Discussione:Animals (Pink Floyd)

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 Musica
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Monitoraggio effettuato nell'agosto 2007


Dopo i fasti ed i successi di "Dark side of the moon" e di "Wish you were here" Roger Waters e compagni attraversarono un periodo di siccità creativa. Non è mai stato un caso isolato nel corso della lunga carriera del gruppo, ma questa volta i problemi interni incominciarono a creare diverse tensioni tra i membri dei Pink Floyd. Il desiderio ormai costante di diventare unico fautore e autore totalitario di Rogers Waters creò diversi dissapori soprattutto durante le lunghe session improvvisate dal gruppo per cercare di comporre nuove canzoni. Durante il massacrante tour di "Wish you were here" Waters presentò a Gilmour 3 pezzi nuovi ( che divennero poi "Pigs", "Dogs" e "Sheep" ) quasi del tutto completi ed arrangiati. L'idea di base dell'album però non era stata ancora progettata, ma il gruppo presentò lo stesso i pezzi duranti i loro concerti come erano soliti fare per provare a "testare" la risposta del pubblico. "You gotta be crazy " ,( questo il primo titolo provvisorio di "Dogs" ) risaltò sulle altre e da li Waters iniziò a stendere il progetto. L'idea di base, e cioè quella di creare un "CONCEPT ALBUM" più lineare dal punto di vista concettuale rispetto ai precedenti non trovò grossi impedimenti dal punto di vista lirico. La divisione delle classi sociali viste con l'allegoria letteraria di George Orwell ( impossibile non collegare "animal" con "la fattoria degli animali" ) aveva da sempre affasciato Waters, lui che di "metafore" ha sempre attinto a piene mani nei suoi testi. La rappresentazione musicale della società inglese attuale ( e cioè del 1977 )diede a Waters la possibilità di esprimere allegoricamente i propri giudizi sulla politica inglese e mondiale risaltando ancora una volta l'impeccabile qualità dei suoi testi. "Pigs on the wings" apre e chiude Animals, dando da subito l'idea di continuità dell'album. "Dogs" invece occupa totalmente la prima parte del progetto. Waters adattò il testo in funzione dell'allegoria dell'album, individuando cosi le prime due tipologie di animali della società contemporanea. I maiali sono ancora una volta coloro che disprezzano gli altri, egoisti cinici approfittatori, assaliti dal desiderio di conquista e di successo. Waters compone ed arrangia autonomamente sia la prima che la seconda parte di "Pigs on the wings"; in Pigs ( three different ones )l'allegoria diventa ancora più profonda e cinica suddividendo in classi comportamentali i maiali della "società" contemporanea. In "dogs" ( i "corrotti della società" secondo l'allegoria del disco )rianima invece il sodalizio con Gilmour,Wright e Mason. Il pezzo è quasi una suite ( dura 17 minuti ) e raccoglie tutte le idee partorite durante le session da parte dei quattro Pink Floyd ( già con "Echoes" lunga suite dall'album omonimo i quattro "unirono" letteralmente diversi take di ogni singolo musicista, creando cosi un unico pezzo diviso in capitoli ) . Ancora una volta il "collage" viene compiuto durante lunghe sedute di registrazione ma il risultato non è eccelso. "Dogs" accusa la pesantezza di un progetto fatto più che altro per dilatare il più possibile il pezzo e non riesce cosi ad essere il nuovo "shine on you crazy diamond" come 2 anni fa. Ad aprire la seconda parte di Animals è "Pigs ( three different ones )" blues ritmato dove Gilmour riesce finalmente a prendersi i suoi spazi di chitarrista blues.Ci pensa invece "Sheep" ( le pecore, allegoria di coloro che si approfittano degli altri ) forse il pezzo più riuscito dell'album anche grazie all'eccellente tappeto sonoro scritto da Wright ( forse l'ultima vera partecipazione attiva al gruppo del tastierista )ad aumentare di livello la qualità sonora dell'album. A chiudere la seconda parte di "pigs on the wings" ( porci con le ali ) che lascia entrare un pò di luce con i suoi versi finalmente fiduciosi verso il futuro. In definitiva Animals segna un reale cambiamento di rotta da parte dei Pink Floyd: l'inizio dell'ultima fase ( che culminerà con "The wall" e "The final cut" ) prettamente in mano al bassista Roger Waters, ideatore e padre/padrone come si evince dalla composizione proprio di Animals, dove l'ideazione ed il progetto del concept album è stato quasi tutto in mano sua. Evidente infatti è il totale cambiamento dell'atmosfera che fino ad Animals era sognante e onirica, ma da qui in poi diventerà molto più chiusa e ovattata, come la voce di Waters che sussurra i propri testi creando un atmosfera sempre più decadente e deprimente.

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