Servizio idrografico italiano

ex ente pubblico italiano (1917-1998)

Il Servizio idrografico e mareografico italiano

Una capannina idrometrica posizionata sulla Stura di Lanzo dall'Ufficio idrografico del Po di Parma

Storia

Il Servizio Idrografico italiano fu costituito nel 1917[1] dall'allora Ministero dei lavori pubblici con lo scopo di uniformare, organizzare e rendere disponibili le misurazioni pluviometriche, idrometriche e mareografiche in Italia. Prima di allora, tali misurazioni erano eseguite in maniera non coordinata da singole strutture che avevano svolto tale compito negli stati preunitari. Il Servizio idrografico ha anche proceduto, fino alla sua dismissione, alla pubblicazione dei cosiddetti annali idrologici, relativi ai vari compartimenti in cui era stato diviso il territorio. La divisione compartimentale ricalcava grossomodo i bacini idrografici dei principali fiumi italiani e teneva conto della particolare natura amministrativa dei vari territori, più precisamente i 14 compartimenti (di cui si riporta a fianco la sede e le dirette dipendenze) erano:

Trasformazione del Servizio idrografico italiano

Il trasferimento di competenze dallo Stato alle regioni viene attuato anche nei confronti del Servizio idrografico italiano. Infatti l'art. 92 del D.Lgs. 31 marzo 1998 n. 112 in materia di Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59 dispone che gli uffici periferici del Dipartimento per i servizi tecnici nazionali (DSTN) siano trasferiti alle regioni ed incorporati nelle strutture operative regionali competenti in materia. Successivamente, il decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri del 24 luglio 2002 trasferisce gli uffici compartimentali e le sezioni distaccate del Servizio idrografico e mareografico nazionale (SIMN) del DSTN, con decorrenza 1º ottobre 2002.

Questo ha comportato che le competenze del Servizio idrografico sono passate ad enti regionali (agenzie Arpa, oppure servizi idrologici regionali, oppure altri enti), e i precedenti Compartimenti, che erano molto spesso sovraregionali, sono stati così sostituiti da enti aventi estensione regionale.

La pubblicazione degli annali idrologici non è più stata effettuata e ogni struttura regionale si è incaricata di pubblicare i dati corrispondenti.

Note

  1. ^ Inquadramento storico del monitoraggio idro-meteografico e delle relative competenze, su isprambiente.gov.it. URL consultato il 5 dicembre 2018.

Voci correlate

Collegamenti esterni

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