Elezioni presidenziali in Argentina del 2003

Le elezioni presidenziali in Argentina del 2003 si sono tenute il 27 aprile. Poiché nessun candidato aveva ottenuto la maggioranza assoluta, avrebbe dovuto svolgersi un secondo turno di ballottaggio tra i due candidati che avevano ricevuto il maggior numero di voti, Carlos Saúl Menem e Néstor Kirchner; nondimeno, avendo Menem ritirato la propria candidatura in vista del ballottaggio, questo non si è svolto e Kirchner è divenuto Presidente.

Elezioni presidenziali in Argentina del 2003
StatoArgentina (bandiera) Argentina
Data27 aprile
Candidati Carlos Saúl Menem Néstor Kirchner Ricardo López Murphy
Partiti Fronte per la Lealtà Partito Giustizialista/
Fronte per la Vittoria
Recrear
Voti 4 741 202
24,45%
4 313 131
22,24%
3 173 475
16,37%
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Risultati

Candidati Liste Voti %
Carlos Saúl Menem 4.741.202 24,45
Néstor Kirchner Partito Giustizialista 4.313.131 22,24
Ricardo López Murphy Movimento Federale per Ricreare per la Crescita 3.173.584 16,37
Adolfo Rodríguez Saá Movimento Popolare Unione e Libertà 2.736.091 14,11
Elisa María Avelina Carrió Alternativa per una Repubblica di Uguali 2.723.207 14,05
Leopoldo Moreau Unione Civica Radicale 453.373 2,34
Patricia Walsh Sinistra Unita 332.8703 1,72
Alfredo Bravo Partito Socialista 217.387 1,12
Jorge Altamira Partito Operaio 139.402
Enrique Venturino Confederación para que se Vayan Todos 129.782
Guillermo Sullings Partido Humanista 105.705
José Carlos Arcagni Unión Popular 63.386
Mario Mazziteli Partido Socialista Auténtico 50.303
Carlos Zaffore Movimiento de Integración y Desarrollo 47.954
Manuel Herrera Partido Demócrata Cristiano 47.755
Gustavo Breide Obeid Partido Popular de la Reconstrucción 42.461
Juan Ricardo Mussa Movimiento por la Dignidad y la Independencia 39.505
Ricardo Terán Movimiento por la Dignidad y la Independencia 31.766
Totale 19.388.697

Cronologia

Contesto delle elezioni

Queste elezioni sono le prime dopo la disastrosa crisi economica del 2001 che ha colpito l'Argentina nel pieno del mandato presidenziale del radicale Fernando de la Rúa alla guida di un governo di centro-sinistra dell'Alleanza per il lavoro, la giustizia e l'educazione formata dai radicali e da alcune componenti progressiste del Partito Giustizialista contrarie alla politica di Carlos Menem.

Il governo di de la Rúa ha proseguito le politiche liberiste del Presidente Menem e ciò ha provocato le critiche dell'ala di sinistra del governo che alla fine ha deciso di uscire dal governo e di far parte dell'opposizione, anche il Vicepresidente Carlos "Chacho" Álvarez di estrazione peronista (2000).

Alle elezioni legislative del 2001 il centro-sinistra radicale ha perso le elezioni ed è stato sconfitto dalla nuova Coalizione Giustizialista di centro-sinistra guidata dall'ex Vicepresidente Eduardo Duhalde critico sia nei confronti del governo in carica sia di quello precedente in cui ha partecipato. Il PJ (giustizialista) dopo Menem ha cambiato radicalmente la sua posizione ritornando ad essere un partito di centro solidarista orientato a sinistra. De la Rúa nomina l'ex ministro dell'Economia di Menem, Domingo Cavallo, come nuovo titolare dell'Economia marcando così la svolta liberista del governo.

Intanto l'Argentina entra in una grave crisi economica e il governo già incapace di affrontare tale situazione ora si ritrova senza maggioranza al Congresso. La situazione diventa ormai insostenibile e molta gente ormai disperata scende in piazza per protestare contro il Presidente ed occupa le banche per ritirare tutti i risparmi che avevano.

In questo clima de la Rúa si dimette e nelle settimane successive si succedono diversi Presidenti ad interim e alla fine fu nominato temporaneamente Eduardo Duhalde. Il 24 gennaio la direzione nazionale del PJ aveva deciso di non organizzare alcuna elezione primaria per la scelta del candidato presidenziale dando l'oppurtunità ai principali leader delle correnti del partito di candidarsi. Per la prima volta nella sua storia il partito non è stato presente alle elezioni lasciando spazio alle liste corrispondenti alle correnti del partito.

Candidature

I principali candidati erano inizialmente due: Adolfo Rodríguez Saá che ha costituito il Frente Movimiento Unión y Popular espressione dell'anima di centro del Partito Giustizialista e Carlos Menem, ex Presidente tra il 1989-1999, candidato del movimento Frente por la Lealtad. Menem si presenta ancora una volta con un piano di stampo liberista e impernato sul Consenso di Washington.

Intanto l'ala di sinistra che costituisce la base elettorale del partito e la corrente più importante e più critica delle ultime leadership del giustizialismo si organizza sotto la guida del governatore della Provincia di Santa Cruz Néstor Carlos Kirchner, la più ricca tra le province argentine situata in Patagonia, e del ministro del Turismo Daniel Scioli. Kirchner raccoglie molti consensi anche tra molti socialisti e radicali delusi dal loro partito, presentando un programma socialdemocratico e critico nei confronti degli Stati Uniti d'America e del Fondo Monetario Internazionale, considerati come i responsabili della crisi. Inizialmente Kirchner risultava molto sfavorito perché poco conosciuto ma alla fine riuscirà ad incrementare notevolmente i propri consensi fino a risultare favorito.

La situazione all'interno dell'Unione Civica Radicale non è molto diversa dal PJ ma ha subito diverse scissioni già ai tempi del governo di De la Rúa: la deputata Elisa Carrió nel 2000 si accorda con alcuni partiti socialisti minoritari per fondare il partito Alternativa per una Repubblica Egualitaria di orientamentosocialdemocratico.

Tuttavia l'ala più liberale rivendica l'operato svolto e difendendo la politica intrapresa e si organizza nella lista Movimiento Federal para recrear el crecimiento di stampo liberale.

Ciò che rimane dell'UCR decise di presentare Leopoldo Moreau.

Alleanze

  • Fronte per la Lealtà: Conservador Popular - Cambio con Justicia Social - Por un Nuevo Jujuy (Jujuy) - Demócrata Conservador (Buenos Aires) - Movimiento Popular Unido (Santiago del Estero) - Movimiento Popular Cordobés (Córdoba) - Todos por los Jubilados (Capital Federal) - Movimiento de Acción Vecinal (Córdoba) - Opción Federal (Neuquén) - Encuentro Popular (Santiago del Estero) - Reconquista (Capital Federal) - De la Generación Intermedia (Capital Federal) - Frente de los Jubilados - Movimiento por la Justicia Social (Buenos Aires)
  • Fronte per la Vittoria: De la Victoria - Nueva Dirigencia (Jujuy) - Nueva Dirigencia (Capital Federal) - Nacionalista Constitucional - Política Abierta para la Integración Social - Progreso Social (Buenos Aires) - Gestión Estado y Sociedad Todos Ahora (Capital Federal) - Partido Popular (Corrientes) - Acción Popular (Córdoba) - Unión Popular (Salta) - Movimiento de Renovación Cívica (Jujuy) - Acción para el Cambio (Córdoba) - Memoria y Movilización Social (Buenos Aires) - Memoria y Movilización Social (Capital Federal) - Santiago Viable (Santiago del Estero) - Frente de Integración Social para un Cambio en Libertad (Mendoza)
  • Movimento Federale per Ricreare la Crescita:: Recrear para el Crecimiento - Confederación Movimiento Federal
  • Movimento Popolare Unione e Libertà: Unión y Libertad (San Luis) - Unión y Libertad (Buenos Aires) - Confederación Laborista - Unión Popular

Altri progetti

Collegamenti esterni

  • (ES) Risultati, su recorriendo.elecciones.gob.ar.
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