Massino Visconti

comune italiano

Massino Visconti (Massin in piemontese e in lombardo) è un comune italiano di 1 048 abitanti situato nella parte settentrionale della provincia di Novara, in Piemonte, vicino al Lago Maggiore

Massino Visconti
comune
Massino Visconti – Stemma
Massino Visconti – Bandiera
Massino Visconti – Veduta
Massino Visconti – Veduta
Il castello (destra) e l'abitato (sinistra) di Massino
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Piemonte
Provincia Novara
Amministrazione
SindacoAngela Buzzi (lista civica) dal 26-5-2014
Territorio
Coordinate45°49′N 8°32′E
Altitudine465 m s.l.m.
Superficie6,86 km²
Abitanti1 048[1] (31-10-2017)
Densità152,77 ab./km²
FrazioniMonte, San Salvatore
Comuni confinantiArmeno, Brovello-Carpugnino (VB), Lesa, Nebbiuno
Altre informazioni
Cod. postale28040
Prefisso0322
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT003093
Cod. catastaleF047
TargaNO
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 909 GG[3]
Nome abitantimassinesi
PatronoPurificazione di Maria Vergine
Giorno festivo2 febbraio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Massino Visconti
Massino Visconti
Sito istituzionale

Geografia fisica

Massino Visconti è un piccolo paese piemontese situato sul versante Sud-Est del monte San Salvatore nel territorio collinare del Vergante, un tempo ricco di vigne e olivi[4]. Il comune - che si affaccia sul Lago Maggiore, al di sopra di Lesa - offre un invidiabile panorama sulla sponda lombarda del lago, su Ranco e sui laghi lombardi di Monate e di Varese[5][6].

Il territorio comunale presenta delle variazioni di altitudine piuttosto accentuate: si passa da un minimo di 260 fino a un massimo di 922 metri sul livello del mare[7].

Origini del nome

Il nome Massino Visconti nasce dall'unione di due parole: "Massino" deriverebbe da "massa" cioè massa di pecore, e si riferisce al pecoraro e alla piccola proprietà agraria; mentre "Visconti" è stato aggiunto solo nel Novecento, a memoria del suo passato "Visconteo"[7][8].

Storia

Dalle origini ai Visconti

Nonostante le probabili origini romane, la sola testimonianza appartenente a tale epoca è costituita da un frammento di lastra funeraria murato sotto il portico della casa parrocchiale. Alla dominazione romana seguì, poi, quella longobarda.

La prima notizia storica relativa a Massino risale all'anno 865 d.C.: quando il conte Ermenulfo ha chiesto di ottenere, tramite la mediazione dell'imperatrice Angelberga, una conferma imperiale del "monastero di Massino". Fondamentale fu l'infeudazione ai Visconti, che in pratica conservarono le prerogative feudali del paese dal 1134 (con Guido Ottone Visconti) fin verso la fine del XVIII secolo. Le varie vicende dei numerosi rami familiari Viscontei, oltre al nome, hanno lasciato traccia del loro passaggio anche tramite il Castello Visconti di San Vito.

Monumenti e luoghi d'interesse

Castello Visconti di San Vito

  Lo stesso argomento in dettaglio: Castello di Massino Visconti.

Il Castello di Massino Visconti sorge all'entrata del paese di Massino Visconti. Nasce come convento dei monaci di San Gallo durante i primi decenni dell'anno mille. Solo successivamente, intorno al 1139, la struttura verrà trasformata dai Visconti in residenza signorile di campagna.

L'odierna costruzione è il risultato di una serie di considerevoli ricostruzioni cinquecentesche: ora si presenta come un edificio di tre piani con una sola torre. Nella struttura si può notare un balconcino vicino al cortile rivolto verso il paese: da qui i Visconti parlavano agli abitanti del villaggio. Nel 1863, Alberto Visconti vendette il Castello di Massino ai Visconti di San Vito, tuttora proprietari con la Marchesa Ludovica Visconti[5][6][7].

Chiesa di San Michele

La chiesa di San Michele, risalente alla metà XI secolo, fu chiesa parrocchiale fino al 1585 quando una frana danneggiò gravemente la struttura e conferendo al campanile la caratteristica inclinazione che ha ancora oggi. A partire dal 1618 la chiesa fu parzialmente ricostruita conservando uno solo degli ingressi originari.

L'interno è ricco di affreschi risalenti al XV secolo attribuiti alla bottega del pittore novarese Giovanni de Campo. Il campanile, eretto tra il 1025 ed il 1050, è a pianta quadrata disposto su 6 piani aperti da monofore ed una curiosa bifora che presenta una piccola colonna ed un capitello a stampella decorato da un viso scolpito[9][10].

Chiesa ed eremo di San Salvatore

  Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di San Salvatore (Massino Visconti).

La chiesa di San Salvatore, posta sull'omonimo colle che sovrasta il paese, risale, nella sua prima costruzione, all'anno Mille per volere dei monaci benedettini di Massino. Nel XV secolo passò ai monaci dell'ordine di Sant'Agostino, i quali ampliarono la chiesa aggiungendo il campanile e la sacrestia e rendendola approssimativamente come possiamo ammirarla oggi.

Monumento agli ombrellai

Caratteristico del paese è il Monumento agli Ombrellai, realizzato dallo scultore Luigi Canuto come omaggio all'intensa attività dei "Lusciatt", gli ombrellai per l'appunto, che vivevano numerosi a Massino Visconti e, più in generale, in queste zone del Vergante e in quelle di Gignese[11].

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[12]

Amministrazione

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
14 luglio 1985 26 maggio 1990 Vincenzo Zanetta Partito Socialista Democratico Italiano Sindaco [13]
26 maggio 1990 24 aprile 1995 Pier Antonio Pagani - Sindaco [13]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Camillo Ferrari Partito Popolare Italiano Sindaco [13]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Angela Buzzi - Sindaco [13]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Antonio Airoldi lista civica Sindaco [13]
8 giugno 2009 25 maggio 2014 Antonio Airoldi lista civica Sindaco [13]
25 maggio 2014 in carica Angela Buzzi lista civica: insieme Sindaco [13]

Altre informazioni amministrative

Il comune faceva parte della Comunità montana Due Laghi, Cusio Mottarone e Val Strona.

Note

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 ottobre 2017.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Massino Visconti, su lagomaggiore.net. URL consultato il 18 maggio 2016.
  5. ^ a b Massino Visconti - San Salvatore, su provincia.novara.it. URL consultato il 18 maggio 2016.
  6. ^ a b Massino Visconti, su altovergante.com. URL consultato il 18 maggio 2016.
  7. ^ a b c MASSINO VISCONTI (NO), su italiapedia.it. URL consultato il 18 maggio 2016.
  8. ^ Storia-Economia - Cenni storici, su comune.massinovisconti.no.it. URL consultato il 18 maggio 2016.
  9. ^ Associazione Turistica Proloco Di Massino Visconti Archiviato il 1º luglio 2007 in Internet Archive.
  10. ^ Guida Turistica - Comune di MASSINO VISCONTI (NO), su comune.massinovisconti.no.it. URL consultato il 30 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2006).
  11. ^ Chiara Fabrizi, L’ultimo “lusciatt” nel paese che celebra l’arte di aggiustare ombrelli, in La Stampa, 8 settembre 2012.
  12. ^ Dati tratti da:
  13. ^ a b c d e f g http://amministratori.interno.it/

Voci correlate

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