Ciclopi
I Ciclopi sono delle figure della mitologia greca, divinità gigantesche con un occhio solo.

Il nome deriva dal greco "κύκλος" (cerchio) e "ὤψ" (occhio).
Il mito
Esistono due diverse tipologie di Ciclopi nella mitologia greca. In Esiodo (cfr. Teogonia) i tre Ciclopi Bronte, Sterope e Arge sono, come i Titani e gli Ecatonchiri (o Centimani), figli di Urano e di Gea[1]. Questi Ciclopi sono esseri civilizzati e alleati degli dei olimpici. Vengono descritti come abilissimi artigiani, alti conoscitori dell'arte della lavorazione del ferro e la loro attività era fabbricare i fulmini di Zeus. In Callimaco (cfr. Inno ad Artemide) i Ciclopi sono gli aiutanti di Efesto.
In Omero invece, che ne parla nell'Odissea (libro IX), i Ciclopi sono ridotti al rango di esseri mostruosi, dei giganteschi energumeni che vivono isolati l'uno dall'altro in caverne naturali e praticano la pastorizia per vivere, non disdegnando però di cibarsi di esseri umani. Oltretutto, a rimarcare la loro inferiorità rispetto ai Ciclopi originali, in Omero non sono più figli di Urano e Gea (quindi in qualche senso zii degli dei e a loro antecedenti), ma soltanto di Poseidone.
ai numi immortali: non piantano alberi,
non arano campi; ma tutto dal suolo
per loro vien su inseminato e inarato,
orzo e frumento e viti che portano vino
nei grappoli grossi, che a loro matura
la pioggia celeste di Zeus»
Omero dà solo il nome di uno di loro, Polifemo, che fece prigionieri Odisseo e i suoi compagni. Il suo accecamento da parte dell'eroe sarà causa della collera di Poseidone.
Realtà storica
Una qualche verità storica riguardo all'esistenza di una popolazione o tribù dal nome di "Ciclopi" ci viene data da Tucidide nel libro VI delle sue Storie allorquando si accinge a parlare delle popolazioni barbare esistenti in Sicilia prima della colonizzazione greca.
Così scrive:
La ciclopia è in realtà una forma dell'oloprosencefalia, una patologia nella quale il cervello si presenta unico, non distinto cioè nei due emisferi. Tale malattia si può presentare con diversi gradi di gravità, tra i quali la forma che si può considerare "completa" è detta appunto ciclopia.
Secondo un'altra ipotesi la leggenda dei Ciclopi potrebbe essere nata a causa di alcuni ritrovamenti fossili di elefanti nani, vissuti in Sicilia al tempo del Paleolitico. La particolarità dei loro crani è di avere un grande buco al centro, che non è altro che il foro nasale dell'elefante.[2][3] Tali resti fossili potrebbero quindi essere stati scambiati per uomini giganteschi con un occhio solo e infatti anche il filosofo Empedocle afferma che "in molte caverne siciliane furono ritrovati fossili di una stirpe di uomini giganteschi oggi scomparsa"[senza fonte].
L'ipotesi più attendibile rimane oggi quella secondo cui i Ciclopi, antichi fabbri, fossero in realtà degli artigiani emigrati da oriente fino alle isole Eolie dove si sono trovate tracce della lavorazione dei metalli durante la facies Diana (IV millennio a.C.)[4]. I riscontri archeologici potrebbero così confermare il mito che li voleva residenti proprio su tali Isole[5]. La presenza di un occhio solo potrebbe essere una tradizione legata all'usanza di coprire con una benda l'occhio sinistro per proteggerlo dalle scintille o da un ipotetico tatuaggio sulla fronte rappresentante il Sole, elemento al quale questi antichi artigiani potevano probabilmente essere devoti[6].
Note
- ^ Esiodo, Teogonia, 139 su theoi.com. (In inglese)
- ^ NEWTON - La metamorfosi di Polifemo: da gigante a elefante nano, su newton.corriere.it. URL consultato il 25 febbraio 2018.
- ^ Gaetano De Gregorio, Elymioti: Elimi nella Sicilia Arcaica, Gaetano De Gregorio, 28 febbraio 2011, ISBN 9781446606391. URL consultato il 25 febbraio 2018.
- ^ S. Tusa, La Sicilia nella preistoria, Palermo 1999, pp. 194 - 233 passim
- ^ secondo Apollodoro, Esiodo e Lucrezio; Callimaco ricorda che qui i tre fratelli ospitarono Artemide fanciulla
- ^ Tale usanza era ancora viva in Tracia in epoca storica; cfr. R. Graves, I Miti Greci, traduzione di E. Morpurgo, Milano 1983, p. 34, 6.3
Bibliografia
- Isabella Vincentini, Atene. Tra i muscoli dei Ciclopi, Unicopli Edizioni, Milano, 2002.
Voci correlate
Altri progetti
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- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sui ciclopi
Collegamenti esterni
- (EN) Cyclops, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Ciclopi / Ciclopi (altra versione), su Theoi Project.
- (EN) Ciclopi, su Comic Vine, Fandom.