Sigismondo Castromediano
Sigismondo Castromediano
Deputato del Regno d'Italia Legislatura VIII Gruppo
parlamentaredestra storica Circoscrizione Campi Salentina
Dati generali Prefisso onorifico Duca Professione a politico Sigismondo Castromediano (Cavallino, 20 gennaio 1811 – Cavallino, 26 agosto 1895) è stato un patriota, archeologo e letterato italiano.
Biografia
Sigismondo di Lymburgh-Castromediano, duca di Morciano e marchese di Cavallino, nacque a Cavallino, in provincia di Lecce, il 20 gennaio 1811, dal duca di Morciano e marchese di Cavallino don Domenico e della marchesa donna Maria Balsamo.
Studiò a Lecce presso il Collegio dei Gesuiti, ma la sua formazione culturale di stampo romantico-patriottico derivò principalmente dal magistero della madre. Nel 1848 ricoprì l'incarico di segretario del Circolo Patriottico Salentino e aderì alla Giovane Italia di Giuseppe Mazzini per dieci giorni.
Accusato di cospirazione contro la monarchia borbonica per aver partecipato ad una sommossa a Lecce il 29 giugno, il 29 ottobre del medesimo anno fu incarcerato con altri trentacinque imputati politici. Il 2 dicembre di due anni dopo fu condannato a trent'anni da scontare nelle galere di Procida, Montefusco, Montesarchio, Nisida e Ischia.
Nel 1859 Ferdinando II gli concesse l'esilio negli Stati Uniti d'America, (in realtà era prevista la deportazione a Madeira (Brasile), ma Raffaele Settembrini, figlio di Luigi Settembrini, riuscì a dirottare la nave prima a Queenstown (oggi Cohb in Irlanda) e poi in Inghilterra, liberando così Castromediano e altri 67 condannati (tra cui Luigi Settembrini, Poerio, Pironti, Silvio Spaventa, Emilio Maffei, Nicola Schiavoni e Salvatore Faucitano). I patrioti furono accolti a Londra e, pochi mesi dopo, Castromediano si trasferì a Torino, dove divenne sostenitore dell'annessione nel regno di Vittorio Emanuele II. Nel 1861, dopo l'unità d'Italia, si candidò nel collegio di Campi Salentina e fu eletto alla Camera dei deputati tra le file della Destra, avendo accesso al primo Parlamento Italiano.
Come deputato si preoccupò soprattutto di individuare i problemi ritenuti più urgenti per il futuro delle province meridionali: trasporti e agricoltura.
Terminata la legislatura, fece ritorno nel suo paese natale. Eletto consigliere provinciale, si occupò principalmente dell'arricchimento della Biblioteca provinciale e istituì il Museo archeologico intitolato al suo nome.
Raccolse in un libro, Carceri e galere politiche – Memorie, le memorie della prigionia e curò una monografia storica su Cavallino. Cagionevole negli ultimi anni di vita, continuò a svolgere l'attività di giudice conciliatore nella sua città fino alla morte, il 26 agosto 1895.
Galleria d'immagini
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Monumento
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Sigismondo Castromediano
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Sigismondo Castromediano
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Sigismondo Castromediano
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Personicazione della Libertà
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Personificazione della Libertà
Bibliografia
- Antonio Garrisi. Cavallino attraverso i secoli. Lecce, Litostampa Conte, 1984.
- Avv. Luigi De Giorgi. Il Duca Castromediano Lecce, Editrice Salentina, 1886
- Luigi Agnello, CASTROMEDIANO, Sigismondo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 22, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1979.
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