La Frera è stata una casa motociclistica italiana, attiva dal 1905 al 1936. Dalla sua fondazione, l'azienda ebbe gli stabilimenti a Tradate e la sede legale e commerciale, al civico n.2 di piazza Missori a Milano.

Società Anonima Frera
Frera
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StatoItalia (bandiera) Italia
Fondazione1905 a Milano
Fondata daCorrado Frera
Chiusura1936 (fallimento)
Sede principaleTradate
Settorecasa motociclistica
Prodottimotocicli, ciclomotori

La storia

Corrado Frera, soprannominato Il tedesco, era nato nel 1859 a Kreuznach, da famiglia di origini francesi, e si era trasferito a Milano nella prima metà degli anni ottanta del XIX secolo. Un tempo ottenuta la cittadinanza, Frera avviò nella capitale lombarda un negozio di articoli in gomma per ciclisti che ben presto ampliò con l'attività di riparazione e vendita di biciclette e poi di motociclette.

 
La sottocanna Frera 250 Corsa con motore Zedel, 1911

Negli ultimi anni dell'Ottocento, il negozio-officina di piazza Missori, era divenuto uno dei principali punti di riferimento dei ciclisti e motociclisti milanesi, nel quale si potevano acquistare particolari motociclette con motori svizzeri Zürcher o Lühti, montati su telai ciclistici rinforzati, appositamente realizzati dalla tedesca Neckarsulmer Pfeil e assemblati da Corrado Frera.

Nel 1903, data la grande richiesta, venne impiantata la fabbrica di biciclette Corrado Frera & C. a Tradate, all'epoca in provincia di Como e ben collegata dalla ferrovia con Milano, che due anni dopo verrà trasformata in casa motociclistica.

Fondata nel 1905 col nome di Società Anonima Frera da Corrado Frera è stata tra le prime case motociclistiche italiane e tra le più grandi dell'epoca come volume produttivo.

Nel 1911 l'azienda fu ulteriormente rafforzata dalle commesse dell'Esercito, che acquistò importanti quantitativi di biciclette a motore e motociclette.[1]

Nei primi anni di attività le moto Frera montavano propulsori costruiti dalla tedesca NSU o dalla franco-svizzera Zedel. Poi si passò alla costruzione di questi ultimi su licenza nella fabbrica di Tradate fino al 1914, anno in cui l'azienda iniziò a progettare e produrre in proprio i motori.

Il suo successo commerciale è dovuto alla bontà dei modelli ed alle commesse militari, infatti la Frera fu il maggiore fornitore di motociclette del Regio Esercito durante la prima guerra mondiale. La Frera partecipò anche alle competizioni riportando numerose vittorie tra le quali ricordiamo il Raid Nord-Sud nel 1923 e nel 1925.

 
Frera Motoleggera, 1931.

La produzione della Frera seguiva e anticipava in molti casi la velocissima evoluzione dei motocicli in quegli anni e andava dai primi modelli con motore monocilindrico da 1,25 cavalli e telai rigidi fino ai modelli con motori bicilindrici a V (motore V2) con cilindrate fino a 1140 cm³ e trasmissioni a catena, per tornare ai monocilindrici con distribuzione a 4 valvole in testa e sospensioni a parallelogramma anteriormente e forcellone oscillante posteriormente. La grossa cilindrata di alcuni modelli consentiva il felice abbinamento ad un sidecar.

A causa della depressione sopraggiunta nel 1929 ed alla perdita di commesse statali l'azienda entrò in crisi, dichiarò fallimento una prima volta nel 1933 e chiuse definitivamente nel 1936.

Il presente

Nel 1990, il marchio viene acquistato dagli imprenditori veneti Antonio e Vittorio Fontana, che ad Arzergrande iniziano a produrre e commercializzare biciclette con il marchio Frera.

Il museo

Nel 2005, nel vecchio stabilimento dell'azienda, è stato inaugurato a Tradate il Museo delle moto, in larga parte dedicato alle Frera. Sono presenti anche modelli di serie e prototipi di Cagiva, MV Agusta e Moto Guzzi e alcuni pezzi inerenti alla distribuzione di carburante appartenenti al Museo Fisogni, sempre a Tradate.

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Note

  1. ^ La bicicletta motore "Frera" adottata dal R. Esercito, in Corriere della Sera, 11 agosto 1911.

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