Giovanni Folchi
Giovanni Folchi (Milano, 10 luglio 1916 – Milano, 7 febbraio 1946) è stato un aviatore italiano.
| Giovanni Folchi | |
|---|---|
| Nascita | Milano, 10 luglio 1916 | 
| Morte | Milano, 7 febbraio 1946 | 
| Dati militari | |
| Paese servito | |
| Forza armata | Regia Aeronautica Aeronautica Nazionale Repubblicana  | 
| Grado | capitano | 
| Guerre | Seconda guerra mondiale | 
| Campagne | Campagna italiana di Grecia Guerra civile in Italia (1943-1945)  | 
| Studi militari | Accademia Aeronautica | 
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Biografia
All'Università Folchi si iscrisse ai GUF, prendendo in seguito la tessera del PNF ma senza ricoprire alcun incarico[1]. Nel 1936 si iscrisse invece all'Accademia Aeronautica di Caserta dove conseguì il brevetto e il grado di sottotenente[1]. Con l'inizio della guerra fu impiegato all'aeroporto di Albenga, in seguito prese parte alla campagna di Grecia[1].
Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 tra il governo Badoglio e gli Alleati, l'11 settembre rifiutò la resa e scelse di continuare la guerra al fianco dei tedeschi di stanza in Grecia fino al rimpatrio in Italia dove rimase a lungo senza impiego. Il 9 febbraio 1944 aderì alla Repubblica Sociale Italiana. A marzo fu trasferito ad Asti per circa due mesi poi venne destinato dapprima ai reparti dell'Aviazione in servizio presso l'aeroporto di Venaria Reale dove operava la Squadriglia complementare d'allarme "Montefusco-Bonet" fino a settembre e successivamente al IX° Battaglione Antiparacadutisti al comando del maggiore De Biase di stanza a Milano. Folchi assunse il comando della 1 compagnia.
Arrestato dai partigiani fu rinchiuso nel carcere di San Vittore. Il 22 agosto 1945 venne processato per collaborazionismo dalla Corte d'assise straordinaria di Milano e condannato a morte. La sentenza venne eseguita il 7 febbraio 1946. La fucilazione di Folchi fu l'ultima condanna alla pena capitale eseguita a Milano prima dell'abrogazione della pena di morte dall'ordinamento italiano.[2]. A Milano la corte d'Assise straordinaria inflisse 36 condanne a morte e di queste solo due furono effettivamente eseguite, quella contro l'ex Ministro dell'interno della RSI Guido Buffarini Guidi il 10 luglio 1945 e quella contro Folchi[3].
Note
Bibliografia
- Luca Fazzo, L'ultimo fucilato, Mursia, Milano, 2015