Morrovalle
Morrovalle (Mòrro in dialetto maceratese[4]) è un comune italiano di 10.069 [1] abitanti della provincia di Macerata nelle Marche.
| Morrovalle comune | |
|---|---|
| Localizzazione | |
| Stato | |
| Regione | |
| Provincia | |
| Amministrazione | |
| Sindaco | Stefano Montemarani (lista civica) dal 5-6-2016 |
| Territorio | |
| Coordinate | 43°18′52.56″N 13°34′50.16″E |
| Altitudine | 246 m s.l.m. |
| Superficie | 42,58 km² |
| Abitanti | 10 116[1] (30-09-2018) |
| Densità | 237,58 ab./km² |
| Frazioni | Borgo Pintura, Morrovalle Scalo, Padri Passionisti, Cunicchio, Santa Lucia, Trodica, Mulinetto |
| Comuni confinanti | Corridonia, Macerata, Monte San Giusto, Montecosaro, Montegranaro (FM), Montelupone |
| Altre informazioni | |
| Cod. postale | 62010 |
| Prefisso | 0733 |
| Fuso orario | UTC+1 |
| Codice ISTAT | 043033 |
| Cod. catastale | F749 |
| Targa | MC |
| Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
| Cl. climatica | zona D, 1 995 GG[3] |
| Nome abitanti | morrovallesi |
| Patrono | san Bartolomeo |
| Giorno festivo | 24 agosto |
| Cartografia | |
| Sito istituzionale | |
Geografia fisica
Territorio
Storia
Il primo insediamento urbano in questi luoghi risale al I e II secolo d.C. Poiché sono stati ritrovati nei territori del comune mosaici che abbellivano la pavimentazione di antiche domus romane e anche resti di un monumento funebre a torre, tipico della tradizione romana del tempo. La prima citazione di Morrovalle in un documento risale al 995, anno in cui l'insediamento era sotto il controllo del potente vescovo di Fermo. Nel 1053 dai territori germanici discese in Italia, Werner della famiglia dei Lenzburg, il quale andò in aiuto di papa Leone IX nella battaglia contro i Normanni. Werner (italianizzato successivamente in Guarnerio) si impadronì dei territori del comitato di Ancona, fondando la dinastia che dominerà sul ducato di Spoleto e sul marchesato di Camerino. Guarnerio I, suo discendente si impadronì dei territori di Morrovalle e divenne capostipite della nobile famiglia dei Lazzarini, signori di Morrovalle. Le sue origini sono antecedenti al Medioevo, quando il paese si chiamava Murri de Valle (forte sulla valle). Subì l'invasione longobarda e successivamente assunse l'aspetto di un castello arroccato sul colle.
Nel 1810 le autorità furono costrette ad allestire in città una caserma e degli alloggi per ospitare i soldati francesi, ma i cittadini morrovallesi si rifiutarono di provvedere al loro passaggio perché stanchi delle continue requisizioni. Negli anni seguenti, in concomitanza della battaglia della Rancia del 1815, le truppe francesi causarono ulteriori razzie.
Il 5 maggio 1815 da Morrovalle il Podestà Grisei inviò una lettera al prefetto nella quale evidenziò lo stato di povertà della popolazione causato dal passaggio dell'esercito napoleonico. Nello stesso periodo presso la villa Grisei, sul colle Bellavista di Morrovalle, pernottò il generale francese Murat, Re di Napoli.
Intorno al 1831-1838 un’epidemia colpì la regione e le porte di Morrovalle vennero chiuse.
Negli anni seguenti la città non partecipò appieno ai moti insurrezionali essendo un paese molto piccolo e fedele allo stato Pontificio. La popolazione aderì per la prima volta all’ordine rivoluzionario nel 1831, abbattendo lo stemma pontificio dal comune sotto la guida di Settimio Grisei. Quest’ultimo partecipò anche alla prima guerra d’indipendenza nel 1848 insieme a Giulio Bollici, Benvenuto Bartoletti e l’ufficiale Nicola Marchetti.
Durante il Risorgimento ebbe un ruolo decisivo il gruppo rivoluzionario dei "Cacciatori delle Marche", che contribuì alla liberazione di Ascoli Piceno e Fermo, di cui fece parte anche il morrovallese Saverio Grisei.
Dopo la vittoria della battaglia di Castelfidardo e la conquista di Ancona del 29 Settembre 1860, l’annessione delle Marche al Regno D’Italia si può dire compiuta.
Monumenti e luoghi d'interesse
- Palazzo Lazzarini, edificio del XIV secolo in stile gotico;
- Palazzo Roberti, costruito nel XVI secolo dimora della marchesa Vincenza Roberti;
- Palazzo Nada Vicoli eretto nel XVII secolo ed attribuito al Vanvitelli.
- Santuario della Madonna dell'Acqua Santa, del 1612, che conserva al suo interno le spoglie di Pier Francesco Greci.
- il convento Francescano, risalente all'XI secolo e il convento dei frati cappuccini.
Nel centro storico è possibile visitare il Palazzo comunale, con la trecentesca Torre civica, la cui campana pesa circa tredici tonnellate.
Interessanti anche la chiesa di Sant'Agostino, la chiesa di San Bartolomeo Apostolo, in stile neoclassico, e la chiesetta di San Giuseppe
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[5]

Tradizioni e folclore
La Festa dei Perdoni è il 27 aprile. Il santo patrono, San Bartolomeo, si festeggia il 24 agosto.[Le tradizioni devono avere una storia rilevante, attestata da fonti terze e autorevoli.]
Economia
Artigianato
Tra le attività economiche più tradizionali, diffuse e importanti vi sono quelle artigianali, come la lavorazione del rame, finalizzata alla realizzazione di una vasta gamma di prodotti, che spazia dal vasellame alle anfore.[6]
Amministrazione
Sport
Nel comune hanno sede le società di calcio: Trodica Calcio, Morrovalle e Aries Trodica, che hanno disputato campionati dilettantistici regionali.
Note
- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 30 settembre 2018.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996, p. 431.
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 2, Roma, A.C.I., 1985, p. 12.
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Morrovalle
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