Cicogna Mozzoni
La famiglia milanese dei Cicogna-Mozzoni è stata una delle grandi casate di Milano e della Lombardia, originatasi dall'unione delle due famiglie dei Cicogna e dei Mozzoni.
Cicogna-Mozzoni | |
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Titoli | Conte di Paltrengo |
Data di fondazione | Mozzoni (XI secolo) Cicogna (XIII secolo) Cicogna Mozzoni (XVI secolo) |
Etnia | italiana |
Storia
I Mozzoni
La famiglia Mozzoni in Valceresio, provincia di Varese, attorno all'XI secolo, inserendosi a pieno nelle vicende storiche della pieve di Arcisate, venendo spesso nominati a rappresentare la comunità locale. La famiglia raggiunse l'apice del proprio potere tra XV e XVI secolo, sfruttando l'alleanza sempre riservata dapprima ai Visconti e poi agli Sforza. A fine Quattrocento, un Agostino venne incaricato della riforma dell'estimo della pieve di Arcisate e del vicariato di Varese ed ottenne l'esenzione delle tasse e delle gabelle per sé e per tutti i suoi discendenti. Per rinsaldare i propri legami con l'area di Arcisate, nel XVI secolo, una Camilla sposò Guido Antonio Arcimboldi, la cui casata era appunto feudataria della terra di Arcisate.
Una rappresentante di questa casata, Angela (1562-1625), sposò nel 1580 il conte Giovanni Pietro Cicogna e diede appunto origine alla famiglia Cicogna-Mozzoni.
I Cicogna
La famiglia dei Cicogna trae origini da una leggenda di famiglia secondo la quale uno dei primi esponenti di questa casata, Beltramo, mentre dormiva nelle campagne fuori dalla città di Varese, venne assalito da una grossa serpe che però venne uccisa provvidenzialmente da una cicogna, la quale venne adottata in segno di riconoscenza come stemma dalla famiglia stessa.
Secondo i documenti presentati nel XVII secolo al senato milanese per accogliere l'istanza di nobilitazione della famiglia, tra le fonti citate si riporta che Tacito nei suoi Annales parlasse di un certo Cingonio Varrone che fu comandante militare di Nerone e che rimase vittima della sanguinosa repressione operata dall'imperatore Galba, succeduto a Nerone dopo il suicidio di quest'ultimo. Sempre secondo questa tesi in seguito i Cicogna si sarebbero portati in Italia settentrionale, dando ad esempio un doge a Venezia, Pasquale Cicogna, nel XVI secolo.
In realtà la prima testimonianza tangibile dell'esistenza della casata dei Cicogna a Milano risale al 2 febbraio del 1387 quando un certo Picinino de la Cigonia viene eletto tra i cittadini garanti presso il podestà di Milano dell'oblazione annua che erano tenuti a versare i cittadini più ricchi di Milano. Lo stesso Picinino, l'anno successivo, venne eletto nel Consiglio dei Novecento, e vicario dai XII di Provvisione. Durante la dominazione sforzesca, Giacomo Cicogna fu nella Cancelleria della duchessa Bona di Savoia, moglie del duca Galeazzo Maria Sforza e suo figlio Giovanni Bartolomeo, già notaio in Trecate, fu anche al servizio dell'imperatore Massimiliano I del Sacro Romano Impero.
Altri personaggi di questa casata si distinsero nel campo delle armi al punto che nel 1554 Filippo III di Spagna, in qualità di duca di Milano, creò i Cicogna ai titoli di conte di Terdobbiate e Peltrengo.
Giovan Pietro (1565 - 27 marzo 1637), giureconsulto collegiato, fu uno dei XII componenti del Tribunale di Provvigione di Milano e sposò Angela Mozzoni, dando origine alla casata dei Cicogna Mozzoni.
I Cicogna Mozzoni
La famiglia Cicogna Mozzoni annoverò tra i propri rappresentanti di maggior spicco personaggi del calibro di Giovanni Gaetano (26 dicembre 1664 – 22 gennaio 1738), che fu maestro di campo dell'imperatore Carlo VI e colonnello delle armate imperiali, come pure suo figlio Giovanni Ascanio Maria che fu generale di fanteria e cavaliere di Malta.
Francesco Maria Leopoldo Cicogna Mozzoni (25 settembre 1748 – 22 novembre 1823), fu ciambellano imperiale dal 1770, mentre il figlio di questi, Carlo Francesco (1 aprile 1784 – 8 marzo 1857), fu ufficiale d'ordinanza del principe Eugenio di Beauharnais nel corso della battaglia di Wagram e venne creato cavaliere dell'Ordine della Corona ferrea per il valore dimostrato, oltre che Barone del Regno napoleonico d'Italia (1809) e ciambellano del regno, nonché aiutante di campo del viceré. Altra figlia di Francesco Maria Leopoldo fu Leopoldina (1786 – 17 febbraio 1874), che sposò in prime nozze il conte Alessandro Annoni e successivamente sposò Friedrich Wilhelm Rembert von Berg, governatore generale della Finlandia e generale russo. Fu proprio Leopoldina che contribuì con le proprie sostanze alla fondazione della prima parrocchia cattolica di Helsinki nel 1856.
In tempi più recenti, Gian Pietro (24 agosto 1839 – 17 maggio 1917) ebbe modo di distinguersi come capitano d'esercito nel corso della prima guerra mondiale dove si guadagnò due medaglie d'argento al valor militare. A questa stessa discendenza appartenne anche Alessandro Cicogna Mozzoni, ufficiale d'esercito ed imprenditore.
Albero genealogico della famiglia Cicogna Mozzoni
CICOGNA Antonio | ||||||||||||
Beltramo | ||||||||||||
Antonio | ||||||||||||
Beltramo | ||||||||||||
Giacomo *p. 1448 †? | ||||||||||||
Giovanni Bartolomeo †1517 Margherita Caccia | Ludovico †1532 Caterina Crotti | Luigi | ||||||||||
Giovanni Pietro, I conte di Terdobbiate †1560 Ippolita Castelsampietro | Giovanni Paolo *c. 1502 †1573 1. Chiara Verri Porcia Gambaloita | Alessandro | Giovanni Maria †1574 | |||||||||
Antonio, II conte di Terdobbiate *1542 †1574 1. Anna Moroni 2. Valenza Foppa | Alfonso *1545 †1567 Silvia Visconti di Brignano | Carlo Bartolomeo *1546 †1594 1. Olimpia Moroni 2. Antonia Brippia | Alessandro *1548 †1616 1. Dejanira Brivio 2. Caterina Boca | Marianna †1553 | ||||||||
1. Gian Pietro, III conte di Terdobbiate *1565 †1637 Angela Mozzoni CICOGNA MOZZONI | ||||||||||||
Bibliografia
- Litta Pompeo, Cicogna-Mozzoni, in Famiglie celebri italiane, 1820, ISBN non esistente.