Sorgono è un comune italiano di 1.626 abitanti[1] della provincia di Nuoro in Sardegna.

Sorgono
comune
(ITSC) Sòrgono
Sorgono – Stemma
Sorgono – Veduta
Sorgono – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Sardegna
Provincia Nuoro
Amministrazione
SindacoGiovanni Arru (lista civica) dal 31-5-2015
Territorio
Coordinate40°01′35.39″N 9°06′09.83″E
Altitudine700 m s.l.m.
Superficie56,05 km²
Abitanti1 626[1] (30-9-2018)
Densità29,01 ab./km²
Comuni confinantiAtzara, Austis, Belvì, Neoneli (OR), Ortueri, Samugheo (OR), Tiana, Tonara
Altre informazioni
Cod. postale08038
Prefisso0784
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT091086
Cod. catastaleI851
TargaNU
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Nome abitanti(IT) sorgonesi
(SC) sorgonesos
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Sorgono
Sorgono
Sorgono – Mappa
Sorgono – Mappa
Posizione del comune di Sorgono
all'interno della provincia

di Nuoro

Sito istituzionale

Posto nel centro geografico dell'isola, è il capoluogo storico di mandamento della subregione della Barbagia Mandrolisai, ospitando i servizi alla popolazione per tutto il circondario, tra cui l'ospedale e l'esattoria.

Storia

Rubano le pecore

Monumenti e luoghi di interesse

Architetture religiose

  • Chiesa di Santa Maria Assunta — È la chiesa parrocchiale di Sorgono, costruita in forme tardogotiche nel XVI secolo, ma modificata radicalmente in successivi interventi che fecero perdere le caratteristiche originarie in tutta la struttura tranne che nel campanile.
  • Santuario campestre di San Mauro — Uno dei più estesi santuari campestri in Sardegna, con la chiesa in forme tardogotico-aragonesi risalente al XV secolo e successivamente rimaneggiata nel corso del XVII secolo. Tra i più importanti luoghi di culto religioso dell'area, il santuario campestre è composto dalla chiesa e dai numerosi muristenes (talvolta detti anche cumbessìas) costruiti nel perimetro, piccoli alloggi utilizzati dai novenanti, destinati ai fedeli ed a tutte le persone che prendono parte alla festa, ma che vennero utilizzati anche come lazzaretto durante l'epidemia di peste verificatasi tra il 1652 e il 1656. La chiesa, costruita nel corso del XV secolo su un precedente insediamento di monaci Benedettini risalente al XII secolo[3], in facciata ha un rosone in pietra di grandi dimensioni e di ottima fattura ed un portone di fattura rinascimentale e tardo-manieristica, l'interno è composto da un'unica navata con copertura a volta a botte. Nell'ultima settimana di maggio vi si svolgono i festeggiamenti principali.
  • Chiesa campestre di San Giacomo — Chiesa campestre edificata utilizzando il pietrisco locale, si compone di un'unica aula rettangolare coperta da un tetto a capanna. Originariamente fu la chiesa di un abitato chiamato Spasulé, situato tra Sorgono e Atzara, spopolatosi e successivamente abbandonato verso il 1718[4]. Un buon numero di abitanti di quell'abitato migrarono verso Tonara e per questo motivo per molto tempo furono i parroci di Tonara ad officiare le celebrazioni nell'edificio religioso[5].
  • Chiesa campestre di Nostra Signora di Itria — Situata a circa 1000 metri s.l.m., sulla collina di Sa Pala 'e Cresia, da cui si gode di un'ampia vista panoramica. Venne ricostruita nel 1910, sui resti di una chiesa precedente andata in rovina, ed è composta da una sola navata.

Architetture civili

  • Nel centro storico sono presenti, soprattutto nel rione “Forreddu”, svariati esempi di architettura domestica aragonese. È presente una fonte pisana del 1600 in rione Funtana Lei.
  • Casa Carta — Edificio costruito tra la fine del Cinquecento e l'inizio del Seicento. Conserva elementi architettonici tardogotici.
  • Stazione ferroviaria — Capolinea della ferrovia Isili-Sorgono, dalla caratteristica architettura di ingegneria ferroviaria di fine Ottocento (1888), immersa in un suggestivo paesaggio.

Luoghi di interesse archeologico

  Lo stesso argomento in dettaglio: Nuraghe Lò e Menhir di Biru 'e Concas.

Nel territorio di Sorgono sono presenti in varie località siti e resti di interesse archeologico e storico: tra cui i Nuraghi Biru 'e Concas, Calamaèra, Costa 'e Feùrra, Crastutòrro, Crebos, Crecos, Cungiau 'e su Crèccu, Funtana Frida, Funtana Morta, Ghenna 'e Pranu, Grùghe, Iscalas, , Niu 'e Cròbu, Orrubiu, Pastoreddu, Prànu, Santu Giàccu, Santu Perdu, Su Angiu o Molimènta, Talalù, Talei, Tanca Sa Cresia e Terriscana; le Tombe dei Giganti Cungiàu 'e Tòre, Funtana Morta, Ghènna 'e Prànu, Pastoreddu, Santu Perdu, Serrazzàrgiu, Su Ebregàrgiu, Talei e Trodolossài; le Domus de janas Pardu 'e Cresia, Perdonighèddu, Santu Loisu e Saùri; i Menhir di Biru 'e Concas.

Aree naturali

  • Località Funtana 'e Meurra e foresta Massanì
  • Foresta San Loisu ed oasi naturalistica in località Bardacolo (zona di ripopolamento del cervo sardo)
  • Foresta monte “Littu” con vista panoramica “Serra Longa” ed area "pic–nic" presso la fontana di “Perda 'e manza”.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[6]

Lingue e dialetti

A livello linguistico Sorgono rappresenta quel luogo dove idealmente finisce il Campidano "linguistico" (quasi 1.000.000 di locutori), ed inizia il Logudoro "linguistico" (circa 400.000 locutori). La lingua parlata a Sorgono infatti prende il nome di Limba de mesania (lingua di mezzo); questa lingua risente molto degli influssi delle parlate nuoresi, così come accade nell'ogliastrino e nel barbaricino meridionale, anche se le basi, i suoni fonetici, ma soprattutto il lessico sono tipici della tradizione linguistica campidanese. Altri comuni della provincia di Nuoro interessati da tale fenomeno di transizione linguistica tra campidanese e logudorese sono Aritzo, Atzara, Austis, Belvì, Desulo, Gadoni, Meana Sardo, Teti, Tiana e Tonara.

Tradizione e folklore

  Lo stesso argomento in dettaglio: Ballo sardo.

A Sorgono si mantengono ancora vive le tradizioni popolari. I balli sardi più eseguiti durante le feste sono:

  • il ballu sardu: il ballo più popolare e conosciuto di tutta la Sardegna, originariamente danzato in tondo, come in numerose altre comunità della Sardegna prevale il ballo a coppie su musica caratteristica tramandata dagli anziani organettisti;
  • sa danza (nantza): l'unico ballo che ancora si balla in cerchio; caratterizza, per la sua energia e complessità il bravo ballerino. Rientra nel modulo di Danza del Mandrolisai;
  • s'orrosciada: ballo caratteristico del paese condiviso anche con altri centri del Mandrolisai e alcuni del Campidano;
  • su dillu (o dillaru): ballo in quattro pulsazioni, diffuso in gran parte della Sardegna;
  • is tre passos: interpretazione del ballo caratteristico del Campidano di Oristano (forse importato dai trasumanti e fatto proprio dalla comunità sorgonese). Nei paesi vicini prende il nome di "ballu seriu" (Meana Sardo) e "trexenta" (Ortueri);
  • su ballu 'e s'esse: caratteristico ballo in cui i ballerini guidati da un capo-ballo formando danzando le lettere che compongono la parola "Sorgono"

Festività

  • San Mauro Abate veniva festeggiato per ben tre volte nel corso dell'anno, il 15 gennaio (Santu Mauru de is Dolos, "San Mauro dei Dolori"); il martedì successivo alla Pasqua (Santu Mauru de is Frores, "San Mauro dei Fiori") ed infine l'ultima domenica di maggio (Santu Mauru Erriccu, "San Mauro Ricco"). Attualmente i festeggiamenti principali si svolgono nell'ultima settimana di maggio.

Cultura

Costume tradizionale

Istruzione

Sono presenti una scuola dell'infanzia, una scuola primaria, una scuola secondaria di primo grado e due istituti secondari di secondo grado.

Cucina

È radicato nella tradizione culinaria di Sorgono l'utilizzo di un'erba selvatica particolare per la preparazione di una gustosissima zuppa: "Sa minestra de lampazzu".

Si tratta del Romice, nella variante del Rumex obtusifolium, erba infestante nota ai Sorgonesi con il nome, appunto, di lampazzu.

È una zuppa che va preparata utilizzando assieme a questa erba altri quattro ingredienti fondamentali: il formaggio fresco reso acidulo, la fregula sarda, sa jelda e la cipolla.

Infrastrutture e trasporti

  Lo stesso argomento in dettaglio: Ferrovia Isili-Sorgono e Stazione di Sorgono.

Sorgono è collegato agli altri centri abitati vicini e a Nuoro da autolinee provinciali della ARST. È presente anche il capolinea della linea ferroviaria attualmente detta del "Trenino verde".

Amministrazione

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
23 aprile 1995 16 aprile 2000 Paola Raspitzu liste civiche di centro-sinistra Sindaco [7]
16 aprile 2000 8 maggio 2005 Paola Raspitzu sinistra Sindaco [8]
8 maggio 2005 30 maggio 2010 Francesca Barracciu lista civica Sindaco [9]
30 maggio 2010 31 maggio 2015 Vittorio Mocci lista civica "Vivere Insieme" Sindaco [10]
31 maggio 2015 - Giovanni Arru lista civica "Unita Mente" Sindaco [11]

Note

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 30 settembre 2018.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Pag. 130, Francesco Floris (a cura di), La grande Enciclopedia della Sardegna; Sassari, Biblioteca de La Nuova Sardegna, 2007.
  4. ^ Pag. 47, Raimondo Bonu e autori vari, Tonara. Pro Loco Tonara, 2004.
  5. ^ Pag. 50, Raimondo Bonu e autori vari, Tonara. Pro Loco Tonara, 2004.
  6. ^ Dati tratti da:
  7. ^ Comunali 23/04/1995, su elezionistorico.interno.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  8. ^ Comunali 16/04/2000, su elezionistorico.interno.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  9. ^ Comunali 08/05/2005, su elezionistorico.interno.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  10. ^ Comunali 30/05/2010, su elezionistorico.interno.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  11. ^ Comunali 31/05/2015, su elezionistorico.interno.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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