Rosneft

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OJSC (Open joint-stock company) Rosneft (in russo Роснефть?) è una compagnia petrolifera di proprietà in maggioranza del governo russo; la sede principale si trova a Mosca, nel distretto Balchug in prossimità del Cremlino.

Rosneft Oil
Logo
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StatoRussia (bandiera) Russia
Forma societariapublic company
Borse valori
ISINRU000A0J2Q06 e US67812M2070
Fondazione1993 a Mosca
Fondata daGoverno deӀӀa Federazione Russa
Sede principaleMosca
GruppoAgenzia federale per la gestione delle proprietà statali e Rosneftegaz
Persone chiave
Settoreenergia
Prodotti
Fatturato102 miliardi di $ (2012)
Utile netto11,1 miliardi di $ (2012)
Dipendenti106.000 (2012)
Sito webwww.rosneft.com/

Storia

Fondata in Russia nel 1993, la Rosneft è diventata negli anni 2000 la maggiore industria petrolifera russa dopo aver acquisito all'asta le attività della Yukos. Nel marzo 2013, a seguito dell'acquisizione della TNK-BP, è diventata la più grande società petrolifera quotata, con una produzione di circa 4 milioni di barili al giorno.[1][2]

Il 15 aprile 2013 rileva dalla famiglia Moratti il 13,70% della Saras e lancia l'opa sul 7,3% della società a 1,37 euro per azione. I fratelli Moratti cedono interamente le quote detenute personalmente, mentre la Sapa (titolare del 62,46%), scenderà al 50,02% a valle della vendita.[3][4] Il progetto è di creare una joint venture nel trading. Nel 2015 il piano è abbandonato a causa delle sanzioni imposte nel 2014 alla Russia da Stati Uniti ed Europa in risposta alle interferenze di Mosca in Ucraina e all'annessione della penisola di Crimea. Rosnfet cede l'8,99% e poi venderà il restante 17% all'inizio del 2017.[5]

Nel settembre 2017 l'ex cancelliere tedesco Gerhard Schröder viene nominato presidente di Rosneft.[6]

Operazioni

Rosneft è attiva sia nell'upstream (esplorazione, perforazione e estrazione) sia nel downstream (raffinazione, esportazione, distribuzione e vendita) di petrolio e gas naturale.

Oltre che in Russia, estrae idrocarburi in Kazakistan, Algeria, Venezuela[7], Brasile, USA, Canada, UAE, Norvegia, Vietnam e Georgia[8]. Come raffinazione è attiva anche in Germania, Cina e Italia (dove è socio di minoranza con una quota del 12% della Saras[9]).

Nel maggio 2013 la compagnia aveva una capitalizzazione sulla borsa di Londra di circa 46 miliardi di sterline (circa 54 miliardi di euro).[10]

Note

  1. ^ Rosneft finalizes TNK-BP deal, becomes world’s largest oil producer, 21 marzo 2013. URL consultato il 25 marzo 2013.
  2. ^ Vladimir Soldatkin e Andrew Callus, Rosneft pays out in historic TNK-BP deal completion, Reuters, 22 marzo 2013. URL consultato il 25 marzo 2013.
  3. ^ I Moratti vendono il 13,7% di Saras a Rosneft: Opa sul 7,3% del capitale, Il Sole 24 ORE, 15 aprile 2013
  4. ^ Saras: Rosneft compra 13,7% dai Moratti e lancia opa su 7,29%%, Corriere della Sera, 15 aprile 2013
  5. ^ Saras, Rosneft verso l'addio, su ansa.it, 17 gennaio 2017. URL consultato il 21 febbraio 2019.
  6. ^ (EN) Russia's Rosneft elects former german chancellor Schroeder as chairman, su reuters.com, settembre 2017. URL consultato il 21 febbraio 2019.
  7. ^ Geological Exploration, su rosneft.com, Rosneft, 27 maggio 2013. URL consultato il 27 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 1º maggio 2013).
  8. ^ Rosneft, Rosneft at a Glance, su rosneft.com.
  9. ^ Saras firma intesa per jv con Rosneft - Il Sole 24 ORE
  10. ^ ROSNEFT GDRS, su londonstockexchange.com, London Stock Exchange, 27 maggio 2013. URL consultato il 27 maggio 2013.

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