Palazzo Carli (Verona)
Palazzo Carli è un palazzo situato in via Roma nel centro della città di Verona.
Palazzo Carli | |
---|---|
![]() | |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Località | Verona |
Indirizzo | Via Roma 31 |
Coordinate | 45°26′20.9″N 10°59′19.18″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | XVIII secolo |
Storia
L'edificio fu edificato per volere del marchese Giuseppe Della Torre e di sua moglie Elena Carli intorno alla metà del XVIII secolo. Nel 1789 ne divenne proprietario Alessandro Carli, storico e letterato, fratello di Elena, che lo vendette ai fratelli Basilea.
Nel 1839, sotto la dominazione dell'Impero austriaco, venne acquisito dall'Imperiale Regio Demanio che lo destinò dapprima a sede dell'I.R. Senato del Lombardo-Veneto del Supremo Tribunale di Giustizia ed in seguito, a partire dal 1859, cioè alla fine dellaseconda guerra di indipendenza, a sede del Comandante delle forze austriache in Italia, l'Arciduca Alberto I d'Asburgo.
Nella Sala degli Stucchi, il 16 ottobre 1866 venne firmata la cessione del Veneto e di Mantova al Regno d'Italia. A partire dal 1866 da ospitato i seguenti Comandi:
- Grande Comando del dipartimento di Verona (28 ottobre 1866 - Ten.Gen. PIANELL);
- Divisione Militare Territoriale di Verona (Agosto - Ten.Gen. PIANELL);
- 2° Corpo dell'Esercito (24 giugno 1869 - Ten.Gen. PIANELL);
- 3° Corpo d'Armata (1873 - Ten.Gen. PIANELL);
- 5° Corpo d'Armata (1883 - Ten.Gen. PIANELL, Ten.Gen. SIRONI, Ten.Gen. PELLUX, Ten.Gen. TOURNON, Ten.Gen. PARRAVICINI, Ten.Gen. DEL MAYNO, Ten.Gen. GOBBO, Ten.Gen. PONZA DI SAN MARTINO, Ten.Gen. RAGNI e Ten.Gen. ALIPRINDI);
- 1^ Armata (1914 - Ten.Gen. BRUSATI e Ten.Gen. PECORI GIRALDI);
- Comando fortezza di Verona (1915 - Ten.Gen. GOBBO);
- 5° Corpo d'Armata (1919 - Ten.Gen. GHERSI, Ten.Gen. DE BONO e Ten.Gen. CATTANEO);
- 3° Corpo d'Armata (1921 - Ten.Gen. GHERSI, Gen.C.A. GRAZIOLI, Gen. D. ZOPPI, Gen.C.A. TARANTO);
- 4° Corpo d'Armata (1927 - Gen.C.A. MODENA, Gen.C.A. BAISTROCCHI, Gen.C.A. BOBBIO e Gen.C.A. GUIDI);
- Comando designato d'Armata di Verona (1935 - Gen.C.A. AMANTEA, Gen.C.A. AGO, Gen.C.A. MARINETTI e Gen.C.A. GROSSI);
- Comando dell'Armata del PO ( 1938 - Gen.C.A. BASTICO, Gen.C.A. VERCELLINO e Gen.C.A. ROSI);
- Comando delle SS in Italia (8 settembre 1943 - 25 aprile 1945 - Obergruppenführer Wolff);
- Distaccamento del Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (fino al 21 giugno 1946);
- Quartier Generale dell’Arma dei Carabinieri (poi XIII^ Legione);
- Comando Militare Territoriale di Verona dell’Esercito Italiano.
Dal 10 luglio 1951 al 1 settembre 1999 ha ospitato il Comando Forze Terrestri Alleate del Sud Europa (F.T.A.S.E.), trasformatosi in Joint Command South in vita sino al 1 ottobre 2004. Dal 1 settembre 1999 al 30 settembre 2016 è stato sede del Comando delle Forze Operative terrestri dell'Esercito Italiano (COMFOTER). Dal 1 ottobre 2016 è sede del Comando delle Forze Operative terrestri di Supporto (COMFOTER SUPPORTI).
Architettura
Il corpo principale prospetta su un cortile interno in cui si trova una bella fontana. La facciata è divisa in tre registri, al terreno si trovano archi bugnati con pilastri dorici, al primo piano si trova un ampio salone centrale con una loggia. All'interno sono conservati degli affreschi di Giambettino Cignaroli, Domenico Pecchio e Marco Marcola.
Bibliografia
- Tullio Lenotti, Palazzi di Verona, Verona, Vita veronese, 1964, ISBN non esistente.
- Federico Dal Forno, Case e palazzi di Verona, Banca mutua popolare di Verona, 1973, ISBN non esistente.
- Pierpaolo Brugnoli e Arturo Sandrini, L'architettura a Verona nell'età della Serenissima, Verona, Edizioni B.P.V., 1988, ISBN non esistente.
- Patrizia Floder Reitter, Case Palazzi e Ville di Verona e Provincia, Verona, I.E.T. edizioni, 1997, ISBN non esistente.
- Giorgio Forti, La scena urbana: strade e palazzi di Verona e provincia, Verona, Athesis, 2000, ISBN non esistente.
- Mario Luciolli, Passeggiando tra i palazzi di Verona, Jago edizioni, 2003, ISBN 978-8889593059.