Utente:Joe123/Sandbox9
Anton Aškerc (Rimske Toplice, 9 gennaio 1856 – Lubiana, 10 giugno 1912) è stato un poeta e presbitero sloveno.
Biografia
Anton Aškerc nacque il 9 gennaio 1856 a Rimske Toplice, presso Laško.[1]
Svolse gli studi primari a Celje, prima di dedicarsi agli studi di teologia, dal 1877 al 1881 a Maribor.[1][2]
Terminati gli studi teologici lavorò come cappellano in vari luoghi dal 1881 al 1898: in Podsreda (1881-1883), (1883-1889) in Šmarje pri Jelšah, Senčak pri Juršincih nel 1889-1891, 1891-1892 in Vitanje, a Šmarjeta pri Celju (1892-1894, in Loke pri Mozirju (1894-1898),[1]dopo di che fu archivista a Lubiana fino alla morte.[2]
Durante la sua vita ha visitato molti paesi: Croazia nel 1886, Bosnia (Sarajevo), Serbia (Belgrado); nel 1889 in Slovacchia, proseguendo verso Budapest, Polonia (Cracovia); nel 1893 in Bulgaria, Turchia; nel 1899 in Italia (Venezia, Capri, Firenze, Napoli, Pompei, Roma); nel 1901-1902 in Russia (con una visita a Kiev, Russia, San Pietroburgo e Sebastopoli), nel 1901 la Crimea e nel 1902 in Caucaso, nel 1903 in Francia (Parigi), nel 1906 in Egitto, nel 1908 in Grecia (Atene, Corinto).[1]
Scrisse la sua prima poesia Ss. Cirillo e Metodio (Sv. Ciril in Metod, 1877), versi di argomento religioso, a cui segurono la lirica Tre passeggeri (Trije potniki, 1880), con lo pseudonimo di Gorazd, che usò spesso, Sonet (1881) e Anka (1883).[1]
Questi suoi esordi suscitarono l'attenzione del critico e storico della letteratura Fran Levec, che gli consigliò di dedicarsi al genere epico.[2]
Nell'arco di pochi anni scrisse il suo capolavoro, intitolato Ballate e romanze (Balade in romance, 1890), in cui cambiò il suo stile compositivo, passando dalla retorica e da una interiore vacuità, a contenuti più elevati: senza allontanarsi troppo dal mondo spirituale e del sacro, Aškerc rintracciò nella realtà sociale la migliore manifestazione della personalità umana.
Note
Bibliografia
Voci correlate
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