Idroscalo Sant'Anna
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione  Lombardia
LocalitàSesto Calende
Informazioni generali
Condizionidismesso
CostruzioneXVIII secolo

L' idroscalo Sant'Anna è una proprietà del comune di Sesto Calende, interamente compresa nel Parco naturale lombardo della Valle del Ticino.

L'idroscalo, risalente al XVIII secolo, tra gli anni '20 e gli anni '30 divenne rampa di lancio per gli idrovolanti, il più famoso dei quali fu il Savoia-Marchetti S.55 pilotato da Italo Balbo nelle trasvolate atlantiche del 1930-31 e del 1933.

A 50 anni dalla fine della guerra, dopo aver disinnescato le diverse bombe inesplose e aver spianato i crateri delle esplosioni una parte dell'area è stata resa accessibile ed adibita a parco pubblico, chiamato Parco Europa. Alcune tra le strutture superstiti sono state restaurate[1].

Storia

La frazione di Sant'Anna è diventata celebre per l'installazione dell'idroscalo della Savoia-Marchetti, Società Idrovolanti Alta Italia, fondata nel 1915 a Sesto Calende. Partendo da questo idroscalo, nel settembre 1920, Umberto Maddalena conquistò l'allora primato per il più lungo Raid compiuto da idrovolanti volando da Sant'Anna (Sesto Calende) ad Helsinki su di un idrovolante Savoia-Marchetti S.16 e nel 1925 Francesco De Pinedo e il motorista Ernesto Campanelli volarono per 370 ore percorrendo, con l’idrovolante Savoia-Marchetti S.16 detta “Gennariello”, 55.000 chilometri da Sant'Anna (Sesto Calende) a Melbourne, Tokio e Roma. Negli ultimi anni della seconda guerra mondiale, dopo la firma dell’armistizio, l’idroscalo di S. Anna fu occupato dalla Xª Flottiglia MAS (Regno d'Italia), fedele alla Repubblica Sociale Italiana, che istituì una scuola di addestramento dove erano effettuate le prove delle motosiluranti per attacco veloce, prodotte negli stabilimenti della Savoia-Marchetti di Sesto Calende e Vergiate. La scuola, intitolata al valoroso comandante Salvatore Todaro, era ben conosciuta dall’aviazione anglo-americana, che la fece bersaglio di numerosi bombardamenti e mitragliamenti insieme al vicino ponte sul Ticino (fiume). [2].

Dintorni

La frazione di Sant'Anna è un piccolo agglomerato urbano tra Sesto Calende e Lisanza, immerso in zone storicamente agricole, ma ormai diventate quasi esclusivamente residenziali.II nucleo dell’insediamento di S. Anna è oggi costituito dalle permanenze del villaggio industriale, sorto attorno alla prima vetreria aperta in zona dell’imprenditore milanese Rossini, due secoli fa, costituito dalla villa del proprietario, gli uffici, le case per gli operai, l’osteria e da una piacevole chiesetta dedicata a S.Anna tuttora adibita al culto, a quel tempo era un oratorio privato, aperto al culto pubblico, donato in seguito alla comunità. I lavori furono eseguiti per volontà dell’imprenditore, sono ancora oggi visibili alcuni fabbricati che mantengono i caratteri ottocenteschi. La chiesa è stata successivamente ampliata e dotata di un campanile intorno al 1860, inoltre un intervento di restauro è stato eseguito nel 1997. L’edificio ha un’unica navata, con volta a botte, abside semicircolare, e due cappelle laterali. Inoltre,intorno alla prima metà del secolo scorso, entrò in funzione una grande acciaieria, che utilizzava ferro di recupero. Quest'attività ha lasciato il nome alla strada che conduce ora all’ex idroscalo: Via Ferriera. Nei capannoni dell’acciaieria è stato successivamente aperto un grande cantiere nautico di rimessaggio, che tuttora svolge la sua attività. Sono poi stati aperti nelle immediate vicinanze un secondo cantiere ed un ampio campeggio.

Parco Europa

Il Parco Europa non è un semplice parco, ma rappresenta un importante luogo della memoria collettiva, segno di un momento storico in cui Sesto Calende fu al centro dello sviluppo aeronautico italiano e mondiale. Maestoso è l’arco d’ingresso, con l’aquila della regia Aeronautica restaurata, accanto all’arco d’ingresso una delle due garitte salvatesi dalla furia della guerra e del tempo. A pochi metri dall’arco d’ingresso, il bunker antiaereo Delle strutture superstiti dai bombardamenti alleati, uno dei due hangar è stato restaurato, e oggi ospita mostre e convegni. Il secondo capannone superstite versa in pessime condizioni. All'interno degli hangar venivano assemblati prima gli idrovolanti, e poi i barchini esplosivi. Dietro i due capannoni, giace la torre dell’acquedotto, sommersa dalla vegetazione rampicante, è ormai poco visibile. Superando i due capannoni, si incontra la palazzina "degli ufficiali", progetto di recupero per la realizzazione di un piccolo museo naturalistico. Poco più avanti, poco visibile dalla sponda si trova il pontile che servì per l’approdo degli idrovolanti. L'ampia distesa verde comprende aree degradate frutto di vecchie opere di giardinaggio, composte da alberature quali Platanus occidentalis, Cedrus, Tilia ed ormai assediate da essenze spontanee Salix, Alnus, Sambucus e Robinia. Il Parco Europa venne inaugurato e aperto al pubblico nel 2002. Nel fabbricato ristrutturato è stato realizzato un ampio salone polivalente e sono ospitati gli uffici e le aule della storica scuola di volo "Air Vergiate".

Note

  1. ^ La nascita di un parco, su xoomer.virgilio.it. URL consultato il 21marzo 2019.
  2. ^ Sant'Anna, su comune.sesto-calende.va.it. URL consultato il 21marzo 2019.