Elemento (filosofia)
Template:Avvisounicode Il concetto di elemento (in greco, στοιχεῖον, stoicheion; al plurale, στοιχεία, stoicheia) indica, a partire dalla filosofia greca antica, un componente primo, minimo, cioè non ulteriormente riducibile o analizzabile, di un insieme composto.
Platone è stato il primo a parlare, in filosofia, di stoicheia (Teeteto, 203 c)[1][2], riprendendo ed espandendo il significato comune ai suoi tempi di 'lettere dell'alfabeto'. Mentre la sillaba so del nome Socrate può essere conosciuta dai suoi elementi s e o, questi ultimi elementi non possono essere ulteriormente analizzati[3].
Nel Timeo (360 a.C. ca.), Socrate ricorda che acqua, aria, terra e fuoco sono intesi come "elementi" (stoicheia) dell'universo, per quanto in nessun modo essi possono essere associati alla classe delle "sillabe".[4]
È stato però Aristotele il primo a dare una esauriente analisi del concetto.
Il riferimento a "quattro elementi" (fuoco, aria, acqua e terra) è comune a tutte le cosmogonie. Tanto l'Oriente quanto l'Occidente hanno concepito una stretta connessione tra il microcosmo umano e il macrocosmo naturale. Dall'equilibrio degli elementi dipendeva la vita della specie umana e la sopravvivenza del cosmo: l'universo ordinato, sorto dal caos, era governato da personificazioni divinizzate dei quattro elementi.[6]
Note
- ^ "τὸ μὴ γνωστὸν εἶναι τὸ στοιχεῖον ἀλλὰ τὴν συλλαβὴν ἆρ᾽ ὀρθῶςἀποδεδείγμεθα;" (testo su perseus.tufts.edu); "Abbiamo dunque dimostrato in maniera corretta che la lettera è inconoscibile mentre è conoscibile la sillaba?" (Platone, Teeteto, tr. di Franco Ferrari, Milano, BUR, 2011, p. 497.
- ^ "This is said to be the first occurrence [of στοιχεία] as applied to the elements of physical things", F. M. Cornford, Plato’s Theory of Knowledge. Londra, Kegan Paul 1935, p. 143. Secondo Eudemo da Rodi Platone fu il primo ad utilizzare "stoicheion" in senso cosmologico (Fritz Wehrli (a cura di), Die Schule des Aristoteles. Eudemus von Rhodos. Texte und Kommentar, Basel, Schwabe & Co., 1969, fr. 31.)
- ^ Dice Teeteto: "καὶ πῶς τοῦ στοιχείου τις ἐρεῖ στοιχεῖα;", 'come si può credere di trovare gli elementi di un elemento?'.
- ^ Timaeus 48b-c
- ^ Traduzione tratta da Nicola Abbagnano, Dizionario di filosofia, ed. UTET, 1971 (ristampa 1992), ISBN 88-02-01494-9, lemma Elemento (cfr. testo su perseus.tufts.edu).
- ^ Anna Marson, Archetipi di territorio, Alinea Editrice, 2008 p.23 e sgg.
Voci correlate
Collegamenti esterni
- Voce Elementi in Nicola Ubaldo, Atlante illustrato di filosofia, Firenze, Giunti Editore, pp. 78–9, 2000. ISBN 8844009277; ISBN 9788844009274. Nuova ed.: 2005. ISBN 8809041925; ISBN 9788809041929.