Sapone di Aleppo
Il Sapone di Aleppo è un sapone per l'igiene personale, basato unicamente su grassi di origine vegetale; è un prodotto tipico della città di Aleppo in Siria, la cui lavorazione artigianale segue una tradizione che risale all'antichità, perpetuata generazione dopo generazione.
fabbricazione
Ogni anno in novembre, dopo la raccolta delle olive, nel vecchio suk di Aleppo si ripete l’antico rituale, immutato da secoli.
Per ottenerne la saponificazione l’olio di oliva viene cotto molto lentamente, per più giorni, in un paiolo con acqua, aggiungendo la soda. In fine cottura, quando la pasta è pronta viene arricchita con olio di bacche di alloro in percentuale variabile. Al termine della cottura la pasta viene distesa e tagliata manualmente in panetti che, ancora verdi, vengono marchiati con il timbro del produttore e lasciati essiccare all’aria aperta per almeno 10-12 mesi.
Con l’essiccazione l’esterno dei panetti assume un colore bruno, che prende un tono rossiccio, dovuto all'ossidazione, se la stagionatura dura più anni.
La percentuale di olio di alloro e la durata dell'essiccazione determinano l’intensità della profumazione e l’ottenimento di un sapone più o meno pregiato.
storia
Le prime notizie sul sapone si trovano nel Vecchio Testamento, che lo accosta alle rinomate coltivazioni di ulivi del Medio Oriente e della Mesopotamia, ma il documento più antico sarebbero delle tavolette di argilla del 2.500 a.C.
Gli arabi, già nei primi anni dell'Islam avevano creanto dei saponi molto fini, profumati con essenze di origine vegetale che, dopo l’800 d.C., sull’onda dell’espansione araba si diffusero in tutto il bacino mediterraneo, raggiungendo la Spagna e la Sicilia.
I primi saponifici d’Europa furono impiantati nel XII secolo, a seguito delle crociate, in Castiglia (Spagna) e in Italia (Savona, Venezia), poi in Francia dove nacque il Sapone di Marsiglia, che deriva direttamente da quello di Aleppo, ma è fabbricato utilizzando solo olio di oliva.