Sante Gaiardoni

pistard e ciclista su strada italiano (1939-2023)

Sante Giovanni Gaiardoni (Villafranca di Verona, 29 giugno 1939) è un ex pistard e ciclista su strada italiano. Professionista dal 1960 al 1971, fu uno specialista nella velocità su pista, specialità in cui fu campione olimpico a Roma nel 1960 e mondiale nel 1960 e 1963. Ai Giochi di Roma fu anche campione nel chilometro da fermo.

Sante Gaiardoni
Sante Gaiardoni ai Giochi della XVII Olimpiade di Roma 1960
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Altezza168 cm
Peso66 kg
Ciclismo
SpecialitàStrada, pista
Termine carriera1971
Carriera
Squadre di club
1960Ghigi
1961-1962Philco
1963-1964Termozeta
1965Ignis
G.B.C.
1966G.B.C.
1967Salamini-Comet
1968Ignis
1969Gris 2000
1970G.B.C.
1971Dreher
Nazionale
1958-1970Italia (bandiera) Italia
Palmarès
 Giochi olimpici
OroRoma 1960Velocità
OroRoma 1960Km da fermo
 Mondiali su pista
ArgentoParigi 1958Velocità Dil.
ArgentoAmsterdam 1959Velocità Dil.
OroLipsia 1960Velocità Dil.
ArgentoMilano 1962Velocità
OroRocourt 1963Velocità
ArgentoSan Sebastián 1965Velocità
BronzoFrancoforte 1966Velocità
BronzoBrno 1969Velocità
ArgentoLeicester 1970Velocità

Carriera

Gaiardoni si affermò come pistard da dilettante, in specialità come la velocità e il chilometro da fermo, in cui ottenne l'alloro olimpico (e nella seconda anche il record mondiale con 1'07"18) ai Giochi della XVII Olimpiade di Roma nel 1960.

In quello stesso anno a Lipsia si affermò anche come campione del mondo della velocità, dopo due secondi posti nel 1958 e nel 1959, entrambe le volte alle spalle di Valentino Gasparella; conquistò pure, sempre nel 1960, la sua terza maglia tricolore nel tandem, dopo le vittorie nei due anni precedenti.

Dal 1957 al 1960, sempre da dilettante, vinse alcuni Gran Premi sulle principali piste europee.

Passato professionista nel 1961 riuscì ad affermarsi più volte a livello nazionale e mondiale, vivendo diversi duelli con Antonio Maspes, soprattutto ai campionati del mondo di velocità: nel 1962 al velodromo Vigorelli ebbe la meglio Maspes, mentre l'anno successivo sulla pista di Rocourt fu proprio Gaiardoni a sconfiggere il rivale. Fu poi terzo nel 1966 e nel 1969, mentre il suo canto del cigno fu il secondo posto nel 1970 a Leicester battuto dall'australiano Gordon Johnson.

Alle sue vittorie da professionista vanno aggiunti anche il titolo italiano di velocità del 1964, con cui interruppe la serie di cinque vittorie consecutive di Maspes.

Vita privata

Sposato con la cantante Elsa Quarta, ha tentato anche la carriera politica, candidandosi a sindaco di Milano con una propria lista nel maggio 2006[1][2]. Le elezioni hanno poi visto il successo di Letizia Moratti.

Nel 2010, con il giornalista Francesco Lodi, ha scritto un libro intitolato "Quando la Rabbia si trasforma in Vittoria", che racconta la sua vita da quando era un bambino fino alla vittoria delle Olimpiadi di Roma 1960.

Palmarès

 
Sante Gaiardoni vittorioso alla Milano-Busseto del 1959

Pista

Campionati italiani, Tandem Dilettanti (Sergio Bianchetto)
Campionati italiani, Tandem Dilettanti (Turchemeis Zanettini)
Giochi Olimpici, Velocità
Giochi Olimpici, Chilometro da fermo
Campionati del mondo, Velocità Dilettanti
Campionati italiani, Tandem Dilettanti (Turchemeis Zanettini)
Campionati europei, Velocità
Campionati del mondo, Velocità
Campionati europei, Velocità

Strada

Milano-Busseto

Piazzamenti

Competizioni mondiali

Onorificenze

{{Onorificenze |immagine=ValoreAtleticoN1.png |nome_onorificenza=Medaglia d'Oro del C.O.N.I. al Valore Atletico |collegamento_onorificenza=Onorificenze sportive italiane |motivazione=Per le medaglie d'oro vinte alle Olimpiadi di Roma del 1960. |luogo=Milano, 27 marzo 2010[3].

— 15 dicembre 2015[4]

Riconoscimenti

  • Premio Dentro Milano 20 anni nel 2010[5]
  • Nel maggio 2015, una targa a lui dedicata fu inserita nella Walk of Fame dello sport italiano a Roma, riservata agli ex-atleti italiani che si sono distinti in campo internazionale.[6][7]

Note

  1. ^ Luigi Perna, Gaiardoni adesso corre come sindaco, in La Gazzetta dello Sport, 23 marzo 2006. URL consultato il 28 febbraio 2010.
  2. ^ Spazi per le bici e nuovo Vigorelli Scende in pista Sante Gaiardoni, in Il Corriere della Sera, 30 aprile 2006. URL consultato il 28 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 31 october 2015).
  3. ^ Sito ufficiale di Sante Gaiardoni[collegamento interrotto]
  4. ^ Collari d'oro 2015, su coni.it. URL consultato il 27 dicembre 2018.
  5. ^ Sante gaiardoni tra i premiati[collegamento interrotto]
  6. ^ Inaugurata la Walk of Fame: 100 targhe per celebrare le leggende dello sport italiano, su coni.it. URL consultato il 20 dicembre 2017.
  7. ^ 100 leggende Coni (PDF), su coni.it. URL consultato il 20 dicembre 2017.

Bibliografia

  • Sante Gaiardoni, Francesco Lodi, Quando la rabbia si trasforma in vittoria. La storia di Sante Gaiardoni, Milano, OTMA, 2010.

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