Courmayeur
Courmayeur (pron. fr. kuʁmajœʁ; Croméyeui in arpitano valdostano[6]; Cormaiore[7] dal 1939[8] al 1946) è un comune italiano di 2 777 abitanti[3] dell'alta Valdigne, in Valle d'Aosta. Sul suo territorio comunale si trova la montagna più alta d'Italia e dell'Europa centrale, il Monte Bianco, ed è una rinomata località turistica invernale ed estiva delle Alpi.
Courmayeur comune | |
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(IT) Comune di Courmayeur (FR) Commune de Courmayeur | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | Non presente |
Amministrazione | |
Sindaco | Stefano Miserocchi[1] (Esprit Courmayeur) dal 27-11-2017 |
Lingue ufficiali | Francese, italiano |
Territorio | |
Coordinate | 45°47′N 6°58′E |
Altitudine | 1 224 m s.l.m. |
Superficie | 209,61 km² |
Abitanti | 2 779[3] (01-01-2018) |
Densità | 13,26 ab./km² |
Frazioni | Dolonne (Dolénna), Entrèves (Éntréve), La Palud (La Palù), Villair Dessous (Lo Velé-Dézó), Villair Dessus (Lo Velé-Damón), Larzey (Lo Lazèi), Entrelevie (Éntrelvie), La Villette (La Veletta), La Saxe (La Saha)[2] |
Comuni confinanti | Bourg-Saint-Maurice (FR-73), Chamonix-Mont-Blanc (FR-74), La Salle, La Thuile, Les Contamines-Montjoie (FR-74), Morgex, Orsières (CH-VS), Pré-Saint-Didier, Saint-Gervais-les-Bains (FR-74), Saint-Rhémy-en-Bosses |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 11013 |
Prefisso | 0165 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 007022 |
Cod. catastale | D012 |
Targa | AO |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[4] |
Cl. climatica | zona F, 3 926 GG[5] |
Nome abitanti | (IT) cormaioresi (FR) courmayeurins |
Patrono | san Pantaleone |
Giorno festivo | 27 luglio |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Geografia fisica
o pia Courmayeur ti saluto.
Te da la gran Giurassa da l'ardüa Grivola bella
il sole più amabile arride.»
Territorio
Posto ai piedi del Monte Bianco è l'ultimo comune che si incontra prima di arrivare in Francia tramite il Traforo del Monte Bianco (che lo unisce a Chamonix); è attraversato dalla Dora Baltea, fiume che nasce dalla confluenza di due torrenti, ciascuno dei quali attraversa una delle due valli che è possibile raggiungere da Courmayeur: la Val Ferret e la Val Veny.
Dista circa 27 chilometri a nord-ovest da Aosta.
È il comune più occidentale della regione Valle d'Aosta, e il secondo per estensione. È inoltre l'unico comune d'Italia a confinare sia con la Francia sia con la Svizzera, sebbene non siano presenti vie di transito che conducono direttamente in territorio elvetico.
La frana del Mont de La Saxe, sopra la frazione omonima e visibile anche dalle frazioni di Entrèves e La Palud, è ritenuta una delle frane più interessanti d'Italia (8,4 milioni di metri quadrati) ed è sotto osservazione da parte di geologi di tutto il mondo, soprattutto dopo la recente accelerazione del suo movimento.
- Classificazione sismica: zona 3 (sismicità bassa)[9]
Clima
Il clima è prevalentemente alpino, con estati brevi e fresche e inverni rigidi e nevosi.
Toponomastica
Courmayeur è citato come Curia majori tra il 1233 e il 1381. Nel XVII secolo, Magini e Sanson lo chiamano Corte Maggiore (1620) e Cormoyeu (1648) rispettivamente. Si attesta in seguito Cormaior (Borgonio, 1680), Cormaior (Vissher, 1695), Cormaggior (L'Isle, 1707), Cormaior (Stagnoni, 1772) e Cormaieur (Martinel, 1799). La grafia attuale è fissata a partire dal 1860, secondo la celebre opera La Vallée d'Aoste di Édouard Aubert, come conferma l'abbé Henry (Histoire populaire de la Vallée d'Aoste, 1929) e l'abbé Gorret (Guide de la Vallée d'Aoste, 1877).
A seguito dell'italianizzazione dei toponimi dei comuni in Piemonte e in Valle d'Aosta, in epoca fascista, a partire dal 1939, il paese prende il nome di Cormaiore, mentre il toponimo Courmayeur è ristabilito nel 1946 con l'avvento della Repubblica Italiana[10].
Le carte di Ortelius (1579) e di Parergon (1590) citano Courmayeur come Auri Fodinæ, cioè « miniere aurifere », per l'oro diffuso all'epoca in val Ferret.
Jean-Dominique-Marie Mollo, medico giurato del ducato di Aosta, vede nel toponimo Courmayeur la voce latina Curia Mayor basandosi sulla latinizzazione medievale Curia majori, in virtù dell'esistenza di una corte di giustizia ivi presente sin dall'epoca romana.
L'abbé Henry (Histoire populaire de la Vallée d'Aoste, 1929) indica l'ipotesi secondo cui Courmayeur deriverebbe dal latino Culmen majus, « grande cima », per la sua vicinanza al Monte Bianco. Indica inoltre che la forma Curia majori potrebbe derivare da una trascrizione medievale errata di Curtis mayor, ovvero fattoria maggiore.
Jules Brocherel riprende questa ipotesi, come latinizzazione errata di Cortem Majorem. In Essai de toponymie de la Suisse romande, Henri Jaccard cita una località del comune di Vollèges chiamata Cormayeux, che significa « grande fattoria ».
Amilcar Bertolin affirma che la forma in patois valdostano Corméyaou indicherebbe una radice preromana * korm, assai diffusa nelle Alpi.
Un decreto firmato dal presidente della giunta regionale Augusto Rollandin il 31 dicembre 2013 ha previsto l'organizzazione di un referendum il 1º giugno 2014 per modificare l'articolo 1, comma 1 della legge regionale del 9 dicembre 1976, numero 61 (Dénomination officielle des communes de la Vallée d'Aoste et protection de la toponymie locale) per cambiare il nome del comune in « Courmayeur-Mont-Blanc »[11], denominazione che però non è stata modificata a causa del quorum non raggiunto in tale referendum.
Storia
La popolarità di Courmayeur fu legata inizialmente al turismo termale nel XVII secolo, grazie alle quattro fonti di acqua solforosa. Verso la seconda metà del XVIII secolo ebbero inizio l'esplorazione e lo studio delle montagne del massiccio del Monte Bianco alla ricerca di una via per raggiungere la vetta del Monte Bianco. Dopo alcuni tentativi di ricognizione effettuati dall'alpinista e naturalista ginevrino Horace-Bénédict de Saussure insieme alla guida Jean-Laurent Jordaney, originario di Pré-Saint-Didier[12], la prima ascensione fu compiuta nel 1786 dal versante francese accompagnato dalle guide Michel Paccard e Jacques Balmat di Chamonix. Courmayeur, insieme a Chamonix e Zermatt divenne in seguito una delle capitali dell'alpinismo mondiale e fu sede della prima compagnia di guide alpine d'Italia, la Società Guide Alpine di Courmayeur (in francese, Société des guides de Courmayeur) nel 1850 (formalizzata però nel 1868).
Durante il XIX secolo, i reali vi soggiornavano regolarmente. A partire dal XX secolo, in seguito alla costruzione di impianti sciistici, è diventato una delle più importanti stazioni sciistiche dell'arco alpino.
Il 23 febbraio 2013 il Consiglio comunale ha deliberato all'unanimità il cambio di denominazione del comune in Courmayeur-Mont-Blanc. La decisione sarebbe dovuta essere ratificata tramite un referendum popolare, indetto dal Consiglio regionale[13] per il 1º giugno 2014,[14] che però non ha raggiunto il quorum,[15] pertanto la denominazione è rimasta inalterata.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
- Chiesa Parrocchiale di San Pantaleone. La piazza antistante è dedicata a Joseph-Marie Henry, illustre concittadino. All'abbé Henry sono dedicati anche una statua e un giardino botanico in località Plan-Gorret.
- All'inizio della val Veny sorge il santuario di Notre-Dame de Guérison, uno dei più famosi della Valle d'Aosta.
- Una delle vette intorno a Courmayeur è il Monte Chétif, molto frequentato per il trekking e caratterizzato da una statua della Vergine Maria sulla cima, visibile dalla vallata, posta da Giovanni Paolo II.
Architetture militari
Il Castello di Courmayeur è in rovina ma restano altri interessanti edifici di epoca medievale[16]:
- La casaforte Passerin d'Entrèves
- La torre Malluquin, in piazza Petigax
- La casaforte Piquart de la Tour, oggi trasformata in un hotel
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La chiesa di San Pantaleone, su piazza abbé Joseph-Marie Henry
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Facciata del santuario di Notre-Dame de Guérison
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Veduta del Giardino alpino Saussurea
-
La piazza su cui un tempo affacciava la casaforte dei Piquart de la Tour
- La scamparsa casaforte Pucey, nella località omonima, è citata dal de Tillier
Architetture civili
- A Courmayeur vi sono alcune ville d'interesse storico protette dalla regione Valle d'Aosta come:
- Villa La Freidolina (1916), in via Luigino Henry 1;
- Villa Bagnara (1935), a cui si può accedere sia da via XVI luglio 3, che da viale Monte Bianco 60;
- Villa Marone Cinzano (1925), in via Le Volpi 1, conosciuta per aver ospitato Umberto II e Maria José del Belgio durante il loro viaggio di nozze.
- Villa Tondani (1930), in via Donzelli 2, località Pussey, un grande edificio ispirato ad uno stile medioevale. La villa è arricchita anche da altri elementi architettonici che si trovano nel vasto parco, oltre a una cappella ed un campanile.[17]
- In località Dolonne restano tracce della casa dei Favre, un'antica famiglia nobile del Vallese. La casa ha subito notevoli trasformazioni, ma spicca l'architrave in cui è incisa la data 1610 e varie incisioni. Si possono ammirare a sinistra lo stemma sabaudo, a destra lo stemma dei Favre, inoltre appaiono la croce di Malta, il giglio di Francia, il monogramma di Cristo e varie altre figure.[18]* Sempre in località Dolonne si trova la casa Derriard appartenuta all'omonima famiglia nobile valdostana.[16] Si tratta di un antico casato il cui blasone appare nella Salle des écussons della Tour de Ville a Gressan.[19]
Altro
- Giardino botanico alpino Saussurea
- Parco dell'Abbé Henry, in località Plan-Gorret
- Il Talweg della Val Ferret è un sito di interesse comunitario (cod. IT1204032, 120 ha)
- Gli ambienti glaciali del Monte Bianco sono un sito di interesse comunitario (cod. IT1204010, 12557 ha)
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[20]

Etnie e minoranze straniere
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 132 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
- Romania 32 (1,09%)
Cultura
Biblioteche
In Viale Monte Bianco 40 ha sede la biblioteca comunale.
Musei
- Museo delle guide "Duca degli Abruzzi", in piazza abbé Joseph-Marie Henry
- Museo Transfrontaliero del Monte Bianco
- Mostra dei cristalli: a Punta Helbronner (3.462 m s.l.m.), momentaneamente presso il Centro Visitatori del Pavillon, è allestita la mostra permanente di 150 minerali provenienti dal Massiccio del Monte Bianco.
Eventi
- Foire de la Pâquerette (in francese, Fiera della Pasquetta), sagra dell'artigianato locale[21];
- Festival Celtica, nel bosco del Peuterey, in val Vény;
- Ogni anno a dicembre, il Courmayeur Noir in festival, festival di cinema e letteratura noir;
- Il Tor des Géants, gara di endurance trail, con partenza e arrivo su piazza abbé Henry;
- Lo Mâtzón[22] (in patois di Courmayeur, spuntino[23]) - sagra di prodotti tipici locali.
Geografia antropica
- Dolonne ospita molti complessi residenziali e hotel, affiancati da alcuni centri sportivi. È collegata a Courmayeur da due ponti ambedue situati sopra la Dora Baltea;
- Entrèves, sito a un'altitudine di circa 1300 m alle pendici del Monte Bianco alla confluenza delle due valli che si diramano da Courmayeur (la val Veny e la Val Ferret);
- Le restanti frazioni e località sono: La Palud, Larzey, La Saxe, La Villette, Villair-Dessous, Villair-Dessus, Planpincieux e Arp-Nouva (in Val Ferret).
Economia
Le miniere
A testimonianza del passato di sfruttamento delle risorse minerarie nel massiccio del Monte Bianco si trovano ancora due antiche miniere di galena argentifera e di blenda, abbandonate ormai da tempo. Una era conosciuta già nell'antichità con il nome di Trou des Romains e pare realmente che il suo sfruttamento sia incominciato in epoca romana; l'altra, la miniera del Miage è stata abbandonata nell'Ottocento, ed è posizionata a 3.500 m s.l.m., con l'ingresso direttamente dalla parete rocciosa, alle falde della Tête Carrée.
Turismo
È uno dei più importanti centri turistici valdostani e alpini in generale, soprattutto per gli sport invernali, insieme a Cervinia. Nel centro del paese ha sede uno dei punti vendita dell'Institut Valdôtain de l'Artisanat de Tradition.
Infrastrutture e trasporti
Strade
Courmayeur è collegata agevolmente con la parte nord-ovest dell'Italia, tramite l'autostrada A5. Il traforo del Monte Bianco la collega inoltre alla Francia (Lione dista circa 250 km) e alla Svizzera (100 km da Ginevra).
Impianti a fune
Amministrazione
Fa parte dell'Unités des Communes valdôtaines Valdigne-Mont-Blanc.
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
27 maggio 1985 | 30 maggio 1990 | Renzo Truchet | - | Sindaco | [24] |
30 maggio 1990 | 5 maggio 1993 | Albert Tamietto | Democrazia Cristiana | Sindaco | [24] |
5 maggio 1993 | 29 maggio 1995 | Serafino Cosson | - | Sindaco | [24] |
29 maggio 1995 | 21 aprile 1997 | Ferdinando Derriard | lista civica | Sindaco | [24] |
10 novembre 1997 | 18 novembre 2002 | Romano Emanuele Blua | - | Sindaco | [24] |
18 novembre 2002 | 13 novembre 2007 | Romano Emanuele Blua | lista civica | Sindaco | [24] |
12 novembre 2007 | 12 novembre 2012 | Fabrizia Derriard | lista civica | Sindaco | [24] |
12 novembre 2012 | 27 novembre 2017 | Fabrizia Derriard | Sindaco | [24] | |
27 novembre 2017 | in carica | Stefano Miserocchi | Lista civica Esprit Courmayeur | Sindaco | [24] |
Gemellaggi
- Chamonix-Mont-Blanc, dal 22 maggio 1966
Sport
Eventi sportivi
Courmayeur ospita ogni anno il Valle d'Aosta Open di tennis, ed è stato il palcoscenico del Trofeo Valle d'Aosta di pallavolo femminile dal 2004 al 2008.
A Courmayeur si colloca la partenza della CCC (Courmayeur-Champex-Chamonix) dell'Ultra-Trail du Mont-Blanc.
Il Tor des Géants ha Courmayeur per punto di partenza e arrivo.
Hockey su ghiaccio
Courmayeur è il fulcro dell'hockey su ghiaccio valdostano. Sede dello storico Hockey Club Courmaosta, ospita oggi l'hockey club Les Aigles du Mont Blanc.
Ciclismo
Nel 1959 Courmayeur è stata sede di arrivo della 21ª e penultima tappa del Giro d'Italia. La vittoria andò a Charly Gaul che in quell'occasione tolse definitivamente la maglia rosa a Jacques Anquetil.
Sport tradizionali
In questo comune si gioca a palet, caratteristico sport tradizionale valdostano.[25]
Biathlon
Nel 1959 si sono svolti i campionati mondiali di biathlon
Note
- ^ Courmayeur, Stefano Miserocchi sindaco, su ANSA.it, 27 Novembre 2017. URL consultato il 27 Novembre 2017.
- ^ Comune di Courmayeur - Statuto
- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 1 gennaio 2018.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996, p. 237.
- ^ Bruno Migliorini et al., Scheda sul lemma "Cormaiore", in Dizionario d'ortografia e di pronunzia, Rai Eri, 2010, ISBN 978-88-397-1478-7.
- ^ Regio Decreto 22 luglio 1939, n. 1442
- ^ Le zone sismiche in Italia: Valle-Aosta, statistica 2006, www.abspace.it
- ^ Robert Berton, Toponymie valdôtaine - Courmayeur, Aoste, éd. Musumeci, 1979, p.|41-3.
- ^ Aosta News 24 Archiviato il 1º febbraio 2014 in Internet Archive.
- ^ Jordaney lo accompagnò in particolare sul ghiacciaio del Miage e sul mont Crammont (vedi www.angeloelli.it Archiviato il 3 febbraio 2014 in Internet Archive..
- ^ Courmayeur dice si' ad aggiunta M. Blanc - Valle D'Aosta - ANSA.it
- ^ "Chiamateci Mont Blanc": Courmayeur alle urne per rubare turisti alla Francia, in La Repubblica, 31 maggio 2014. URL consultato il 2 giugno 2014.
- ^ Courmayeur: niente quorum al referendum, il nome resta senza Mont Blanc, in La Repubblica, 1º giugno 2014. URL consultato il 2 giugno 2014.
- ^ a b André Zanotto, Castelli valdostani, Quart (AO), Musumeci, 2002 [1980], pp. 87-89, ISBN 88-7032-049-9.
- ^ Ville a Courmayeur, su lovevda.it. URL consultato il 14 gennaio 2019.
- ^ [1]
- ^ Blasonario della Tour de Ville
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ www.lovevda.it
- ^ www.lomatson.it, su lomatson.it. URL consultato il 20 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 20 luglio 2018).
- ^ www.patoisvda.org
- ^ a b c d e f g h i http://amministratori.interno.it/
- ^ Dati 2011. Cfr. Anna Maria Pioletti (a cura di), Giochi, sport tradizionali e società. Viaggio tra la Valle d'Aosta, l'Italia e l'Unione Europea, Quart (AO), Musumeci, 2012, pp. 74-100, ISBN 978-88-7032-878-3.
Bibliografia
- Auguste Argentier, Courmayeur et Pré-Saint-Didier (Val d'Aoste) : leurs bains, leurs eaux & leurs environs, Damien Lyboz, Aoste, 1864.
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Courmayeur
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Courmayeur
Collegamenti esterni
- (IT, FR) Pagina del museo delle guide « Duca degli Abruzzi », su regione.vda.it.
- (IT, FR) La chiesa di Saint-Pantaléon, su regione.vda.it.
- (IT, FR) Luoghi della fede a Courmayeur[collegamento interrotto]: i santuari Notre-Dame-de-Guérison e Regina Pacis
- (IT, FR) Courmayeur.it.
- (IT, FR) Courmayeur-montblanc.com - Sito del comprensorio Courmayeur - Mont-Blanc, su courmayeur-montblanc.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 124409918 · LCCN (EN) n85325429 · GND (DE) 4494735-5 · BNF (FR) cb11962935q (data) · J9U (EN, HE) 987007560174805171 |
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