Santa Rosa (hardware)

Versione del 4 ago 2007 alle 11:12 di LucaDetomi (discussione | contributi) (Aggiunte alcune nuove informazioni)

Santa Rosa è il nome in codice della nuova piattaforma mobile Intel Centrino Pro che, a partire dal 5 aprile 2007, succede alla piattaforma Centrino Duo Napa.

Per essere più precisi si potrebbe anche dire che Santa Rosa, succede alla piattaforma Napa64, che è il nome che ha preso la piattaforma Napa a partire da agosto 2006, quando ne è stato aggiornato il solo processore, passando da Yonah a Merom. Quest'ultimo poi è alla base anche di Santa Rosa.

I 3 componenti chiave della piattaforma Santa Rosa

Analogamente a quanto è avvenuto per tutte le generazioni precedenti, anche Santa Rosa consiste in 3 componenti chiave:

Processore Core 2 Duo Merom dotato di architettura dual core a 65 nm. Si tratta del primo processore (da parte di Intel) con supporto EM64T destinato all'ambito mobile.
Crestine che supporta un FSB di 800 MHz, DDR-2 800, PCI Express, SATA-300 e DirectX 10.
Modulo Kedron (Intel 4965AGN) che doveva supportare anche lo standard WiMAX ma che poi si è limitato al supporto 802.11 a/b/g, oltre all'802.11 n che, sembra, dovrebbe poter offrire velocità di circa 600 Mbit/s ed estendere significativamente la portata del segnale.

Non è invece presente il chip WWAN, che avrebbe dovuto essere sviluppato in collaborazione fra Intel e Nokia, nome in codice Windigo, con supporto 2.5G (Edge, fino 348 Kbps) e 3G (CDMA-2000/WCDMA, fino a 2.4 Mbps). Nei primi annunci Intel suggeriva di aggiungere un socket SIM nei dispositivi portatili che vorranno implementare tale tecnologia.

Tempi di avvio ridotti al minimo?

Nei primi giorni di febbraio 2006 si era cominciato a parlare della possibile introduzione all'interno della piattaforma Santa Rosa, della tecnologia Intel Turbo Memory (precedentemente conosciuta con il nome in codice "Robson"), ovvero una tecnologia che grazie alle memorie Flash permette di accelerare l'avvio, sia del sistema operativo che dei programmi di più frequente utilizzo.

Tale tecnologia ha poi trovato effettivamente spazio all'interno di Santa Rosa e in pratica si tratta di inserire in un computer portatile, oltre alla RAM e all'hard disk, anche una memoria di tipo flash, quindi non volatile, di dimensioni variabili tra 64 MB e 2 GB, in cui memorizzare informazioni più svariate, ovvero le informazioni e i dati che vengono tipicamente richiesti dal sistema, permettendo di velocizzarne l'esecuzione essendo di gran lunga più veloce degli hard disk moderni, i quali sarebbero mantenuti come grande memoria dati del sistema.

Aumenta l'autonomia dei portatili

Sembra che l'attenzione del pubblico per i sistemi portatili sia ormai rivolta più all'autonomia di esercizio che alle pure prestazioni; per questo motivo Intel ha introdotto in Santa Rosa ben 4 nuove tecnologie volte a massimizzare il risparmio energetico, risparmio che per il momento è quantificato in circa 1,5 W. Di seguito il dettaglio dei 4 interventi:

  • D²PO: grazie a questa tecnologia, viene eseguita un'analisi in tempo reale di quello che viene riprodotto sullo schermo. Nel caso in cui vengano individuate immagini in movimento, il pannello viene utilizzato alle sue massime prestazioni, vale a dire creando un'immagine a 60 Hz progressivi mentre, nel caso in cui si passi alla visualizzazione di immagini statiche (come ad esempio in ambito Office), lo schermo viene automaticamente regolato a 60 Hz interlacciati. Grazie a questa tecnologia Intel conta di diminuire i consumi di circa 200 mW / 400 mW.
  • Display P-States technology: si tratta di una tecnologia complementare alla precedente, sempre basata sull'analisi di quanto viene visualizzato a monitor. Sfruttando sempre la modalità progressiva, viene introdotta la possibilità di variare anche la frequenza di aggiornamento (Refresh) dello schermo che può scendere dai 60 Hz originali fino a 50 Hz o 40 Hz allo scopo di risparmiare altri 200 mW / 300 mW.
  • Display Power Saving Technology (DPST) 3.0: grazie a questa tecnologia Intel conta di diminuire il consumo dello schermo di ben 25% grazie a non meglio precisati interventi sulla luminosità del pannello. In termini quantitativi il consumo dovrebbe ridursi di circa 400 mW / 700 mW.
  • Auto Connect Battery Saver (ACBS): in questo caso l'intervento è rivolto all'interfaccia di rete; nel caso in cui il portatile risulti scollegato da una rete, il sistema provvede a spegnere fisicamente il chip di controllo della rete LAN. Quest'ultima tecnologia consente di risparmiare altri 101 mW.

Addio BIOS

Con il rilascio dei primi iMac della Apple con processore Intel, è iniziata la transizione dei computer verso il nuovo Extensible Firmware Interface, ovvero l'erede del BIOS. Al momento dell'annuncio della nuova piattaforma appariva chiara l'intenzione di Intel di introdurre tale innovazione anche nel settore pc, iniziando proprio dalla piattaforma Santa Rosa; successivamente però non si hanno più avuto conferme in tal senso, quindi non è dato sapere se effettivamente si avrà questa conversione nel 2007, d'altro canto solo le versioni a 64 bit di Windows Vista supportano l'Extensible Firmware Interface.

Le piattaforme successive

I dettagli sulle piattaforme successive a Santa Rosa non sono ancora chiari: inizialmente esse erano chiamate Alpha, Baker e Charlie, tutte carattetterizzate da consumi e dimensioni sempre più ridotti.

Successivamente Intel ha rivelato che l'evoluzione di Santa rosa sarà Montevina che utilizzerà il processore a 45 nm Penryn e il nuovo chipset Cantiga. Non è chiaro però se Montevina possa essere identificata nella piattaforma Alpha, annunciata precedentemente dal produttore.

Voci correlate