Marta Morazzoni

scrittrice e insegnante italiana
Versione del 10 mar 2019 alle 11:30 di AmaliaMM (discussione | contributi) (Biografia: Tolgo wikilink superflui)

Marta Morazzoni (Milano, 1950) è una scrittrice e insegnante italiana, vincitrice del Premio Campiello nel 1997 per "Il caso Courrier".

All'età di 26 anni legge Cesare Pavese che sostiene essere il primo autore al quale si è affezionata.

Sempre per quanto riguarda la letteratura italiana, è Boccaccio che la porta ad una riflessione sul piacere dello scrivere, che per l'autrice diventa sinonimo di raccontare e lontano dalla volontà di colpire e di dare lezioni di vita.

Per quanto riguarda la letteratura contemporanea, predilige la letteratura straniera in particolare quella americana, russa e scandinava. Ha inoltre recentemente scoperto la letteratura islandese, legata ad una forte appartenenza ad un territorio apparentemente ostile.

Biografia

Ha frequentato il liceo classico, che considera parte determinante dei suoi studi, e successivamente la facoltà di filosofia all'Università Statale di Milano. Qui consegue la laurea in filosofia con indirizzo in antropologia culturale con Remo Cantoni, con un approfondimento sugli eschimesi del Canada e della Groenlandia: scelta attinente alla grande passione che matura verso il mondo nordico.

Altro marcato interesse è quello per il teatro, frequentato assiduamente come spettatrice, che la porta per un certo periodo ad occuparsi di critica teatrale su riviste specializzate.

Dopo la laurea inizia ad insegnare e scopre un grande interesse per autori come Giovanni Testori, Hugo von Hofmannsthal e Marcel Proust.

È grazie a Proust, letto anche in lingua originale, che la Morazzoni scopre l'inclinazione per la scrittura. Con i primi tre racconti nasce però anche il desiderio di un giudizio esterno, incondizionato. Per questo vengono inviati nel 1983 al critico Pietro Citati, che in breve tempo propone una pubblicazione.

Dal 1986 inizia la collaborazione con la casa editrice Longanesi e l'editore Mario Spagnol che vede già dagli albori un grande successo con la pubblicazione de “La ragazza col turbante”, poi tradotto in nove lingue. Nonostante questi rapporti editoriali la Morazzoni non considera la scrittura come realtà professionale, bensì come il suo azzardo alla vita esente da pressioni o vincoli.
Analogo successo riscuotono anche i successivi lavori: nel 1988 "L'invenzione della verità" (Premio Selezione Campiello), nel 1992 "Casa materna" (Premio selezione Campiello), nel 1997 "Il caso Courrier" (Premio Campiello).

È professoressa di lettere presso un istituto tecnico di Gallarate, dove risiede.[senza fonte]

Opere

Stile

Il suo stile, che vedeva nei primi racconti una ricca aggettivazione, assorbe la secchezza proveniente dalla letteratura svedese, passione della scrittrice: matura infatti l'idea che un sostantivo possa essere espressivo anche senza una sovrabbondanza di aggettivi. Inoltre nell'atto di creazione di un nuovo racconto l'autore dichiara che tutto ha origine dal personaggio: attorno alle sue caratteristiche si sviluppano ambientazione e azione. La storia però non deve mai avere un finale premeditato.

Note

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN110207351 · ISNI (EN0000 0001 0934 3016 · SBN CFIV010061 · LCCN (ENn87879574 · GND (DE119448912 · BNF (FRcb12102200n (data) · J9U (ENHE987007323182405171