Targhe d'immatricolazione della Macedonia del Nord
Le targhe d'immatricolazione della Repubblica di Macedonia sono destinate ai veicoli immatricolati nel Paese balcanico.

Modifiche intervenute dal 1993 e sistema in uso
Da giugno del 1993 al 2012 le targhe di questo Stato erano contornate sopra e sotto da una linea rossa. Consistevano in due lettere indicanti il distretto, un numero a tre cifre e altre due lettere utilizzate per definire una suddivisione territoriale dello stesso distretto. Tra la sigla automobilistica e il numero era posizionato un rettangolo rosso all'interno del quale nel primo formato (1993–1995) comparivano le lettere cirilliche PM (iniziali di Pепублика Mакедонија, in macedone Repubblica di Macedonia) gialle tra due ghirlande di frumento (uno degli emblemi nazionali) dello stesso colore. Nel formato successivo (1995–2012) venivano ripetuti all'interno del rettangolo la sigla di provenienza in alto e il codice identificativo del comune in basso, entrambi bianchi.
Dal 20 febbraio 2012 il formato delle targhe è stato modificato: le dimensioni sono in conformità agli standard europei: 520 × 110 mm per le placche su un'unica linea e 280 × 200 mm per quelle su due linee. A sinistra è stata introdotta una banda azzurra all'interno della quale è riportata in basso la sigla automobilistica internazionale MK a caratteri bianchi; le cifre che seguono il codice dell'area di immatricolazione, scritto in caratteri latini, sono diventate quattro, precedute da un rettangolo rosso al cui interno, in caratteri cirillici di colore giallo, sono ripetute in alto la sigla del comune capoluogo distrettuale ed in basso le due lettere (che avanzano progressivamente da AA a ZZ) che compaiono a destra, dopo le cifre.
I motocicli e i ciclomotori hanno piastre con lettere e cifre disposte su tre righe (del tipo SK/0123/AA).
È sempre stato possibile avere targhe, sia posteriori che anteriori, su due righe.
Varianti del formato standard
- A partire dal 20 febbraio 2012 è possibile richiedere, previo pagamento di una sovrattassa, targhe personalizzate prive dell'indicazione della provenienza; le combinazioni sono composte da cifre e lettere oppure solo da lettere o cifre. Il limite massimo è di nove caratteri.
- I veicoli dell'Esercito hanno targhe con due blocchi di numeri, il primo dei quali è preceduto da una lettera progressiva da "A" a "Z"; in mezzo è posizionato lo stemma del Corpo che circonda le lettere APM (che stanno per Aрмија иа Pепублика Mакедонија, cioè Armija na Republika Makedonija) bianche in campo rosso.
- Gli autoveicoli in dotazione alla Polizia hanno due tipi di targhe: quelle posteriori sono composte da due blocchi di numeri a tre cifre (di colore blu su fondo bianco) separati dallo stemma del Corpo; quelle anteriori riportano la scritta in cirillico ПОЛИЦИЈА con lettere azzurre in campo bianco e, sotto, la scritta in inglese POLICE con lettere bianche in campo rosso.
- Le targhe degli automezzi di dimensioni eccezionali o con massa superiore a 40 t si differenziano unicamente per i caratteri rossi.
- Le macchine da cantiere si distinguono per le lettere e le cifre gialle su fondo bianco.
- Le targhe temporanee di transito o da esportazione (quelle posteriori o per i motocicli sono disposte su due righe) si distinguono per i caratteri verdi e la lettera E, che precede un trattino e la sigla della zona di immatricolazione ripetuta a destra in cirillico, bianca e di dimensioni ridotte, dentro un rettangolo rosso. A destra o sulla linea inferiore sono posizionati due numeri, il primo di tre e il secondo di due cifre, separati da un trattino.
- Nel formato attualmente in uso, le targhe-prova per concessionari e proprietari di autofficine o garage, come in altri Paesi europei, sono sprovviste di banda blu, inoltre sono adesive, da incollare generalmente sul parabrezza e sul lunotto[1]. Il codice del capoluogo distrettuale è seguito da una fascia verticale con una scacchiera gialla e rossa; sui cinque quadrati gialli sono posizionate le lettere nere che compongono la parola PROBA o ПРОБA in caratteri rispettivamente latini o cirillici, scritta in verticale; essa precede sei cifre progressive a partire da 00001.
Nel vecchio formato, emesso fino al 19 febbraio 2012, queste placche erano riconoscibili per una fascia orizzontale rossa in alto dove erano scritte, da sinistra a destra e a caratteri bianchi, il codice del capoluogo distrettuale e la dicitura ПРОБA (ossia "prova" in cirillico); in basso la combinazione alfanumerica (di colore nero) dopo la sigla era composta da due numeri, il primo di tre e il secondo di due cifre, separati da un trattino. - Dal 20/02/2012 i veicoli storici sono provvisti di targhe che si distinguono per i caratteri grigi su sfondo bianco e la lettera H, che sta per Historical vehicle, dopo le quattro cifre; a destra sono allineate in verticale le ultime due cifre dell'anno di immatricolazione della vettura (ad esempio 70 = 1970).
- Le macchine agricole e i rimorchi agricoli hanno lettere e numeri bianchi su fondo verde scuro.
Automezzi dell'EUPOL PROXIMA Macedonia
Il mandato dell'EUPOL PROXIMA Macedonia era di riformare le forze di polizia nazionali e la polizia doganale macedoni allo scopo di renderle conformi alla normativa europea. Avviata il 15 dicembre 2003, la missione si è conclusa il 14 dicembre 2005[2]. In tale periodo sono state emesse targhe di formato speciale per i veicoli di questa forza: le lettere EUPOL precedevano le dodici stelle dell'Unione europea ed un numero progressivo composto da 1-3 cifre; i caratteri erano bianchi o gialli su fondo azzurro.
Sigle automobilistiche e aree di immatricolazione corrispondenti
Dal 20 febbraio 2012 al 4 giugno 2015 sono stati istituiti ventuno nuovi distretti ed emesse nuove sigle ad essi corrispondenti[3].
Sigla | Comune capoluogo distrettuale | Note |
---|---|---|
BE | Berovo | Dal 1º marzo 2013 |
BT | Bitola | |
DB | Debar | Dal 4 giugno 2015 |
DE | Delčevo | Dal 1º marzo 2013 |
DK | Demir Kapija | Dal 4 giugno 2015 |
GE | Gevgelija | Dal 20 febbraio 2012 |
GV | Gostivar | Dal 1985 |
GV | Gevgelija | Solo dal 1984 al 1985, quando il codice indicava un distretto dell'ex Jugoslavia |
KA | Kavadarci | Dal 20/02/2012 |
KI | Kičevo | Dal 20/02/2012 |
KO | Kočani | Dal 20/02/2012 |
KP | Kriva Palanka | Dal 20/02/2012 |
KR | Kratovo | Dal 4 giugno 2015 |
KU | Kumanovo | |
MB | Makedonski Brod | Dal 4 giugno 2015 |
MK | Makedonska Kamenica | Dal 4 giugno 2015 |
NE | Negotino | Dal 1º marzo 2013 |
OH | Ohrid | |
PP | Prilep | |
PS | Probištip | Dal 4 giugno 2015 |
RA | Radoviš | Dal 20/02/2012 |
RE | Resen | Dal 1º marzo 2013 |
SK | Skopje | |
SN | Sveti Nikole | Dal 1º marzo 2013 |
SR | Strumica | Dal 1998 |
ST | Strumica | Fino al 1998[4] |
ST | Štip | Dal 20/02/2012 |
ŠT | Štip | Fino al 20/02/2012 |
SU | Struga | Dal 20/02/2012 |
TE | Tetovo | |
TV | Titov Veles | Fino al 1999 |
VA | Valandovo | Dal 4 giugno 2015 |
VE | Veles | Dal 1999 |
VI | Vinica | Dal 1º marzo 2013 |
VV | Vevčani | Dal 1º settembre 2013[5] |
Targhe diplomatiche e relativi codici
Le targhe diplomatiche sono nere con caratteri bianchi. A sinistra le lettere "MK" allineate in verticale precedono un numero di due cifre, indicante lo Stato della rappresentanza o l'Organizzazione internazionale, che è seguito da un trattino, il codice, un altro trattino, un numero che parte da "001" (da "01" se la sigla è "CMD") e le ultime due cifre dell'anno di emissione, allineate verticalmente.
Nelle targhe dei motocicli la disposizione dei caratteri è su tre righe: su quella superiore si trova il numero identificativo del Paese; su quella centrale le lettere "MK" sono scritte in orizzontale e precedono un trattino, il codice e l'anno di emissione con le ultime due cifre in verticale; sulla linea inferiore è posizionato un numero progressivo di tre cifre.
I codici in uso sono i seguenti:
- CC - Corpo consolare
- CD - Corpo diplomatico
- CMD - Capo di missione diplomatica
- S - Personale non diplomatico (Staff)
Codici emessi dal 1993 al 1996[6]
- A - Corpo diplomatico
- E - Personale non diplomatico accreditato presso un'ambasciata o un consolato
- M - Missioni diplomatiche all'estero
Disputa con la Grecia
La Repubblica di Macedonia ha avuto con la Grecia una disputa diplomatica, iniziata subito dopo l'indipendenza dalla ex Jugoslavia (8 settembre 1991), a causa del mancato riconoscimento del nome del Paese. La diatriba si è conclusa il 17 giugno 2018 con la firma di un accordo tra il ministro degli esteri Dimitrov e quello greco Kotzias sull'imminente cambiamento del nome da Macedonia a Macedonia del Nord. La ratifica del Parlamento ha avuto luogo il 20 giugno.
Prima del 2012 la sigla automobilistica internazionale "MK" non compariva nelle targhe, essendo stata introdotta a partire da febbraio dell'anno sopra specificato. A motivo di tale cambiamento, le autorità greche avevano deciso di coprire con un adesivo la fascia azzurra verticale posizionata a sinistra delle targhe di tutti i veicoli macedoni che attraversano la frontiera greca. Sull'adesivo era scritto, in greco e in inglese: "Riconosciuta dalla Grecia come FYROM", acronimo che in inglese sta per Former Yugoslav Republic of Macedonia[7].
Note
- ^ https://www.europlates.eu/license-plates/europe/macedonia.htm.
- ^ https://www.eda.admin.ch/civpol/it/home/einsaetze/missioni-precedenti/eupol-proxima-macedonia.html.
- ^ http://slvesnik.com.mk/Issues/13461B123BA2034296ADCF25FC694DA0.pdf.
- ^ Fonte: Ambasciata della Repubblica di Macedonia - Roma, Oggetto: targhe automobilistiche della Repubblica di Macedonia, documento n. 524/98 inviato dall'Ambasciatore V. Gaber il 16/12/1998 su gentile richiesta di S. Paccagnella (autore del Siglario Automobilistico Europeo, vd. infra bibliografia).
- ^ http://24vesti.mk/vevchanci-od-septemvri-so-registarski-tablichki-vv.
- ^ Le cifre e le lettere erano gialle su fondo nero.
- ^ (EN) 'FYROM-izes' Macedonia's Car Plates, su balkaninsight.com, 12 giugno 2012.
Bibliografia
- Paccagnella S., Siglario Automobilistico Europeo, Caosfera Edizioni, Torri di Quartesolo (VI) 2012, pp. 91-92, ISBN 978-88-6628-057-6.
- Parker N. - Weeks J., Registration Plates of the World, Fourth Edition, L J Print Group, Yeovil, Somerset, United Kingdom 2004, p. 784, ISBN 0-9502735-7-0
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