Luigi Arbib Pascucci

militare italiano
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Luigi Arbib Pascucci (Roma, 30 ottobre 1909Bir el Abd, 4 novembre 1942) è stato un militare italiano decorato di medaglia d'oro al valor militare.

Luigi Arbib Pascucci
NascitaRoma, 1909
MorteBir el Abd, 5 novembre 1942
Cause della mortein combattimento
Dati militari
Paese servitoItalia (bandiera) Italia
Forza armataRegio Esercito
Armafanteria
Specialitàcarristi
Unità132ª Divisione "Ariete"
Reparto132º Rgt. carri
Gradotenente
GuerreGuerra d'Etiopia
2ª guerra mondiale
CampagneGalla e Sidamo
Nordafrica
Battaglie1ª El Alamein
Ain el-Gazala
2ª El Alamein
Comandante di10ª Cp/XIII btg/132° RCC
Decorazioni
vedi note
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Biografia

Conseguita la laurea in economia e commercio presso l'Università di Roma, si arruolò volontario quale allievo ufficiale nel novembre 1934 e nel 1935 ottenne la nomina a sottotenente, destinato al 51º Reggimento fanteria.[1][2] Trasferito nel febbraio del 1936 al reggimento carri armati, alla fine di aprile partiva col III battaglione carri d’assalto per l'Africa Orientale dove partecipava, nella Divisione speciale Laghi, alle operazioni di polizia coloniale nella regione dei Galla e Sidamo.[2]

Rimpatriato nel giugno 1937 e collocato in congedo, nel corso della Seconda guerra mondiale venne richiamato nel dicembre del 1941 col grado di tenente e il 9 agosto 1942, raggiungeva in volo il 132º Reggimento fanteria carrista della 132ª Divisione corazzata "Ariete" allora schierato sul fronte di El Alamein al comando della 10ª Compagnia del XIII battaglione carri medi M13/40. Durante la guerra del deserto del Nordafrica, nel corso della Seconda battaglia di El Alamein, ha sacrificato la sua vita per salvare i suoi compagni in battaglia. Venne promosso capitano con decorranza 1º gennaio 1942 dopo la sua morte[2] e gli venne conferita la medaglia d'oro al valor militare.[3][4]

Conferimento della medaglia d'oro

«Comandante di compagnia carristi, negli aspri combattimenti dell’ultima battaglia di El Alamein trasfondeva nel suo reparto eccelse doti di animo e di cuore col costante esempio di cosciente sprezzo del pericolo. Sosteneva con indomita fermezza il compito di proteggere il fianco sinistro dello schieramento reggimentale pressoché accerchiato dalla dilagante massa di mezzi corazzati avversari, consentendo così agli altri reparti l’esecuzione dell’ordine di ripiegamento. Conscio della necessità di arginare, anche per poco tempo, l’avanzata dell’avversario, nonostante l’infernale bombardamento, e incurante della schiacciante superiorità dei nemico, alla testa degli undici carri superstiti si avventava in mezzo alla formazione avversaria costringendola ad arretrare in disordine e con gravi perdite, seguito, nel supremo consapevole sacrificio, dall’emulazione dei suoi eroici soldati. Il campo della cruentissima lotta non restituì le loro spoglie, ma rimasero i dilaniati relitti dei loro carri a testimoniare la sublime, disperata impresa e ad additarli ad esempio dello spirito di sacrificio, di abnegazione e di cameratismo spinto alle più alte vette dell’eroismo.»
— Bir el Abd-Fuka (A.S.), 4-5 novembre 1942.[5]
— Addicciò (A.O.), novembre 1936[5]

Riconoscimenti

Alla sua memoria è stata dedicata una strada a Roma nella zona di Monte Mario ed è stato intitolato Il XIII battaglione carri, del 182º Reggimento fanteria corazzata "Garibaldi", quando il 15 luglio 1976, in seguito alla ristrutturazione dell'Esercito Italiano che prevedeva l'abolizione dei Reggimenti e la creazione di Battaglioni autonomamente operativi, il 182º Reggimento "Garibaldi" venne sciolto, lasciando in vita i battaglioni dipendenti, che da quel momento hanno avuto vita autonoma e distinte vicende ordinative. Il XIII Battaglione carri ha mutato denominazione in 13º Battaglione carri "Pascucci" e venne trasferito a Cordenons, alle dipendenze della Brigata meccanizzata "Brescia" della Divisione meccanizzata "Mantova", per poi passare nel 1986 alla 132ª Brigata corazzata "Ariete" per essere definitivamente sciolto il 31 marzo 1991.

Curiosità

Nel gioco di guerra online World of Tanks, la sua impresa è ricordata con una medaglia commemorativa (appunto la "Medaglia Pascucci") assegnata al giocatore, a bordo di un carro armato leggero (come appunto i carri M13 0 14 allora in forza alla Divisione Ariete), che si impegna a distruggere almeno 3 artiglierie semoventi nemiche.

Note

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