Siringa (medicina)

dispositivo medico, utilizzato per iniettare farmaci o prelevare liquidi corporei.

La siringa (dal greco σῦριγξ, canna e quindi galleria, canale, condotto) è un presidio medico monouso in plastica atossica e apirogena utilizzato per iniettare medicinali e per effettuare prelievi di vari liquidi organici e riproduttori.

Una siringa da 10 ml.

Cenni storici

Le attuali siringhe sono state sviluppate attorno al 1853 da Charles Pravaz e Alexander Wood. Attualmente la gran parte delle siringhe sono realizzate in plastica, monouso, con l'ago preinnestato. In passato veniva usato il vetro e le siringhe venivano riutilizzate previa sterilizzazione in autoclave o semplice bollitura in ambito casalingo. Le prime siringhe erano realizzate in metallo.

Caratteristiche tecniche

La siringa presenta un corpo trasparente formato da un corpo cilindrico cavo all'interno del quale scorre uno stantuffo a tenuta. E' formata da 3 parti :

  • cilindro (detto anche corpo, camicia, parte esterna o camera) su cui sono indicate le tacche di misura. La capacità di una siringa standard è in millilitri e in diversi formati; quelli più usati sono da 2,5 ml, 5 ml, 10 ml e 60 ml. Caso particolare è la siringa di insulina, disponibile nei formati da 100 e 50 UI (Unità Internazionale) dove 100 unità corrispondono 3,47 mg;
  • stantuffo (o pistone);
  • raccordo (o punta) su cui viene innestato un ago, anch'esso cavo, tramite cui passa il liquido che viene iniettato o aspirato. La punta della siringa può essere di tipo Luer-lock o Luer-slip: la prima ha un sistema di avvitamento che blocca l'attacco dell'ago per evitarne la rimozione accidentale, la seconda non ha alcun blocco[1].

L'estremità interna dello stantuffo deve essere munita di un anello o di una capsula di gomma per garantire la scorrevolezza controllata e costante del pistone. Il pistone spinto a fondo non deve lasciare soluzione dii farmaco residua all'interno del cilindro. Inoltre la siringa si trova confezionata in carta o plastica rigida al fine di mantenere la sterilità. Essa è generalmente sterilizzata ad ossido di etilene o a raggi gamma e il confezionamento sterile ha una validità di cinque anni

Note

  1. ^ Competenze, abilità e responsabilità dell'infermiere nella terapia farmacologica, EdiSES, p. 20.

Voci correlate

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