Fyre Festival
Il Fyre Festival fu un festival musicale che si sarebbe dovuto svolgere nell'isola bahamense di Great Exuma, per due settimane da aprile a maggio 2017. Nel gennaio 2018 ne è stato tratto un documentario dal nome Fyre: La più grande festa mai avvenuta pubblicato a livello internazionale sulla piattaforma Netflix.
Fyre Festival | |
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Luogo | Exuma |
Anni | 2017 |
Fondato da | Billy McFarland, Fyre Media App |
Date | Aprile - Maggio 2017 |
Sito ufficiale | www.fyre.mx/ |
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Organizzato dall'imprenditore e fondatore della Fyre Media Billy McFarland, e dal rapper Ja Rule per promuovere un'applicazione musicale dell'azienda di McFarland, l'evento fu promosso come un festival all'insegna del lusso e della musica. Per la sua promozione fu messa in piedi un'enorme campagna mediatica su Instagram, contattando anche vari "influencers", tra cui le modelle Kendall Jenner, Bella Hadid, Emily Ratajkowski, e altre personalità del mondo dello spettacolo.[1] Il festival tuttavia si rivelò un completo fallimento. Durante la prima settimana di inaugurazione, l'evento riportò numerosi problemi relativi alla sicurezza, agli alloggi per gli ospiti e alla presenza degli artisti al festival. In seguito, il festival fu rinviato a tempo indeterminato, dopo che alcuni partecipanti erano arrivati sull'isola, trovando solo tende e panini preconfezionati, invece delle ville di lusso e pasti da gourmet che erano stati promessi al momento del pagamento per l'ammissione all'evento.[2][3]
Gli organizzatori, a causa di ciò, furono oggetto di otto cause legali, una delle quali chiese più di 100 milioni di dollari di risarcimento danni. Le cause imputarono gli organizzatori di aver frodato gli acquirenti dei biglietti. Il 30 giugno 2017, il Procuratore degli Stati Uniti per il Distretto Sud di New York accusò McFarland di frode informatica. Nel marzo 2018, si dichiarò colpevole del reato di frode telematica finalizzata a truffare gli investitori, e di una seconda accusa di frode ai danni del circuito di vendita dei biglietti. L'11 ottobre 2018, McFarland fu condannato a sei anni di carcere. Gli furono confiscati 26 milioni di dollari, per frode informatica.[4][5]
Storia
Il festival fu organizzato da Billy McFarland e Jeffrey Atkins, rapper dal nome d'arte Ja Rule, per promuovere un'applicazione musicale. L'idea nacque durante un viaggio di lavoro dei due: l'aereo su cui viaggiavano si fermò sull'isola di Great Exuma per rifornirsi. Alla vista dell'isola, i due pensarono di poter ospitare un festival in quel luogo.[6] L'imprenditore cominciò a sondare una possibile isola in grado di ospitare il festival, ma dovette constatare che tutte mancavano delle infrastrutture necessarie per poterlo ospitare. Alla fine, il governo bahamense autorizzò l'organizzazione festival presso Roker Point, un sito su cui era previsto un progetto di sviluppo delle zone costiere sull'isola di Great Exuma.[6] L'isola venne rinominata "Fyre Cay" sul materiale promozionale.
Il 12 dicembre 2016, alcune celebrità statunitensi iniziarono la campagna mediatica guidata dalla Fyre. Queste personalità postarono simultaneamente la stessa pubblicità su Instagram, che prometteva "due settimane di trasformazione, ai limiti dell'impossibile." Fu l'inizio della campagna promozionale del festival.[6]
La campagna di investimenti però iniziò a rivelare alcune falle nel progetto. Alcuni potenziali investitori interessati al festival si ritirarono quando seppero che quest'ultimo non era supportato da celebrità più notoria di Ja Rule.[6] I fondi ricevuti non furono spesi in maniera ottimale. Un investitore ad esempio, la dirigente di moda Carola Jain, riferì di aver prestato alla Fyre 4 milioni di dollari. Il denaro fu prevalentemente usato per affittare uffici di lusso alla compagnia nel quartiere newyorkese di Tribeca. Senza alcuna esperienza nell'organizzazione di un evento di così grande portata, McFarland cominciò a contattare aziende che avevano già vissuto simili situazioni. Tuttavia, l'imprenditore fu completamente preso alla sprovvista quando gli fu riferito che l'evento sarebbe costato almeno 5 milioni di dollari, forse anche 12 milioni, per riuscire a organizzare il tutto nel breve tempo a disposizione, e così come lui come aveva promesso; McFarland e i suoi soci alla Fyre credevano che sarebbe costato molto meno e continuarono con i loro piani sotto questa ipotesi. L'idea però era così inconsistente che un dirigente della società commentò che quello era "un completo distacco dalla realtà". I dipendenti della Fyre tentarono di organizzare il tutto da soli, senza molti risultati; addirittura si disse che McFarland aveva appreso come affittare un palco facendo ricerche su Google.[6]
Previsto per due settimane da aprile a maggio 2017, l'evento vendeva biglietti giornalieri per 1.500 dollari, e "pacchetti VIP" che includevano biglietti aereo e lussuose sistemazioni in tenda per 12.000 dollari. Ai clienti erano state promesse sistemazioni in "cupole geodetiche moderne ed ecocompatibili" e pasti preparati da chef stellati.[7] Veniva anche promesso di poter abitare in ville di lusso sistemate sulla costa.[3]
Nel materiale promozionale fu affermato che "Fyre Cay" era un'isola remota appartenuta al signore della droga Pablo Escobar. In realtà i lavoratori delle Bahamas erano impegnati nel preparare Roker Point per il festival, spargendo sabbia sulle sue rocce e migliorando una strada per una spiaggia vicina, dove costruirono alcune cabine e installato altalene. Nei soli Stati Uniti furono venduti cinquemila biglietti, e fu noleggiato un servizio aereo per trasportare i partecipanti al festival da Miami. Furono assunte una compagnia di servizi medici e una di catering, anche se quest'ultima si ritirò qualche settimana prima del festival.
Nel marzo 2017, Fyre assunse un organizzatore di eventi veterano, Yaron Lavi. Lavi affermò che era effettivamente possibile portare a termine l'impresa nei modi immaginati da McFarland e Atkins, ma per farlo avrebbe dovuto posticipare almeno sino a novembre. Quando gli fu detto che l'evento si sarebbe tenuto comunque in primavera, Lavi consigliò la Fyre di abbandonare l'idea delle ville e puntare su alcune tende, l'unica sistemazione che avrebbe potuto essere usata in tempi così brevi. Lavi consigliò anche di avvertire tutti coloro che avevano già comprato un biglietto di questo cambio di programma, per non danneggiare l'immagine dell'azienda; tuttavia, Lavi affermò che la compagnia lo rassicurò del fatto che stavano preparando un messaggio, ma non era sicuro che fu effettivamente inviato.
Note
- ^ (EN) Fyre Festival's 25-year-old organizer: “This is the worst day of my life”, in VICE News. URL consultato il 30 novembre 2018.
- ^ (EN) Fyre Festival, a Luxury Music Weekend, Crumbles in the Bahamas, in New York Times. URL consultato il 30 novembre 2018.
- ^ a b Come un lussuoso festival è diventato una tendopoli | TPI, in TPI, 29 aprile 2017. URL consultato il 30 novembre 2018.
- ^ (EN) Manhattan U.S. Attorney Announces Charges Against Individual For Defrauding Investors In Digital Media Company, 30 giugno 2017. URL consultato il 30 novembre 2018.
- ^ (EN) Festival Founder Sentenced, su Federal Bureau of Investigation. URL consultato il 30 novembre 2018.
- ^ a b c d e (EN) Bryan Burrough, Fyre Festival: Anatomy of a Millennial Marketing Fiasco Waiting to Happen, in The Hive. URL consultato il 30 novembre 2018.
- ^ (EN) Paradise Lost: Luxury Music Festival Turns Out To Be Half-Built Scene Of Chaos, in NPR.org. URL consultato il 30 novembre 2018.
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