Paladina
Paladina (Paladina in dialetto bergamasco[5]) è un comune italiano di 4 086 abitanti della provincia di Bergamo, in Lombardia.
Paladina comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Gianmaria Brignoli (lista civica di Centrodestra Paladina in testa) dal 10-6-2018 |
Territorio | |
Coordinate | 45°43′44.57″N 9°36′48.56″E |
Altitudine | 272 m s.l.m. |
Superficie | 2,09[2] km² |
Abitanti | 4 086[3] (31-8-2018) |
Densità | 1 955,02 ab./km² |
Frazioni | Sombreno[1] |
Comuni confinanti | Almè, Almenno San Bartolomeo, Almenno San Salvatore, Bergamo, Sorisole, Valbrembo |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 24030 |
Prefisso | 035 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 016155 |
Cod. catastale | G249 |
Targa | BG |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[4] |
Nome abitanti | paladinesi |
Patrono | sant'Alessandro |
Giorno festivo | 26 agosto |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Situato a nord-ovest di Bergamo, nell’alto hinterland bergamasco, sulla sponda sinistra del fiume Brembo, dista circa 2 chilometri dal confine del comune di Bergamo, mentre dista 6 km dal centro del capoluogo orobico.
Storia
I primi segni della presenza umana sul territorio paiono risalire alla preistoria, quando si verificarono insediamenti palafitticoli sulle rive del fiume Brembo.
Il primo nucleo abitativo stabile risale invece all'epoca della dominazione romana quando si svilupparono piccoli insediamenti stabili favoriti dalla posizione territoriale, vicina al capoluogo e posta in quella che un tempo veniva chiamata Val Breno, compresa tra il fiume Brembo e i colli che scemano dalla parte alta della città di Bergamo.
In quel periodo storico nel borgo sorsero alcuni piccoli palazzi, a conseguenza del frequente passaggio di rappresentanti imperiali che sovente svolgevano i propri affari in queste zone.
Secondo alcuni studi, il toponimo potrebbe derivare proprio da questa situazione, con palazzo poi traslato in palatinum. Altre correnti di pensiero vedrebbero l'origine etimologica del nome nel termine palafitte, a memoria dei primi insediamenti.
Tuttavia per trovare il primo documento scritto che attesta l'esistenza del paese bisogna aspettare l'anno 856 quando si menziona la costruzione di una chiesa dedicata a Sant'Alessandro. In quel periodo il territorio era inserito nel Sacro Romano Impero, in cui si sviluppò il feudalesimo e venne dato in gestione ai monaci di Tours, i quali lo permutarono in favore delle proprietà ecclesiastiche della città di Bergamo.
Mosè del Brolo cita Sombreno, come Breno, in un poemetto del suo Liber Pergaminus, datato 1120.
Durante il periodo medievale Paladina ebbe un grande sviluppo, come ancora testimoniano le antiche costruzioni che compongono il centro storico, e risentì delle lotte tra guelfi e ghibellini. A tal riguardo sorsero numerosi edifici a scopo difensivo tra cui anche un castello con torri d'avvistamento, nonché una piccola rocca posta sul colle di Sombreno.
La situazione ritornò alla normalità a partire dal 1427 quando il territorio comunale entrò a far parte della Repubblica di Venezia che con una serie di decreti, riuscì a migliorare le condizioni sociali ed economiche della popolazione.
Da quel momento non si verificarono più episodi di rilievo a Paladina, che seguì le sorti politiche del capoluogo orobico, vivendo nella tranquillità della propria vita rurale fino al XX secolo quando visse un sempre maggiore incremento delle attività industriali, a scapito degli antichi mestieri.
Monumenti e luoghi d'interesse
In ambito religioso molto importante è la chiesa parrocchiale di Sant'Alessandro. Documentata già in atti del IX secolo, fu riedificata nel 1179 e più volte ristrutturata con interventi che la portarono alle attuali dimensioni, l'ultimo dei quali datato 1925. All'interno si possono ammirare opere pittoriche di buon pregio, eseguite da artisti locali.
Alle spalle del paese si trova il Colle di Sombreno (etimologicamente derivante da sopra la valle Breno), si trova nel paese di Sombreno, oggi frazione di Paladina. Il colle di Sombreno si trova in una posizione dominante sulle zone circostanti. Tale posizione era utilizzata in epoca medievale a scopi difensivi mediante un castello, di cui è ancora presente una torre.
Il suddetto castello, situato alla sommità del colle, venne sostituito dal Santuario di Sombreno. Questo è costituito da due edifici sacri attigui tra loro: uno dedicato alla Natività di Maria, mentre l'altro alla Madonna Addolorata; notevole è il dipinto del 1660 opera di Carlo Ceresa con l'Annunciazione. Interessante anche un organo Serassi risalente al 1737, recentemente restaurato e perfettamente funzionante. Di linee molto semplici, è tuttora oggetto di devozione popolare, e al proprio interno presenta l'altare in stucco di Giovanni Angelo Sala e discrete opere tra cui anche una reliquia molto particolare: un osso (si pensa una costola di elefante) probabilmente risalente a epoche remote.
È inoltre presente la chiesa di San Fermo e Rustico, edificata a metà del XVIII secolo ma consacrata soltanto duecento anni più tardi.
In ambito civile molto caratteristico è il centro storico, costituito da piccole vie e costruzioni di origine medievale, tra cui la piazza San Rocco con l'omonima chiesetta del XVI secolo e la torre, facente parte di un bastione difensivo.
Infine meritano menzione Villa Moroni-Maccari, dotata di un bel giardino, e Villa Agliardi edificata al termine del XVIII secolo su progetto del Pollack, anch'essa con un grande parco.
Geografia antropica
La circoscrizione comunale è costituita dal capoluogo Paladina, dalla frazione Sombreno e dalla località Nucleo Ghiaie[6].
Amministrazione
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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26 maggio 2003 | 26 maggio 2013 | Oscar Locatelli | lista civica Per Paladina | Sindaco | [7] [8] |
27 maggio 2013 | 9 giugno 2018 | Tommaso Simone Ruggeri | lista civica Per Paladina | Sindaco | [9] |
10 giugno 2018 | In carica | Gianmaria Brignoli | lista civica Paladina in testa | Sindaco | [10] |
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[11]

Infrastrutture e trasporti
Paladina era servita dall'omonima stazione, raccordata con lo zuccherificio G. Sibella e posta nel territorio comunale di Almè lungo la ferrovia della Valle Brembana, attiva fra il 1906 e il 1966[12].
Sport
Calcio
La principale squadra di calcio della città è G.S.D. Paladina 1976 Calcio che milita nel girone C lombardo di Promozione. I colori sociali sono: bianco e granata. È nata nel 1976.
Note
- ^ Comune di Paladina - Statuto
- ^ ISTAT - Superficie dei comuni, province e regioni al Censimento 2011
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2018.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Carmelo Francia, Emanuele Gambarini (a cura di), Dizionario italiano-bergamasco, Torre Boldone, Grafital, 2001, ISBN 88-87353-12-3.
- ^ Comune di Paladina - Statuto
- ^ Elezioni comunali del 25-26 maggio 2003, su elezionistorico.interno.gov.it. URL consultato l'11 giugno 2018.
- ^ Elezioni comunali del 13-14 aprile 2008, su elezionistorico.interno.gov.it. URL consultato l'11 giugno 2018.
- ^ Elezioni comunali del 26-27 maggio 2013, su elezionistorico.interno.gov.it. URL consultato l'11 giugno 2018.
- ^ Elezioni comunali del 10 giugno 2018, su elezioni.interno.gov.it. URL consultato l'11 giugno 2018.
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ Giulio Leopardi, Carlo Ferruggia, Luigi Martinelli, Treni e tramvie della Bergamasca, Clusone, Editrice Cesare Ferrari, 1988.
A Paladina è attiva una stazione meteo gestita in collaborazione con il Centro Meteorologico Lombardo http://www.centrometeolombardo.com/content.asp?contentid=3668&ContentType=Stazioni
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Paladina
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Paladina
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