Paesaggio con fiume
Il Paesaggio con fiume (Paesaggio del Valdarno) è un disegno (19x28,5 cm) di Leonardo da Vinci, datato 1473 e conservato nel Gabinetto dei Disegni e delle Stampe presso la Galleria degli Uffizi a Firenze, in Italia. L'opera è datata (5 agosto 1473) in alto a sinistra: per lungo tempo è stata ritenuta la più antica opera sicuramente datata di Leonardo, prima della scoperta - avvenuta nel 2017 - della piastrella raffigurante l'arcangelo Gabriele, datata 1471.
Paesaggio con fiume | |
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Autore | Leonardo da Vinci |
Data | 1473 |
Tecnica | su carta |
Dimensioni | 19×28,5 cm |
Ubicazione | Gabinetto dei Disegni e delle Stampe, Firenze |
Storia
L'opera proviene dal Fondo Mediceo Lorenese. La firma sul disegno, scritta con l'inconfondibile scrittura mancina speculare di Leonardo, riporta "Dì de Sta Maria della Neve / Adì 5 daghosto 1473". Si tratterebbe del "primo disegno di puro paesaggio" nell'arte occidentale, trattato cioè con dignità autonoma, svincolato da un soggetto sacro o profano.
Descrizione e stile
La scena mostra un paesaggio fluviale, probabilmente il Valdarno Inferiore da dove Leonardo era originario. Tra due promontori scoscesi, punteggiati da castelli e da altri segni della presenza umana, si apre la veduta di un fiume, con alberi, cespugli e in lontananza campi coltivati. Il disegno poteva essere uno schizzo preparatorio per un paesaggio in un'opera più complessa, o un esercizio del giovane artista a quel tempo allievo di Andrea del Verrocchio; è anche possibile però che fosse eseguito solo per piacere personale, stando anche alla passione di Leonardo citata dal Vasari verso "il disegnare et il fare di rilievo, come cose che gl'andavano a fantasia più d'alcun'altra"[1].
L'autografia leonardesca appare anche confermata dallo stile dell'opera, somigliante ad altri suoi paesaggi, e alla notevole capacità di rendere l'effetto del connettivo atmosferico, che lega il vicino e il lontano come se potesse circolarvi realmente "l'aria". L'artista usò un tratto leggero per evocare il vento tra gli alberi e uno più spesso per le rocce e le cadute d'acqua, mentre per il castello a strapiombo usò contorni netti[2].
L'opera venne probabilmente tratta dal vero e comunque contiene vari spunti reali che a Leonardo dovevano essere ben presenti per la sua infanzia trascorsa in campagna, nella casa del nonno a Vinci.
Recenti studi, portati avanti dallo storico dell'arte Luca Tomìo, hanno determinato una nuova possibile identificazione dei luoghi disegnati da Leonardo. Si tratterebbe della Cascata delle Marmore e della Valle di Terni ed alla identificazione si è arrivati attraverso l'analisi geomorfologica dei luoghi ritratti, incompatibili con la Valdarno e molto simili, invece al massiccio Umbro-Marchigiano, di cui la Valle di Terni fa parte. Le Gallerie degli Uffizi hanno deciso di concedere il disegno alla Galleria Nazionale dell'Umbria, che lo esporrà nel 2020.
Note
- ^ Giorgio Vasari, Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori, Vita di Lionardo da Vinci pittore e scultore fiorentino, edizione giuntina del 1568.
- ^ Fossi, cit., pag. 288.
Bibliografia
- Milena Magnano, Leonardo, collana I Geni dell'arte, Mondadori Arte, Milano 2007. ISBN 978-88-370-6432-7
- Gloria Fossi, Uffizi, Giunti, Firenze 2004. ISBN 88-09-03675-1
- Alessandro Vezzosi, Toscana di Leonardo, Becocci, Firenze 1984.
- (a cura di) Romano Nanni, Elena Testaferrata, Vinci di Leonardo, Pacini Editore, Pisa 2004. ISBN 978-88-7781-559-0
- Carlo Pedretti, Leonardo: il disegno, Giunti Editore, Firenze 1992
- Luca Tomìo e Marco Torricelli, "Leonardo da Vinci. Le radici umbre del Genio". Morlacchi Editore, Perugia 2018
Altri progetti
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