Template:S comuni Template:Comune Dolo è un comune di 14.411 abitanti della provincia di Venezia. La Diocesi è Padova.

Geografia

Dolo è situato in una zona piana. È solcato da numerosi canali e fiumi di scarsa rilevanza, eccetto il Naviglio del Brenta. Questo canale dà origine alla Riviera del Brenta lungo la quale sono state edificate molte bellissime ville venete. Vicino al centro di Dolo, il Naviglio si sdoppia, dando origine alla cosiddetta isola bassa.
Altri corsi d'acqua sono (da Nord verso Sud):

  • lo Scolo Pionca,
  • lo Scolo Tergolino,
  • il Rio Serraglio,
  • lo Scolo Seriola,
  • lo Scolo Brentoncino,
  • lo Scolo Brenta,
  • lo Scolo Brenton.

Dolo è attraversato dalla statale 11 ed è costeggiato dall'autostrada A4, sulla quale ha anche un casello.

Storia

Prima del 1405 era nella giurisdizione di Padova, sul confine. Interessanti, al proposito, alcune considerazioni sull'attuale frazione di Arino, nella quale si trovava una torre difensiva (la torre Da Rin, da cui deriva Arino ed il nome di una via).
La località di Arino è segnalata per la prima volta nel 1073, ed è verosimilmente di fondazione longobarda, poiché è noto che quel popolo era devoto a San Michele Arcangelo, tuttora patrono della frazione di cui parliamo.
Nei vari documenti antichi, il centro viene riportato con le seguenti denominazioni: Adrino, Adrine, Arino, Arin, Rin. Nella guerra tra padovani e veneziani (1404), questi ultimi la scelsero quale campo trincerato e come testa di ponte per assalire i padovani: in questo senso nelle fonti è nominato il Serraglio d'Arin.
Dopo questa data, Dolo passò sotto la Repubblica Serenissima. Alcuni ritengono che il nome Dolo sia comparso per la prima volta nel 1241, altri sostengono che derivi dal fatto che Venezia inviasse in questo paese le persone condannate per qualche motivo, altri ancora credono che derivi dal nome di alcune famiglie facoltose. Un forte impulso derivò dalla costruzione dei mulini di Dolo, terminata nel 1552. Fu risparmiato dalla peste nel 1576. Dolo fu centro di richiamo per molto tempo. Sotto Napoleone Bonaparte, dopo il 1797, Dolo era nel Distretto di Venezia; dopo il 1815 appartenne al Regno Lombardo-Veneto; finalmente, dopo il 1866, Dolo fu inglobato nel Regno d'Italia.
Il paese ha dato i natali a uomini di scienza come lo psichiatra Cesare Musatti ed artisti come il pittore Ettore Tito.

Evoluzione demografica

Template:Demografia/Dolo (VE)

Economia

Nel Dolese il turismo è molto importante; altra attività artigianale fiorente nella zona della Riviera del Brenta sono i calzaturifici.

Ricorrenze

Oltre al Patrono (San Rocco), è giornata festiva la Madonna della Salute.

Feste, fiere

  1. Il mercato settimanale, molto frequentato, al venerdì;
  2. Il mercatino dell'antiquariato, la quarta domenica di ogni mese;
  3. La Fiera dell'Artigianato, nella seconda metà di Settembre;
  4. La Fiera dell'Agricoltura di San Rocco, il 16 agosto.

Edifici

Dolo ha una chiesa (Duomo) completata nel 1776, i Mulini ed uno "Squero" (cantiere per barche) cinquecentesco. Dolo è un centro di attrazione scolastico: molti ragazzi della zona frequentano le scuole medie inferiori e superiori (Liceo Scientifico, Istituto Tecnico Commerciale, Istituto Professionale ed Enaip). A Dolo si trovano anche una Tenenza dei Carabinieri, un Tribunale ed un Ospedale. Infine si trovano parecchi campi sportivi (una piscina, campi da tennis, più di uno stadio di calcio)

Edifici di interesse Storico-Artistico - Le Ville Venete di Dolo.

  • Villa Santorini-Toderini-Fini (oggi ristorante villa Fini): via Martiri della Libertà 27; prime notizie storiche 1665.
  • Villa Grimani-Migliorini: via Martiri della Libertà; prime notizie 1635.
  • Villa Baffo-Vezzi-Avogadro-Velluti: via Ettore Tito; prime notizie storiche 1661.
  • Palazzetto Molin-Tito: via Ettore Tito; prime notizie storiche 1797.
  • Villa Nani Mocenigo: via Martiri della Libertà 113; prime notizie storiche dal '700.
  • Villa Mocenigo-Basso: via Martiri della Libertà 3; prime notizie storiche 1642.
  • Villa Badoer-Fattoretto: angolo via Badoera e via Tito; prime notizie storiche 1518.
  • Palazzo Badoer-Gottardo: via Badoera; prime notizie storiche 1740.
  • Villa Badoer-Basso: via Badoera; prime notizie storiche 1520.
  • Villa Morosini-Velluti: via Argine sinistro; prime notizie storiche 1621.
  • Villa Morosini: via Ca'Tron.
  • Villa Mioni: via Ca'Tron 81.
  • Villa Barbo-Baldan: via Brentabassa; p.n.s. 1637.
  • Villa Ferretti-Angeli; via Brentabassa 41; p.n.s. 1582.
  • Villa Foscari-Zen-Bon-Lazzaroni: via Brentabassa; p.n.s. 1630.
  • Villa Collalto-Mocenigo-Carminati; via Matteotti; p.n.s. 1620.
  • Casa Dotto de Dauli-Gottardo: via Matteotti 84; p.n.s. 1605.
  • Villa Bortoletti-Bianchi-Seranto-Pittaro: via Matteotti 32; p.n.s. 1635.
  • Villa Venier-De Goetzen (oggi ristorante): via Matteotti 6; p.n.s. 1739.
  • Palazzina Bianche-Duodo-Valeggia: via Matteotti 51; p.n.s. 1797.
  • Palazzetto "delle Finanze": via Matteotti 63.
  • Canonica di Dolo: via Dauli 12/14.
  • Villa Lusi-Andreuzzi-Bon-Spezzati: via Rizzo; p.n.s. 1661.
  • Villa Dandolo-Michiel: via Mazzini; p.n.s. 1518.
  • Villa Barbarigo (attualmente in uso all'ospedale di Dolo) via Mazzini 2; p.n.s. 1661.
  • Palazzo Molin: via Garibaldi 19; p.n.s. 1566.
  • Palazzo Corner: Piazza Cantiere; p.n.s. 1740.
  • Palazzetto Ottoboni: via Garibaldi 63; p.n.s. 1661.
  • Ca' Ottoboni: via Garibaldi; p.n.s. 1661.
  • Villa Contarini-Donà-Pisani-Prà: via San Giacomo; p.n.s 1566.
  • Villa Concina; via Comunetto 5.

Bibliografia

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