Pippo Franco
Pippo Franco, pseudonimo di Francesco Pippo (Roma, 2 settembre 1940), è un attore, cantante, cabarettista, conduttore televisivo, sceneggiatore e umorista italiano.
Pippo Franco | |
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Nazionalità | ![]() |
Genere | Cabaret Pop Musica demenziale |
Periodo di attività musicale | 1967 – in attività |
Etichetta | ARC, Dischi Ricordi, Cinevox, Lupus |
Pippo Franco è stato un rappresentante della commedia super sexy all'italiana, ed è fin dagli anni settanta uno dei principali comici e conduttori della televisione italiana. Ha fatto parte della storica compagnia di varietà Bagaglino, presentando tutti i suoi spettacoli televisivi e teatrali. Non è il primo comico ad usare questo nome d'arte: già negli anni venti un attore di varietà, Giuseppe Stagnitti, aveva raggiunto la notorietà con il nome d'arte Pippo Franco[1].
Biografia
Nasce a Roma il 2 settembre 1940, ma ha origini irpine: il padre, Felice Pippo, era infatti di Villanova del Battista[2], mentre la madre, Wanda Grassetti, era romana.
Conosce il padre all'età di sei anni: aveva partecipato alla Seconda guerra mondiale ed era stato fatto prigioniero dagli inglesi. Pochi mesi dopo il suo ritorno, muore. Da bambino Francesco segue gli studi in collegio. Frequenta poi il liceo artistico a via Ripetta. Tra i suoi insegnanti vi sono Renato Guttuso e Giulio Turcato, che favoriscono in lui la passione per la pittura[3].
Successivamente fa il disegnatore di fumetti. Lavora per Fratelli Spada Editori. Quindi inizia la carriera da musicista.
Pippo Franco si sposa nel 1995 con Laura Troschel, anche lei attrice; la si ricorda, in particolare, per la sua partecipazione alla fiction Il Bello delle Donne, dove ha interpretato Mirtis Giovannelli. Inoltre, come il marito, ha preso parte a Il Bagaglino. Dopo venti anni volge al termine il matrimonio con Pippo, da cui nel frattempo è nato un figlio, Simone. La Troschel viene a mancare in seguito ad una malattia. Pippo si sposa di nuovo con Piera Bassino, attrice di teatro, da cui ha due figli: Gabriele e Tommaso.
Musica
Si esibisce come cantante e chitarrista in piccoli complessi alla fine degli anni cinquanta, scrivendo canzoni dai testi divertenti. Alcuni titoli: Quel vagone per Frosinone, Cesso di amarti questa sera, Ninna nanna, La licantropia[4]. In tutto ha all'attivo una quindicina di 45 giri. Con il gruppo I Pinguini (formato, oltre che da lui, da Cristiano Metz, Pino Pugliese, Giancarlo Impiglia (in seguito noto pittore nonché autore di copertine di dischi, come ad esempio quello dei Quella Vecchia Locanda), Armando Mancini e Aldo Perricone[1]) fa il suo esordio nel 1960 nel musicarello di Mario Mattoli Appuntamento a Ischia, accompagnando Mina nell'esecuzione delle canzoni La nonna Magdalena, Il cielo in una stanza e Una zebra a pois; e, in un'altra scena, mentre suona accompagnando uno strip-tease in un night.
Nel 1968 ottiene un discreto successo con il singolo Vedendo una foto di Bob Dylan, che ironizza sul divario tra i seguaci della musica beat ed i loro genitori. Come cantante incide oltre una decina di album, tra cui: Cara Kiri (1971), Bededè (1975), Al cabaret (1977), Praticamente, no? (1978), Pippo nasone e Vietato ai minori (1981). Tra i brani più famosi Cesso, parodia delle canzoni d'amore giocata su terminologie scatologiche in forma di calembour («cesso d'amarti questa sera»).
Nel 1969 partecipa al Cantagiro con La licantropia (cantata con Gabriella Ferri), ottenendo un buon successo. Si dedica successivamente anche a incidere dischi destinati al pubblico infantile, tra cui le sigle per alcuni programmi abbinati alla Lotteria Italia, come Isotta (1977) e Pepè (1986). Tra i primi posti nelle hit parade vi sono singoli legati alla sua partecipazione come ospite d'onore al Festival di Sanremo: Mi scappa la pipì papà (1979), La puntura (1980), Che fico (1982) (sigla televisiva del Festival), Chì Chì Chì Cò Cò Cò (1983, mutuata dal brano "Kirie-Kirio" dei Black Blood di Steve Banda Kalenga), Pinocchio chiò (1984).
Un'altra sua sigla televisiva, intitolata Dài lupone dài, chiudeva il programma Buonasera con... Alberto Lupo. Nel 2008 presenta una sua canzone al Festival di Sanremo, venendo però escluso dalla commissione giudicatrice. Nel 2017 propone in versione indie pop una versione modernizzata di Che fico: le persone che compaiono nel videoclip di accompagnamento al brano sono fan del comico scelti tramite i social network[5][6].
Cinema
Negli anni settanta e anni ottanta Pippo Franco prende parte a numerosi film della commedia all'italiana, diretto da registi come Luciano Salce, Aldo Grimaldi, Franco Prosperi, Sergio Martino, Luigi Magni, e Salvatore Samperi, Pier Francesco Pingitore, Mariano Laurenti e Bruno Corbucci, rimanendo soprattutto noto per la sua partecipazione alle commedie erotiche all'italiana quali Quel gran pezzo dell'Ubalda tutta nuda e tutta calda e Giovannona Coscialunga disonorata con onore, ma appare anche in Che cosa è successo tra mio padre e tua madre? (1972) di Billy Wilder, a fianco di Jack Lemmon e Juliet Mills. Nel 1974 interpreta un ruolo drammatico in La via dei babbuini di Luigi Magni, al fianco di Catherine Spaak. Nel 1981 dirige se stesso in La gatta da pelare, di cui scrive anche sceneggiatura e musiche.
Televisione
Del 1971 è l'esordio in televisione con Riuscirà il cav. papà Ubu?, con la regia di Vito Molinari e Beppe Recchia. Successivamente è protagonista del varietà Dove sta Zazà con Gabriella Ferri (1973).
La carriera televisiva di Pippo Franco è legata soprattutto agli spettacoli della compagnia "Il Bagaglino". All'inizio, la protagonista era Gabriella Ferri, ma nel 1978 si ebbe un cambiamento: protagonista diventò il comico. Lo spettacolo si intitolava Il ribaltone, con la partecipazione di Loretta Goggi, Daniela Goggi e Oreste Lionello, per la regia di Antonello Falqui.
Meno apprezzata da pubblico e critica è stata la trasmissione dell'anno seguente C'era una volta Roma, nonostante le primedonne fossero cinque, fra cui Laura Troschel, a quel tempo moglie di Franco.
Parentesi è stata nel 1980, quando ha condotto la trasmissione del sabato sera abbinata alla Lotteria Italia Scacco matto con Laura Troschel e Claudio Cecchetto. Sia la sigla iniziale sia quella finale erano cantate dalla coppia.
È quindi tornato a lavorare insieme con la compagnia del Bagaglino nei vari spettacoli che si sono susseguiti negli anni, ambientati prevalentemente al Salone Margherita di Roma e trasmessi inizialmente dalla RAI e successivamente da Mediaset. Con Pier Francesco Pingitore ha lavorato anche in diversi film cinematografici e televisivi. Ha inoltre condotto molte trasmissioni di barzellette come ad esempio La sai l'ultima?. Nel 1998 la Rai gli affida il programma culinario in prima serata Il Paese delle meraviglie, in coppia con Melba Ruffo. Nel 2002 vince il Delfino d'oro alla carriera al Festival nazionale adriatica cabaret.
Teatro
In teatro è stato protagonista di commedie di grande successo di pubblico, come Belli si nasce, Il naso fuori casa ed È stato un piacere, tutte scritte ed interpretate assieme a Giancarlo Magalli. Molteplici gli spettacoli teatrali che lo hanno visto Attore, Autore e spesso anche regista. Nella stagione 2002-03 "Che rimanga tra noi" Prodotto da Baldrini produzioni; 2004-05 "I miei primi 42 anni" Baldrini Produzioni; 2006-07 "Tutto in un momento" Baldrini Produzioni; Dal 2008 al 2012 "Il Marchese del Grillo"; 2012-13 nel 2011/2012 è in scena al Salone Margherita con la commedia musicale da lui scritta, diretta e interpretata Bambole, non c'è un euro Baldrini Produzioni; 2013-14 "Il segreto di Mastro Titta" Baldrini produzioni; dal 2015 al 2017 "Svalutescion" Baldrini produzioni; nel 2016 "Pippo Franco Show" accompagnato dalla Melos Orchestra diretta dal Maestro Finizio, prodotto da Francesco Serio per CDB srl; 2018-18 "Brancaleone e la sua armata" Baldrini Produzioni; 2018-19 "Svalutescion 2.0" Baldrini Produzioni.
Libri
Nel 2001 pubblica Pensieri per vivere. Itinerario di evoluzione interiore, Edizioni Mediterranee. ISBN 88-272-1418-6. Insieme al professore Antonio Di Stefano ha pubblicato alcune raccolte di strafalcioni, cognomi, insegne e annunci bizzarri, Non prenda niente tre volte al giorno (2002) e Qui chiavi subito (2006), entrambi per Mondadori. Del 2012 è invece il suo La morte non esiste. La mia vita oltre i confini della vita, per Edizioni Piemme, scritto con la collaborazione di Rita Coruzzi, che testimonia il suo lungo percorso di fede.
Politica
In vista delle elezioni politiche del 2006, si candida con il Centrodestra per il Senato nella lista della Democrazia Cristiana per le Autonomie come capolista nella circoscrizione Lazio[7]: la lista, nonostante il sostegno pubblicamente dichiarato di Giulio Andreotti[8], ottiene nel Lazio solo lo 0,7% e pertanto l'attore non viene eletto[9]. Testimonial ufficiale dell'associazione di volontariato dei City Angels dal 2009, l'attore ottenne 205 voti alle primarie interne di Fratelli d'Italia per l'elezione del sindaco di Roma del 2013[10].
Filmografia
Cinema
- Appuntamento a Ischia, regia di Mario Mattoli (1960)
- Notti nude, regia di Ettore Fecchi (1963)
- Chimera, regia di Ettore Maria Fizzarotti (1968)
- L'odio è il mio Dio, di Claudio Gora (1969)
- Zingara, regia di Mariano Laurenti (1969)
- Nell'anno del Signore, regia di Luigi Magni (1969)
- Il giovane normale, regia di Dino Risi (1969)
- Pensiero d'amore, regia di Mario Amendola (1969)
- Il debito coniugale, regia di Franco Prosperi (1970)
- W le donne, regia di Aldo Grimaldi (1970)
- Basta guardarla, regia di Luciano Salce (1970)
- Mazzabubù... Quante corna stanno quaggiù?, regia di Mariano Laurenti (1971)
- Boccaccio, regia di Bruno Corbucci (1972)
- Quel gran pezzo dell'Ubalda tutta nuda e tutta calda, regia di Mariano Laurenti (1972)
- Che cosa è successo tra mio padre e tua madre?, regia di Billy Wilder (1972)
- Giovannona Coscialunga disonorata con onore, regia di Sergio Martino (1973)
- Rugantino, regia di Pasquale Festa Campanile (1973)
- Furto di sera bel colpo si spera, regia di Mariano Laurenti (1973)
- Patroclooo! E il soldato Camillone, grande grosso e frescone, regia di Mariano Laurenti (1973)
- Hanno ucciso un altro bandito, regia di Guglielmo Garroni (1973)
- La via dei babbuini, regia di Luigi Magni (1974)
- La sbandata, regia di Alfredo Malfatti e Salvatore Samperi (1974)
- Remo e Romolo - Storia di due figli di una lupa, regia di Castellacci e Pingitore (1976)
- Nerone, regia di Castellacci e Pingitore (1976)
- L'inquilina del piano di sopra, regia di Ferdinando Baldi (1977)
- Scherzi da prete, regia di Pier Francesco Pingitore (1978)
- Tutti a squola, regia di Pier Francesco Pingitore (1979)
- L'imbranato, regia di Pier Francesco Pingitore (1979)
- Ciao marziano, regia di Pier Francesco Pingitore (1980)
- Zucchero, miele e peperoncino, regia di Sergio Martino (1980)
- Arrivano i bersaglieri, regia di Luigi Magni (1980)
- Il casinista, regia di Pier Francesco Pingitore (1980)
- Il ficcanaso, regia di Bruno Corbucci (1980)
- La gatta da pelare, regia di Pippo Franco (1981)
- Ricchi, ricchissimi... praticamente in mutande, regia di Sergio Martino (1982)
- Attenti a quei P2, regia di Pier Francesco Pingitore (1982)
- Il tifoso, l'arbitro e il calciatore, regia di Pier Francesco Pingitore (1983)
- Sfrattato cerca casa equo canone, regia di Pier Francesco Pingitore (1983)
- "FF.SS." - Cioè: "...che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?", regia di Renzo Arbore (1983)
- Due strani papà, regia di Mariano Laurenti (1984)
- Gole ruggenti, regia di Pier Francesco Pingitore (1992)
- Tiramisù, regia di Fabio De Luigi (2016)
Televisione
- Riuscirà il cav. papà Ubu?, regia di Vito Molinari e Beppe Recchia - miniserie TV (1971)
- I racconti di fantascienza di Blasetti, episodio L'assassino, regia di Alessandro Blasetti (1979)
- Senator, regia di Gianfrancesco Lazotti (1990)
- Ladri si nasce, regia di Pier Francesco Pingitore (1997)
- Ladri si diventa, regia di Pier Francesco Pingitore (1998)
- Tre stelle, regia di Pier Francesco Pingitore (1999)
- La casa delle beffe, regia di Pier Francesco Pingitore (2000)
- Di che peccato sei?, regia di Pier Francesco Pingitore (2007)
Programmi televisivi
- Studio vuoto, regia di Maria Maddalena Yon (Programma Nazionale, 1971)
- Dove sta Zazà, regia di Antonello Falqui (Programma Nazionale, 1973)
- Ciao Willy (Programma Nazionale, 1974)
- Mazzabubù (Programma Nazionale, 1975)
- Saint Vincent estate (Rete 1, 1976-1977-1978)
- Pippo Franco al cabaret (Rete 1, 1977)
- Bambole, non c'è una lira (Rete 1, 1977)
- Il ribaltone (Rete 1, 1978)
- C'era una volta Roma, regia di Pier Francesco Pingitore (Rete 2, 1979)
- Scacco matto (Rete 1, 1980)
- Il tastomatto (Rai 2, 1985)
- Per chi suona la campanella (Rai 2, 1987)
- Biberon (Rai 1, 1987-1990)
- Crème caramel (Rai 1, 1990-1992)
- Stasera mi butto (Rai 2, 1991)
- La sai l'ultima? (Canale 5, 1992-1995)
- Saluti e baci (Rai 1, 1992-1993)
- Bucce di banana (Rai 1, 1993-1994)
- Avanti un altro (Canale 5, 1994)
- Champagne (Canale 5, 1995)
- Rose rosse (Canale 5, 1996)
- Sotto a chi tocca (Canale 5, 1996-1997)
- Viva l'Italia (Canale 5, 1997)
- Viva le italiane (Canale 5, 1997)
- Il paese delle meraviglie (Rai 1, 1998)
- Gran caffè (Canale 5, 1998)
- Festa di classe (Rai 2, 1999)
- Il ribaldone (Canale 5, 1999)
- BuFFFoni (Canale 5, 2000)
- Saloon (Canale 5, 2001)
- Marameo (Canale 5, 2002)
- Miconsenta (Canale 5, 2003)
- La sai l'ultimissima? (Canale 5, 2003)
- Barbecue (Canale 5, 2004)
- Tele fai da te (Canale 5, 2005)
- Torte in faccia (Canale 5, 2005-2006)
- E io pago... (Canale 5, 2007)
- Gabbia di Matti (Canale 5, 2008)
- Vieni avanti cretino (Rete 4, 2008)
- Bellissima - Cabaret anticrisi (Canale 5, 2009)
Teatro
- 1999 C'é da divertirsi, come disse Freud. Produzione Stefano Baldrini
- 2000 -2001 Che rimanga tra noi. Produzione Stefano Baldrini
- 2002-2003 Tutto in un momento. Produzione Stefano Baldrini
- 2004-2005 I miei primi 42. Anni. Produzione Stefano Baldrini
- 2006 - 2007 Non prenda niente tre volte al giorno. Produzione Stefano Baldrini
- Il Marchese del Grillo. Dal 2008 al 2013. Prodotto da Stefano Baldrini
- Pippo Franco Show con Melos Orchestra diretta da Francesco Finizio prodotto da CDB srl - Francesco Serio (2015-2016).
- dal 2012 al 2017 Svalutescion. Produzione Stefano Baldrini
- 2013 Il segreto di Mastro TITTA. Produzione Stefano Baldrini/Galpi srl
- 2016 - 2017 BRANCALEONE e la sua armata. Produzione Stefano Baldrini
Programmi radiofonici
- Nel 1978 fu conduttore pressoché unico del programma di cabaret radiofonico Praticamente, no?
Discografia
Libri
- Il matto in casa, Editoriale Due I, 1981.
- Evoluzione interiore. Il primo passo, Roma, Edizioni Mediterranee, 1997.
- Pensieri per vivere. Itinerario di evoluzione interiore, Roma, Edizioni Mediterranee, 2001. ISBN 88-272-1418-6.
- Non prenda niente tre volte al giorno. Il lato comico dell'esperienza umana, con Antonio Di Stefano, Milano, Mondadori, 2002. ISBN 88-04-50016-6.
- Qui chiavi subito. Insegne, annunci, cognomi e strafalcioni tutti da ridere, con Antonio Di Stefano, Milano, Mondadori, 2006. ISBN 88-04-53597-0.
- L'occasione fa l'uomo ragno. Strafalcioni, cartelli, scritte sui muri e altri capolavori di umorismo involontario, con Antonio Di Stefano, Milano, Mondadori, 2007. ISBN 978-88-04-56832-2.
- La morte non esiste. La mia vita oltre i confini della vita, con Rita Coruzzi, Milano, Piemme Incontri, 2012. ISBN 978-88-566-2569-1.
Spot pubblicitari
- Sao Cafè (1984-1985)
Note
- ^ a b "Pippo Franco" B a Lendinara (PDF), su comune.lendinara.ro.it. URL consultato il 4 aprile 2018.
- ^ Comune di Mirabella Eclano » Pippo Franco torna nella sua terra nei panni del Marchese del Grillo » IRPINIANEWS.IT[collegamento interrotto]
- ^ Le interviste di Perna. Pippo Franco, su ilgiornale.it. URL consultato il 4 aprile 2018.
- ^ Luca Pallanch, <<Il mio Brancaleone alla ricerca della fede>>, in <<La Verità (quotidiano)|La Verità>>, 4 aprile 2018, pag. 21.
- ^ Torna 'Che Fico' di Pippo Franco, Adnkronos, 5 luglio 2017.
- ^ Pippo Franco ha rifatto "Che Fico" in versione indie pop, noisey.vice.com, 5 luglio 2017.
- ^ L'ultimo giorno dei candidati Dimissioni & ballerine, La Repubblica, 6 marzo 2006
- ^ Pippo Franco e il voto di Andreotti: un onore impensabile, Il Corriere della Sera, 5 aprile 2006
- ^ Elezioni del 9 aprile 2006 Lazio, Senato.it
- ^ Primarie Fratelli d'Italia: in 205 hanno votato l'attore Pippo Franco, romatoday.it, 25 aprile 2013
Bibliografia
- Andrea Jelardi, Queer tv, omosessualità e trasgressione nella televisione italiana, Croce, Roma, 2007 (prefazione di Carlo Freccero).
- Andrea Jelardi, Giuseppe Farruggio In scena en travesti, Il travestitismo nello spettacolo italiano, Croce, Roma, 2009 (con divagazioni di Vittoria Ottolenghi)
Altri progetti
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- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pippo Franco
Collegamenti esterni
- (EN) Pippo Franco, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Pippo Franco, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Pippo Franco, su SecondHandSongs.
- (EN) Pippo Franco, su Genius.com.
- Registrazioni audiovisive di Pippo Franco, su Rai Teche, Rai.
- Pippo Franco, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- Pippo Franco, su MYmovies.it, Mo-Net s.r.l..
- Pippo Franco, su Movieplayer.it, NetAddiction s.r.l..
- Pippo Franco, su FilmTv.it, Tiche Italia s.r.l..
- Pippo Franco, su Comingsoon.it, Anicaflash.
- Pippo Franco, su FilmItalia.org, Cinecittà.
- (EN) Pippo Franco, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Pippo Franco, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Pippo Franco, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN) Pippo Franco, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute.
- (EN) Pippo Franco, su BFI Film & TV Database, British Film Institute (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2018).
- Pippo Franco, su Orrore a 33 giri.
- Pippo Franco - Discografia, su Amarcord Records.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 87565980 · ISNI (EN) 0000 0000 7826 8198 · SBN SBLV182252 · Europeana agent/base/37729 · LCCN (EN) nb2006026039 · GND (DE) 1228291926 · BNE (ES) XX1781101 (data) · BNF (FR) cb13938580j (data) |
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