Albert Ellis (Pittsburgh, 27 settembre 1913New York, 24 luglio 2007) è stato uno psicologo e filosofo statunitense.

File:Albert Ellis 2003 seated
Albert Ellis

Creatore della REBT - Rational Emotive Behavior Therapy, è considerato da molti il precursore delle terapie cognitivo|comportamentali. E' stato valutato, dalle Associazioni di Psicologi statunistense e canadese in una stima del 1982, come uno dei tre più influenti psicoterapeuti del XX secolo (primo Carl Rogers; terzo Sigmund Freud).[1] Ha fondato a New York il Albert Ellis Institute.[2] di cui è stato presidente e poi presidente emerito.


Infanzia e giovinezza

Nacque a Pittsburgh, Pennsylvania da famiglia ebrea, e fu il maggiore di tre figli. Nella sua autobiografia descrisse il padre, uomo d'affari spesso assente da casa per viaggi di lavoro, come incapace di mostrare affetto ai propri figli; e la madre come una donna assorta in sé stessa, affetta da disturbo bipolare, e anch'essa emotivamente distante. Cagionevole di salute, soffrì numerosi malanni durante l'intera infanzia.

Fu un accanito lettore fin dall'infanzia, e questa sua passione si accentuò nel periodo adolescenziale quando cominciò ad accostarsi alla filosofia, che continuò poi a studiare per tutta la vita. Si interessò soprattutto della filosofia della felicità umana, divenendo un profondo conoscitore di autori occidentali (Epicuro, Epitteto, Marco Aurelio, Spinoza, Kant, Emerson, Thoreau, Russel), come pure delle filosofie orientali e del Buddismo in particolare.

Quando la Grande Depressione colpì la Nazione, assieme al fratello e alla sorella cominciò a lavorare per contribuire alla sussistenza della famiglia.

Educazione e inizio di carriera

Durante gli anni della Grande Depressione, dopo aver conseguito un Bachelor in Economia (B.A.), si cimentò negli affari, che trovò poco interessanti. Tentò poi con la letteratura, senza ottenere successo, ma scoprendo di possedere un certo talento come scrittore non letterario. Quindi si dedicò alla ricerca sulla sessualità umana. Da questa esperienza ricavò la motivazione a iniziare una nuova carriera nella psicologia.

Sulla sessualità continuò a lavorare per molti anni, pubblicando alcuni libri che divennero dei best seller quali: The folklore of sex (la sua prima pubblicazione, 1951), Sex without guilt, The art and science of love. Teorizzò che l'ansia e il senso di inadeguatezza legato alla sessualità, fossero principalmente originati dalle pretese assolutistiche che gli individui si impongono riguardo alla loro vita sessuale e di coppia.

Nel 1942 iniziò gli studi di Psicologia Clinica presso la Columbia University, dove in quegli anni prevaleva la formazione orientata alla Psicoanalisi. Conseguì il Master (M.A.) nel giugno del 1943. Mentre ancora lavorava al conseguimento del dottorato (Ph.D.), cominciò a pubblicare i suoi primi articoli e ad esercitare part-time la professione privata. Nel 1946 scrisse una critica di molti test della personalità a quel tempo ampiamente diffusi. Ne concluse che solo il Minnesota Multiphasic Personality Inventory rispettava standard sufficientemente scientifici.

Conseguito il Ph.D. nel 1947, continuò la sua formazione di psicoanalista. Come molti psicologi di quel tempo, era interessato alle teorie di Sigmund Freud. Si sottopose ad analisi e al programma di supervisione con Richard Hulbeck (il cui analista era stato Hermann Rorschach), del Karen Horney Institute. Proprio l'opera di Karen Horney sarà l'unica significativa influenza di scuola psicoanalica nel pensiero di Ellis, sebbene anche gli scritti di Alfred Adler, Erich Fromm e Harry Stack Sullivan giocheranno un ruolo nella formazione dei suoi modelli psicologici. Ma Ellis attribuirà ad Alfred Korzybski, e al suo libro Science and Sanity, lo stimolo intellettuale che lo spinse ad esplorare un nuovo percorso filosofico e a fondare la Rational-Emotive Therapy.

La creazione della REBT

Il distacco dalla Psicoanalisi

Colpito anche dalla lunga durata e dalla scarsa efficacia della terapia psicoanalitica, che poteva sperimentare nella sua attività professionale, Ellis cominciò ad allontanarsene. La rottura definitiva maturò dal gennaio 1953, quando egli cominciò ad autodefinirsi terapeuta razionale (rational therapist). Stava sviluppando un nuovo tipo di psicoterapia, più attivo e direttivo. Dal 1955, con la pubblicazione del saggio New approches to psychoterapy techniques, denominò il suo nuovo approccio Rational Therapy (RT). La denominazione verrà successivamente modificata in Rational-Emotive Therapy (RET) ed infine in Rational Emotive Behavior Therapy (REBT).

Il nuovo approccio

L'innovativo approccio della RT scaturì anche dall'osservazione che la maggior parte delle persone definite nevrotiche avevano in comune la tendenza a sviluppare convinzioni rigide ed irrealistiche. Ellis definì queste convinzioni Irrational Beliefs - IB, e nell'indagarle arrivò ad identificarne il nocciolo duro in tre principali così riassumibili [3]: - Io devo essere perfetto (altrimenti sono miserabile e merito la dannazione) - , - Gli altri devono amarmi (altrimenti sono persone orribili e meritano la mia condanna) -, - Il mondo deve favorirmi (altrimenti è un luogo orribile) -.

Ellis teorizzò che proprio l'abuso mentale dei devo (must-urbation - rigidità) e la tendenza ad orribilizzare e terribilizzare gli eventi (irrealismo) (- E' orribile e terribile ed io non posso assolutamente sopportarlo! -) inducano l'individuo a procurarsi emozioni distruttive e comportamenti autolesivi. E si convinse che attraverso l'analisi razionale e la confutazione sistematica di tali IB, il cliente può comprendere i propri errori e quindi costruirsi nuove convinzioni più razionali, e nuovi comportamenti costruttivi.

Il nuovo metodo terapeutico della RT richiedeva quindi che il terapeuta aiutasse il cliente a comprendere come le sue sofferenze scaturissero dagli IB. E sottolineava l'importanza del lavorare attivamente al cambiamento di tali convinzioni e dei comportamenti conseguenti.

La diffusione

Nel 1954 Ellis cominciò ad insegnare le sue nuove tecniche ad altri terapeuti, e nel 1957 aprì formalmente la strada alla prima terapia cognitivo|comportamentale proponendo che i terapeuti possono curare le nevrosi dei loro clienti aiutandoli ad adattare il loro pensiero e comportamento. Due anni dopo pubblicò How to Live with a Neurotic, dove illustra allo specialistra e all'uomo comune il suo nuovo approccio per trattare i nevrotici. Nel 1960 Ellis presentò uno studio sul suo nuovo approccio al convegno dell'Associazione Psicologi Americani a Chicago. Suscitò scarso interessse, ma alcuni riconobbero che il nuovo paradigma sarebbe divenuto il zeitgeist entro una generazione. A quel tempo l'interesse prevalente nella psicologia sperimentale era il Comportamentismo, mentre nella psicologia clinica erano le scuole psicoanalitiche di notabili come Freud, Jung, Adler, e Perls. A dispetto del fatto che l'approccio di Ellis utilizzava i metodi cognitivi, emotivi e comportamentali, la sua forte enfasi cognitiva disturbò quasi tutti, con la possibile eccezione dei seguaci di Alfred Adler. Conseguentemente egli fu spesso accolto con ostilità alle conferenze professionali e nell'editoria.[4]

Ellis fondò il suo proprio istituto, Institute for Rational Living, nel 1959, come organizzazione no-profit. L'stituto divenne poi il Institute for Rational Emotive Therapy, e recentemente il Albert Ellis Institute. Nel 1964, utilizzando fondi personali, acquistò un edificio di sei piani sulla 65esima strada di Manhattan come nuova sede del suo istituto.

Fino agli anni sessanta Ellis fu, assieme ad Aaron T.Beck, l'unico esponente di spicco nel campo della terapia cognitiva, ma negli anni settanta cominciò a suscitare sempre maggior interesse in molti esponenti della terapia comportamentale quali Albert Bandura, Arnold Lazarus, Donald Meichenbaum e Michael Mahoney, facilitando quel movimento bidirezionale che portò ad un progressivo accostamento della prospettiva cognitivista e di quella comportamentista, fino alla nascita della terapia cognitivo-comportamentale di cui Ellis viene considerato uno dei padri fondatori.

Lo stile di vita

Figlio di un "promotore e grande venditore" che aveva guadagno il suo primo milione di dollari prima della Grande Depressione [5], interessato egli stesso agli affari in gioventù, Ellis scelse di praticare una grande frugalità durante l'intera vita, devolvendo la maggior parte dei suoi guadagni all'istituto da lui fondato[6].

Gli ultimi anni

Negli ultimi anni Ellis dovette affrontare due ricoveri, per seri problemi intestinali (2004) e polmonite (2006), assistito in convalescenza dalla sua assistente Debbie Joffe, che poi divenne sua moglie.

Dopo una disputa sulle politiche di direzione del AEI, dovette affrontare cause civili contro altri membri della direzione, per riottenere le cariche da cui era stato rimosso (2005)[7] e i diritti sulla proprietà immobiliare sede del AEI (2007). A seguito di tali eventi ripudiò l'AEI ed il suo attuale operato [8].

Continuò comunque a lavorare e riuscì a completare un manuale sulla teoria della personalità poco prima della morte. Il testo verrà pubblicato postumo agli inizi del 2008 dall'editore Sage press.

E' scomparso il 24 luglio 2007 per cause naturali, all'età di 93 anni.[9]

Riconoscimenti

Nel 1971 fu nominato Umanista dell'anno dalla American Humanist Association.

Nel 1982 fu valutato, dalle Associazioni di Psicologi statunistense e canadese, come uno dei tre più influenti psicoterapeuti del XX secolo (primo Carl Rogers; terzo Sigmund Freud).[10]

Nel 2003 Ellis ricevette un award dalla Association for Rational Emotive Behaviour Therapy (UK) per la formulazione e lo sviluppo della REBT. Fu membro onorario di tale Associazione. Nello stesso anno celebrò il suo novantesimo compleanno, ricevendo messaggi di congratulazioni da numerose personalità come Bill Clinton, il Presidente George W. Bush e il Dalai Lama.

L'opera

Oltre agli scritti di carattere più teorico e rivolti agli studiosi ed ai convegni, l'opera di Ellis si caratterizza per le numerose pubblicazioni di carattere divulgativo, in forma di libri, audiotesti, filmati. Come da lui stesso dichiarato in alcune prefazioni [11] fu un suo obiettivo editoriale il diffondere quanto più possibile la REBT, l'invitare i lettori a studiarla e spiegarla ai propri cari, e l'applicarla per risolvere i più diversi disagi emotivi in vari contesti (ansie e fobie, abuso verbale, alcolismo, alimentazione compulsiva, collera cronica, finanze personali, educazione dei figli, convivenza con parenti o colleghi nevrotici, relazione di coppia, malattie terminali, ecc.) tramite opere specifiche, spesso realizzate in collaborazione con esperti dei diversi settori.

Allo stesso scopo furono indirizzati i suoi famosi Workshops del venerdì notte, che condusse per oltre 40 anni nella sede del suo istituto, e in altra sede negli ultimi due anni.

Sul numero complessivo di pubblicazioni esistono dati discordanti. Si stimano oltre 70 pubblicazioni.

Pubblicazioni

- Per l'elenco (incompleto) delle opere si veda la voce in lingua inglese.

- Poche opere sono state tradotte in Italiano nel corso dei decenni, alcune sono indicate di seguito:

  • Ragione ed emozione in psicoterapia , 1989, 264 p., Astrolabio Ubaldini
  • L' autoterapia razionale-emotiva. Come pensare in modo psicologicamente efficace, 1993, 224 p., Centro Studi Erickson
  • Entrare in contatto con il partner. Sette linee guida per il buon rapporto di coppia e una migliore comunicazione (Ellis Albert; Crawford Ted), 2004, V-200 p., Alberto Perdisa Editore

Voci correlate

Note

  1. ^ Anthony Ramirez (10-12-2006)"Despite Illness and Lawsuits, a Famed Psychotherapist Is Temporarily Back in Session". New York Times. Retrieved on 16-12-2006
  2. ^ http://www.rebt.org
  3. ^ da "A guide to rational living", 1977, cap. 10
  4. ^ http://www.rebt.ws/albertellisbiography.html
  5. ^ da Anxieties and Phobias, 1985, pag. 124
  6. ^ Albert Ellis friends
  7. ^ http://www.nycourts.gov/reporter/3dseries/2006/2006_26023.htm
  8. ^ Albert Ellis friends
  9. ^ [http://www.nytimes.com/2007/07/25/nyregion/25ellis.html?pagewanted=2&ei=5088&en=fafd65d9cfba7311&ex=1343016000&partner=rssnyt&emc=rss New York Times "AlbertEllis, Influential Psychotherapist, Dies at 93" July 25, 2007]
  10. ^ Anthony Ramirez (10-12-2006)"Despite Illness and Lawsuits, a Famed Psychotherapist Is Temporarily Back in Session". New York Times. Retrieved on 16-12-2006
  11. ^ es. "Overcaming procrastination", 1978, - Prefazione

Collegamenti esterni

Therapy (New York City)]

Behavior Therapy]