo rinnovamento delle infrastrutture stradali e il contestuale rinnovo della sottostante stazione di metropolitana.[8]
Descrizione
Esterno
L’edificio sorge in una zona assolutamente strategica del centro di Londra, a pochissima distanza dai maggiori quartieri: Bloomsbury, Covent Garden, Fitzrovia e Soho, di cui fa parte, ed è composto complessivamente da tre moduli architettonici che comprendono il grattacielo, e due strutture secondarie, una più bassa lungo New Oxford Street denominata ‘’Bridge’’, caratterizzata da un’ampia superficie completamente vetrata e una struttura di media grandezza dietro, parallela al grattacielo, denominata ‘’Patio’’; la disposizione regolare di questi tre moduli dà vita a una corte interna pedonale su cui si affacciano gli svariati ristoranti e locali commerciali ospitati nelle due strutture secondarie.
Il grattacielo si innalza per 34 piani e 117 metri di altezza ed è caratterizzato dalla sua forma a parallelepipedo con i lati maggiori ricurvi che conferiscono più slancio alla struttura. I quattro prospetti della torre sono completamente identici, misurano circa 40 metri di larghezza per circa 15 sui due lati minori e sono interamente scanditi da regolari finestre incorniciate da una fitta maglia geometrica di elementi cruciformi in pietra chiara di Portland, che rendono immediatamente riconoscibile l’edificio. I prospetti appaiono dunque completamente liberi e sgombri da strutture portanti, ubicate in posizione arretrata rispetto alle facciate. I lati minori sono caratterizzati da due fessure rientranti a tutta altezza che conferiscono all’edificio un profilo più snello e ospitano vani scale e le trombe degli ascensori.
L’ultimo piano ha una terrazza coperta e sul prospetto principale ospita la scritta luminosa “CENTRE POINT”; la facciata principale è altresì riconoscibile per la sua asimmetria dovuta all’ingresso principale, che è evidenziato da una fitta griglia di paraste che si innalzano per tutto il primo piano e si estendono per due terzi della larghezza del prospetto. L’ingresso alla lobby al piano stradale è incorniciato da sei grandi piloti a “Y” posti in posizione arretrata che disegnano delle singolari aperture esagonali.
Interni
Il complesso edilizio conta complessivamente 27.180 mq di aree abitabili con una destinazione d’uso mista commerciale e residenziale. Nell’ultima ristrutturazione, avvenuta a partire dal 2015 e conclusasi nel 2018, le aree commerciali e a uso ufficio sono state concentrate nelle strutture secondarie e l’intera torre è stata convertita a uso residenziale, realizzando unità immobiliari di grande prestigio e di svariate metrature.
L’ampia hall con concierge a piano terra e i primi due piani della torre sono stati destinati ad aree comuni a esclusivo uso dei residenti che comprendono al primo piano una palestra, una piscina di 30 metri di lunghezza con attigua area relax e docce, una sauna e un bagno turco. Al secondo piano vi è una seconda concierge, un salone con area ricreativa per gli ospiti, due sale per trattamenti di benessere, una sala riunioni, e una sala attrezzata per le proiezioni video.
Complessivamente la torre attualmente ospita 71 appartamenti e una penthouse all’ultimo piano.
- piani 3 - 10 bilocali (n. 4 appartamenti per piano)
- piani 11 -17 trilocali e quadrilocali (n. 3 appartamenti per piano)
- piani 18 - 30 quadrilocali (n. 2 appartamenti per piano)
- piani 31 - 32 locali tecnici e di servizio
- piani 33 - 34 penthouse con terrazza panoramica
Note
- ^ Peter Ackroyd, "Londra: The Biography", Chatto & Windus, Londra, 2000. ISBN 1-85619-716-6
- ^ [https: // books. google.com/books?id=rVHqBvtuLyMC&pg=PA316 London 4: North], New Haven, CT, p. 316, ISBN 0300096534. URL consultato il 5 ottobre 2014.
- ^ Gavin Stamp, [http: //www.oxforddnb.com/view/article/76406 Seifert, Richard [ex Rubin] (1910-2001), architetto ], in Oxford Dictionary of National Biography, Online, Oxford, gennaio 2011. URL consultato il 5 ottobre 2014.«In verità, il migliore e l'edificio più famoso attribuito a lui non era il suo design, ma quello del secondo partner di R. Seifert & Partners all'epoca, George Marsh»
- ^ Dan Cruikshank, Centre Point 1966-1995, in RIBA Journal, vol. 102, n. 1, gennaio 1995, pp. 39-45.
- ^ [http: //www.time. it / time / magazine / article / 0,9171,906178-1,00.html Harry's Sore Point], 24 luglio 1972. URL consultato il 6 agosto 2008.
- ^ Edward Platt, an-office-block-1074385.html "Aria calda sopra un blocco di uffici: sono passati 25 anni dalle proteste su Centre Point. Non è cambiato molto", "The Independent", 16 gennaio 1999.
- ^ Centre Point Tower, Londra: un'icona architettonica degli anni '60, London Landmarks, Urban75, aprile 2012.
- ^ Hilary Osborne, london-center-point "Inizia il lavoro sulla conversione di lusso piatta del punto di riferimento londinese Centre Point", "The Guardian", 26 gennaio 2015.
Collegamenti esterni
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Centre Point
- Official website
- Targetfollow.co.uk – Owner of Centre Point
- Targetspace.co.uk – Office Services in Centre Point
- BBC News: Hunt for UK's 'failed' buildings
- Concrete Society: Certificate of Excellence for Centre Point
- Centre Point by Richard Seifert
- Centre Point building information & photos
