Nazionale maschile di calcio del Libano

rappresentativa nazionale maschile di calcio del Libano

La nazionale di calcio del Libano (in arabo المنتخب اللبناني لكرة القدم; in francese: équipe du Liban de football), i cui componenti sono soprannominati i Cedri, è la squadra nazionale di calcio che rappresenta il Libano ed è posta sotto l'egida della Federazione calcistica del Libano (LFA).

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Uniformi di gara
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Sport Calcio
ConfederazioneAFC
Selezionatore{{{Selezionatore}}}
Ranking FIFA81° (20 dicembre 2018)[1]
Sponsor tecnicoKelme
Esordio internazionale
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Migliore vittoria
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Peggiore sconfitta
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Nel 2000 il Libano ha ospitato la Coppa d'Asia, dove si è classificato ultimo nel proprio girone. Ha partecipato solo una volta, nel 1998, ai Giochi asiatici, chiudendo con un'eliminazione al secondo turno. Prende parte con regolarità al campionato WAFF, una competizione calcistica organizzata dalla WAFF, la federazione che racchiude tutte le associazioni calcistiche nazionali dei paesi dell'Asia Occidentale. Il Libano partecipa anche alla Coppa delle Nazioni Arabe, che ha ospitato nel 1963, terminando al terzo posto, per poi ottenere il quarto posto nelle edizioni del 1964 e del 1966. Il Libano ha raggiunto il terzo posto ai Giochi panarabi nel 1957 e nel 1997 ed è giunto quarto nell'edizione del 1961 del torneo. La squadra non si è mai qualificata per la Coppa del mondo.

Nella classifica mondiale della FIFA, istituita nell'agosto 1993, ha ottenuto quale miglior piazzamento il 77° posto nel settembre 2018, mentre il peggior piazzamento è il 178° posto occupato da aprile a maggio 2011. Attualmente occupa l'81° posto della graduatoria[1].

Storia

1933-1957: esordi

La federcalcio libanese fu costituita il 22 marzo 1933 su impulso del giornalista libanese Nassif Majdalani[2][3]. Nel 1935 si affiliò alla FIFA e nel 1964 alla AFC[4][5].

Il 27 gennaio 1934 la squadra internazionale di Beirut perse per 5-1 contro la squadra dell'Università americana di Beirut[6] Un meso dopo una selezione composta da membri della suddetta università e del club del Renaissance giocò in casa due partite contro la squadra rumena del T.A.C.[7][3], perdendo per 1-9 allo campo Edmond Ribeiz il 18 febbraio e per 1-4 due giorni dopo al Campo Universitario[8]. Si tratta di partite non ufficiali, considerate quelle di esordio della nazionale libanesei[9]. Una selezione di calciatori di Beirut perse di nuovo contro il T.A.C. il 21 novembre 1935 al Campo Universitario[10]. Nel 1936 l'undici di Beirut perse per 6-2 contro l'Unirea Tricolor București, altro club rumeno che nello stesso anno affrontò anche le squadre dell'Università americana di Beirut[11].

L'undici di Beirut giocò, in rappresentanza del Libano, la sua prima partita contro la Siria (undici di Damasco) nel 1939 allo Stadio Habib Abou Chahla, perdendo per 4-5[3]. La squadra disputò 17 partite non ufficiali contro l'undici di Damasco fino al 1963, con un bilancio di 9 vittorie, 2 pareggi e 6 sconfitte[3]. La prima partita ufficiale del Libano, riconosciuta dalla FIFA, risale al 27 aprile 1960, quando fu sconfitto per 5-1 dalla nazionale del Mandato britannico della Palestina[12], andando a segno con Ibrahim Mualem[13]. Nel 1944 la squadra perse una partita non ufficiale contro una selezione irachena che rappresentava il Ministero dell'istruzione iracheno, allenata George Raynor[3].

Negli anni '50 il Libano fu allenato da Vinzenz Dittrich[14] e Ljubiša Broćić[15]. Giocò 3 partite ufficiali, ottenendo un pareggio, contro la Siria nel 1953, e due sconfitte[12]. Disputò anche partite non ufficiali contro squadre di club europee di alto livello: Dinamo Mosca, Lipsia, Energia Flacara Ploiesti e Spartak Trnava nel 1957[3].

1957-1979: prima della guerra civile

Dal 19 al 27 ottobre 1957 il Libano ospitò la seconda edizione dei Giochi panarabi. Inserito in un girone con Arabia Saudita, Siria e Giordania[16], pareggiò per 1-1 contro sauditi e siriani, poi sconfisse per 6-0 i giordani grazie a due doppiette di Joseph Abu Murad e Mardek Chabarian e ai gol di Robert Shehada e Levon Altonian, concludendo così il girone al primo posto. In semifinale perse per 4-2 contro la Tunisia. Grazie al ritiro del Marocco dalla finale di consolazione, concluse il torneo al terzo posto.

Nel 1958 fu nominato selezionatore Joseph Nalbandian[17]. Fu uno dei commissari tecnici più vincenti della storia libanese, grazie a 8 vittorie in 22 march ufficiali nei suoi undici anni in carica. Sotto la sua gestione il Libanoi ospitò i Giochi del Mediterraneo del 1959, dove trovò nel girone le selezioni amatoriali di Italia, e Nazionale B di calcio della Turchia|Turchia]]. Fu sconfitto quattro volte dalle due squadre europee, chiudendo il girone all'ultimo posto[18].

Nel 1963 il Libano ospitò la Coppa delle Nazioni Arabe. Nel girone con Tunisia, Siria, Kuwait e Giordania[19], vinse per 6-0 contro il Kuwait grazie alla tripletta del capitano Levon Altonian (uguagliata la vittoria più larga mai ottenuta dalla nazionale, un 7-1 contro l'Arabia Saudita[20]), poi batté la Giordania, ma fu sconfitto da Siria e Tunisia, finendo terzo nel girone.

Partecipò per la prima volta alle eliminatorie della Coppa d'Asia in vista dell'edizione del 1972, sotto la guida dell'allenatore Joseph Abou Murad[17]. Al primo turno perse contro il Kuwait per 0-1, ma sconfisse poi la Siria per 3-2 e si qualificò per il secondo turno. In una decisiva semifinale contro l'Iraq perse per 1-4 e fu eliminato[21]. Malgrado lo scoppio della guerra civile libanese, la squadra partecipò alle qualificazioni alla Coppa d'Asia 1980 che si tennero ad Abu Dhabi, dove fu sconfitto dalla Siria e fu eliminato[22].

1993-2004: dopo la guerra civile

 
Lo Stadio Camille Chamoun Sports City, distrutto nella guerra civile libanese, in una foto del 1982.

Finita la guerra civile, la prima partecipazione del Libano alle eliminatorie del campionato del mondo risale alle qualificazioni a Stati Uniti 1994, sotto la guida del CT Adnan Al-Shargi[23]. Con 2 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte il Libano si piazzò secondo nel proprio girone e fu eliminato[24].

Sotto la guida del gallese Terry Yorath, primo CT straniero dopo la fine della guerra civile, la squadra provò a qualificarsi alla Coppa d'Asia 1996. L'obiettivo fallì: pur avendo vinto per due volte contro il Turkmenistan, chiuse il girone un punto dietro il Kuwait capolista e fu eliminato[25].

Nelle qualificazioni al campionato del mondo 1998 fu inserito in un girone con Kuwait e Singapore, ancora sotto la guida di Yorath. Ottenne solo 4 punti in 4 partite[26], ma il gallese in due anni di gestione ottenne 13 vittorie su 27 partite disputate, risultando tra i pià vincenti CT del Libano.

L'occasione del riscatto giunse due anni dopo, quando il Libano organizzò la Coppa d'Asia 2000 e fu dunque ammesso d'ufficio alla fase finale del torneo. Nonostante qualche iniziale riserva della FIFA per la condizione degli stadi[27], il torneo si svolse regolarmente nel paese dei cedri. Sotto la guida del croato Josip Skoblar[28], la squadra, capitanata da Jamal Taha[29], fu inserita nel girone A con Iran, Iraq e Thailandia e ottenne due soli punti, chiudendo all'ultimo posto nel proprio gruppo[30].

Nelle qualificazioni al campionato del mondo 2002, allenato dal tedesco Theo Bücker, affrontò nel girone il Pakistan, lo Sri Lanka e la Thailandia[31]. La squadra, votata all'attacco con giocatori come Roda Antar, Haitham Zein, Wartan Ghazarian e Gilberto dos Santos, riuscì a chiudere il girone al secondo posto con 26 gol segnati in 6 partite (record per il Libano nelle eliminatorie mondiali), ma non avanzò al turno successivo.

Sotto la guida del francese Richard Tardy[32] fu impegnato nel gruppo D delle qualificazioni alla Coppa d'Asia 2004[33]. Prima della partita di Pyongyang contro la Corea del Nord la squadra libanese fu ospitata in un hotel in condizioni di disagio e si allenò su un campo dove prima erano transitate capre e pecore[34]. Chiuse al terzo posto il girone, con 4 punti[33].

Nel secondo turno delle qualificazioni AFC al campionato del mondo 2006 se la vide con Corea del Sud, Vietnam e Maldive[35]. L'allenatore Mahmoud Hamoud guidò i suoi al secondo posto nel girone, non ottenendo la qualificazione.

2006-2011: declino

Le qualificazioni alla Coppa d'Asia 2007 videro il Libano impegnato nel gruppo D con Australia, Bahrein e Kuwait[36]. Buddy Farah, calciatore australiano di origini libanesi, dichiarò di voler tornare a far parte della nazionale libanese in vista della partita tra Australia e Libano[37]. Il 1° agosto 2006, prima della partita con il Bahrein, prevista per il 16 agosto, la FIFA accettò la richiesta avanzata dal Libano di ritirarsi dal match a causa dello scoppio della seconda guerra del Libano, che costrinse vari giocatori a lasciare le loro case per sfuggire al conflitto[38][39].

File:Youssef Mohamad 2009.jpg
Youssef Mohamad, sospeso dalla nazionale libanese nel 2007 per contrasti con la LFA.

Nel 2007 il Libano trovò l'India al primo turno delle qualificazioni AFC al campionato del mondo 2010. Vinse per 4-1 in casa all'andata e pareggiò per 2-2 al ritorno in trasferta (doppietta del libanese Mohammed Ghaddar), avanzando così al terzo turno[40]. Le partite di qualificazione non furono giocate dal difensore Youssef Mohamad, sospeso dalla nazionale libanese nel 2007 per contrasti con la LFA e il vice-allenatore Adnan Meckdache, da lui aspramente criticati[41]. Il giocatore fu allontanato dalla nazionale e sospeso a tempo indeterminato: sarebbe stato reintegrato solo se avesse porto delle scuse ufficiali[42]. Inserito nel girone con Arabia Saudita, Singapore e Uzbekistan, al terzo turno il Libano chiuse ultimo, senza ottenere alcun punto in 6 partite[43].

Nell'aprile 2008 Libano e Maldive, le due squadre asiatiche peggio piazzate nel ranking FIFA (dopo il ritiro di Corea del Nord e Birmania, Turkmenistan erano rimaste le sole due squadre impegnate nel turno preliminare), si affrontarono per stabilire la qualificata al secondo turno delle qualificazioni alla Coppa d'Asia 2011[44]. Il Libano ottenne la qualificazione battendo per 4-0 in casa gli avversari e per 1-2 nella sfida di ritorno[45][46]. Il Libano fu poi inserito nel girone D con Cina, Siria e Vietnam e chiuse all'ultimo posto[47].

Sotto la guida del CT Emile Rustom, di ritorno nel ruolo di allenatore della nazionale, al secondo turno delle qualificazioni AFC al campionato del mondo 2014 il Libano eliminò il Bangladesh (vittoria per 4-0 a Beirut il 23 luglio 2011 e sconfitta per 2-0 a Dacca cinque giorni dopo)[48][49]. Al terzo turno, nel girone con Corea del Sud, Kuwait e Emirati Arabi Uniti, perse l'allenatore Emile Rustom, che si dimise una settimana dopo l'inizio degli impegni nel girone, adducendo problemi di gestione amministrativa tra le motivazioni della decisione[50][51][52].

2011-2014: stagnazione

Il 4 agosto 2011 Theo Bücker fu nominato nuovo CT della nazionale libanese[53], tornando alla guida della squadra dopo nove anni[54]. Il 6 settembre, in una partita del terzo turno delle qualificazioni AFC al campionato del mondo 2014, il Libano rimontò un gol di svantaggio contro gli Emirati Arabi Uniti e vinse per 3-1 (gol libanesi di Mohammed Ghaddar, Akram Moghrabi e Roda Antar, nominato uomo-partita)[55][56][57].

L'11 ottobre seguente il Libano pareggiò per 2-2 contro il Kuwait a Beirut[58][59][60] di fronte a 32.000 spettatori accorsi al Camille Chamoun Sports City Stadium per la prima volta dal 2005, quando la federcalcio libanese aveva bandito l'ingresso dei tifosi allo stadio a causa del comportamento contrario alle norme[61]. L'arbitro giapponese Masaaki Toma dovette tuttavia fermare il gioco in varie occasioni, a causa dei fuochi d'artificio accesi dai sostenitori di casa[62] L'11 novembre il Libano batté i kuwaitiani per 0.1 con gol di Mahmoud El Ali al 57° minuto di gioco allo Stadio della Pace e dell'Amicizia di Kuwait City[63]. Fu la prima sconfitta del Kuwait in casa contro i libanesi.

 
Roda Antar (a destra), capitano del Libano in campo contro l'Iran nel 2013.

Il 15 novembre 2011 il Libano ospitò la Corea del Sud al Camille Chamoun Sports City Stadium di Beirut di fronte a 40.000 spettatori[64]. Andato in vantaggio al quarto minuto di gioco con Ali Al Saadi, subì all'11° minuto il gol del pari su calcio di rigore, ma al 30°, per atterramento in area di rigore di Mahmoud El Ali, beneficiò di un penalty, segnato da Abbas Ali Atwi. La partita fu vinta per 2-1 dai libanesi, al primo successo contro i quotati avversari. Grazie alla vittoria il Libano si qualificò al turno finale delle qualificazioni AFC al mondiale per la prima volta nella propria storia.

Nel girone A del quarto round delle qualificazioni AFC al campionato del mondo 2014 se la vide con Corea del Sud, Uzbekistan, Iran e Qatar[65]. L'11 settembre 2012, con gol di Roda Antar al 28° minuto di gioco sconfisse per 1-0 gli iraniani a Beirut[66].

 
Ramez Dayoub (a sinistra) fu coinvolto nello scandalo del calcio libanese del 2013.

Il 26 febbraio 2013 i nazionali libanesi Ramez Dayoub e Mahmoud El Ali furono coinvolti nello scandalo del calcio libanese. Furono accusati di aver scommesso illegalmente su vari match di massima serie libanese e sui match della nazionale, al fine di manipolarne poi i risultati e ottenere guadagni illeciti[67]. Entrambi i calciatori furono multati di 15.000 dollari e banditi a vita dalla federcalcio libanese per illecito sportivo[68].

Dopo una sconfitta casalinga contro l'Uzbekistan (0-1), nel maggio 2013 le speranze di qualificazione al mondiale erano ridotte al lumicino[69], ma nella gara successiva il Libano si portò in vantaggio in casa contro la Corea del Sud e mantenne il margine sino al 97° minuto di gioco, quando un gol sudcoreano tagliò le gambe ai libanesi, lasciandoli fuori dalla lotta per un posto a Brasile 2014[70].

Il Libano fu inserito nel gruppo B delle qualificazioni alla Coppa d'Asia 2015, con Iran, Thailandia e Kuwait[71]. Al posto del tedesco Bücker subentrò, nel luglio 2013, l'italiano Giuseppe Giannini[72][73]. L'italiano esordì un mese dopo, alla terza giornata del girone, con un pari contro il Kuwait (1-1 con gol di Mohammad Ghaddar)[74]. Alla fine delle eliminatorie, malgrado si trovasse con gli stessi punti della Cina nella graduatoria delle terze classificate, il Libano fu penalizzato da una differenza reti sfavorevole per un solo gol, lasciando così ai cinesi la qualificazione alla fase finale della Coppa d'Asia[71]. La campagna di qualificazione alla Coppa d'Asia fu comunque molto positiva per i libanesi, la migliore dopo quella del 1996.

2014-oggi: rinascita

Dal 2014 la federcalcio libanese, sul modello di quanto fatto dalla federcalcio belga per il Belgio, rinforzò la nazionale creando un modello basato sullo sviluppo di giovani talenti di origini libanesi sparsi per il mondo[75], provenienti da Stati Uniti d'America, Colombia, Germania, Danimarca e Norvegia e invitati a giocare per la nazionale libanese[76]. Del resto hanno origini libanesi vari calciatori di livello, quali Miguel Layún, attivo nella nazionale del Messico, e Ahmad Elrich, già componente dell'Australia, oltre a Pierre Issa, Mário Zagallo, Branco e Ze Elias.

L'8 settembre 2014 il Libano giocò una partita amichevole (non riconosciuta dalla FIFA) contro la nazionale olimpica brasiliana a Doha e pareggiò per 2-2, con gol del parziale 2-1 brasiliano viziato da palese posizione di fuorigioco[77]. Questa partita fece guadagnare alla nazionale molti elogi, ma una pesante sconfitta (0-5) contro il Qatar[78] portò all'esonero di Giannini.

Nel maggio 2015 fu ingaggiato il montenegrino Miodrag Radulović[79][80] per guidare la nazionale nelle eliminatorie del campionato del mondo 2018[81]. Inserita nel girone con Corea del Sud, Kuwait, Birmania e Laos[82], la nazionale libanese affrontò per la seconda volta sudcoreani e kuwaitiani nelle qualificazioni al mondiale. La squadra riuscì a ottenere il secondo posto, che non consentì ai cedri di avanzare al turno successivo per un posto in Coppa del mondo, ma diede loro la qualificazione al turno successivo delle eliminatorie della Coppa d'Asia 2019.

Nel girone B con Corea del Nord, Hong Kong e Malaysia[83] il Libanoi ottenne 5 vittorie e un pareggio, vincendo il girone da imbattuto e riuscendo così a qualificarsi alla Coppa d'Asia per la prima volta nella storia, se si esclude la qualificazione d'ufficio alla Coppa d'Asia 2000 (in quanto paese ospitante)[84]. Hassan Maatouk, che ereditò la fascia di capitano da Roda Antar nel 2016[85], fu un giocatore chiave per ottenere lo storico risultato, avendo segnato 5 gol in 6 partite[86]. Nel girone il Libano di avvalse del contributo di vari giocatori di origine libanese cresciuti all'estero, tra cui Hilal El-Helwe, Joan Oumari e Omar Bugiel in Germania, Soony Saad negli Stati Uniti d'America[87], Samir Ayass in Bulgaria e Adnan Haidar in Norvegia.

Sebbene Radulović non riuscì a qualificare la squadra al campionato del mondo 2018, egli riuscì dunque a ottenere l'accesso alla Coppa d'Asia 2019[88], diventando il primo allenatore montenegrino a qualificare una nazionale alla fase finale di un grande torneo internazionale. Egli ottenne anche una striscia di 15 partite consecutive senza sconfitte, dal 24 marzo 2016 all'11 ottobre 2018[89][90], con 8 vittorie e 7 pareggi[20]. In questo periodo il Libano raggiunse, nel settembre 2018, il proprio miglior piazzamento di sempre nella classifica mondiale della FIFA, il 77° posto[91].

Risultati in Coppa del mondo

Risultati in Coppa d'Asia

  • Dal 1956 al 1968 - Non partecipante
  • 1972 - Non qualificata
  • 1976 - Ritirata
  • 1980 - Non qualificata
  • Dal 1984 al 1992 - Non partecipante
  • 1996 - Non qualificata
  • 2000 - Eliminata al 1º turno
  • 2004 - Non qualificata
  • 2007 - Ritirata durante le qualificazioni
  • Dal 2011 al 2015 - Non qualificata
  • 2019 - Qualificata

Tutte le rose

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Rosa attuale

Lista dei 23 giocatori convocati da Miodrag Radulović per la sfida contro la Malesia.

Presenze e reti aggiornate al 27 marzo 2018.

N. Pos. Giocatore Data nascita (età) Pres. Reti Squadra
21 P Mehdi Khalil 19 settembre 1991 (34 anni) 24 0   Al-Ahed
23 P Mostafa Matar 10 settembre 1995 (30 anni) 0 0   Salam Zgharta
1 P Mohammad Taha 25 aprile 1998 (27 anni) 2 0   Al-Safa'
2 D Maher Sabra 14 gennaio 1992 (33 anni) 3 0   Nejmeh
3 D Mootaz Jounaidi 20 gennaio 1986 (39 anni) 37 0   Al-Ansar
4 D Nour Mansour 14 giugno 1991 (34 anni) 41 2   Al-Ahed
5 D Jad Noureddine 27 febbraio 1992 (33 anni) 6 0   Al-Safa'
13 D Hassan Bitar 18 maggio 1992 (33 anni) 0 0   Tadamon Sour
16 D Hassan Chaitou 16 settembre 1991 (34 anni) 0 0   Al-Ansar
17 D Zein Tahan 2 aprile 1988 (37 anni) 27 1   Al-Safa'
18 D Walid Ismail 11 novembre 1984 (40 anni) 56 1   Al-Safa'
19 D Kassem El Zein 2 dicembre 1990 (34 anni) 7 0   Nejmeh
22 D Edmond Chehade 30 settembre 1993 (32 anni) 0 0   Salam Zgharta
6 C Samir Ayass 24 dicembre 1990 (34 anni) 7 1   Al-Ahed
8 C Hassan Chaito 20 marzo 1989 (36 anni) 42 5   Al-Ahed
12 C Adnan Haidar 3 agosto 1989 (36 anni) 25 1   Al-Ansar
14 C Nader Matar 12 maggio 1992 (33 anni) 19 0   Nejmeh
15 C Haitham Faour 27 febbraio 1990 (35 anni) 51 0   Al-Ahed
20 C Rabih Ataya 16 luglio 1989 (36 anni) 18 4   Zob Ahan
7 A Hassan Maatouk   8 ottobre 1987 (38 anni) 68 19   Nejmeh
9 A Hilal El-Helwe 24 novembre 1994 (30 anni) 15 3   Hallescher
10 A Mohamad Haidar 8 novembre 1989 (35 anni) 48 4   Al-Ahed
11 A Omar Bugiel 3 gennaio 1994 (31 anni) 1 0   Bromley

Note

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Collegamenti esterni

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