Template:Organizzazione criminale Gli Agresta sono una 'Ndrina della ndrangheta calabrese originaria di Platì. Sono attivi anche in Piemonte, nel comune di Volpiano almeno dagli anni '80 in collaborazione con i Marando e i Trimboli. Analogamente a Corsico e a Buccinasco in provincia di Milano, Volpiano è stata ribattezzata la "Piccola Platì"[1].

Storia

Origini

Nel 1960 a Platì Domenico Agresta viene condannato per omicidio[2].

Anni '70 - L'esordio in Piemonte

Arrivano negli anni '70 in Piemonte con il soggiorno obbligato, insieme ai Marando e ai Trimboli, quando tutta la zona del torinese è dominata dai clan catanesi. Dopo lo smantellamento delle cosche siciliane da parte delle forze dell'ordine , già dagli anni '80 prendono il predominio della zona di Volpiano[3]. In particolare Domenico Agresta emigra nel 1974 a Volpiano insieme ai figli Saverio e Antonio[2]. Nel 1977 vengono arrestati Saverio e Domenico Agresta accusati di aver organizzato ed eseguito il sequestro del ventottettenne Carlo Bongiovanni[2].

Nel novembre 1992 vengono arrestate a Volpiano 28 persone e sequestarti 53 chili di cocaina ed eroina, i capo dell'organizzazione erano Saverio e Antonio Agresta in collaborazione con Natale e Saverio Trimboli[3]. I soldi derivanti dal traffico di droga vennero reinvestiti in loco in attività legali.

Anni '90 - Traffico di droga

Nel 1993 viene scoperto un traffico internazionale di droga gestito dalle 'ndrine di Volpiano che coinvolgeva anche la malavita turca, criminali portoghesi e pachistani[3].

Domenico Agresta, residente a Volpiano, sarebbe l'autore dell'omicidio del piastrellista Giuseppe Trapasso, di San Benigno, reo di un debito di droga non pagato, avvenuto il 16 ottobre 2008[4].

Anni 2010 - Gioco d'azzardo illegale

A Leinì e Settimo Torinese, in Provincia di Torino fino al 2012 avrebbero gestito i profitti di videopoker manomessi, come si evince dall'operazione Minotauro[5].

Esponenti di spicco

  • Natale Agresta, capo storico del Locale di Volpiano, gli succedette Pasquale Marando[3]
  • Antonio Agresta(1960), detto Totu i Natale, capo-locale di Volpiano secondo il pentito Rocco Varacalli, per ora condannato in primo grado a 10 anni e 8 mesi di carcere per l'inchiesta Minotauro del 2012[3].

Note

  1. ^ MAFIE IN PIEMONTE: QUANDO VOLPIANO E PLATÌ PARLANO LO STESSO DIALETTO, in omicronweb, 24-03-2013. URL consultato il 25-10-2013.
  2. ^ a b c I segreti di Micu, il rampollo criminale pentito, in lastampa.it, 24-04-2017. URL consultato il 02-201-2017.
  3. ^ a b c d e MAFIE IN PIEMONTE: QUANDO VOLPIANO E PLATÌ PARLANO LO STESSO DIALETTO, in omicronweb, 24-03-2013. URL consultato il 25-10-2013.
  4. ^ Gianni Giacomino, 30 anni ai complici di Agresta, in il risveglio online, 9-02-2012. URL consultato il 25-10-2013.
  5. ^ Massimiliano Ferraro, Minotauro: bische e videopoker per mantenere i detenuti, in Narcomafie, 16-01-2013. URL consultato il 25-10-2013.

Voci correlate