Vallarsa
Vallarsa (Valarsa in trentino[4], Brandtal in cimbro[5]) è un comune italiano di 1 373 abitanti della provincia autonoma di Trento in Trentino-Alto Adige. Si tratta di un comune sparso in quanto sede comunale è la frazione Raossi.
Vallarsa comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Massimo Plazzer (lista civica Per la valle e la sua gente) dal 10-5-2015 |
Lingue ufficiali | Italiano, Cimbro |
Territorio | |
Coordinate | 45°46′58.08″N 11°07′04.37″E |
Altitudine | 724 m s.l.m. |
Superficie | 77,87 km² |
Abitanti | 1 373[2] (31-3-2017) |
Densità | 17,63 ab./km² |
Frazioni | Albaredo, Anghebeni, Arlanch, Aste, Bruni, Busa, Bastianello, Camposilvano, Costa, Cumerlotti, Cuneghi, Dosso, Fontana, Foppiano, Foxi, Lombardi, Matassone, Nave, Obra, Ometto, Parrocchia, Piano, Pezzati, Raossi (sede comunale), Riva, Robolli, Sant'Anna, Sega, Sich, Sottoriva, Speccheri, Staineri, Valmorbia, Zanolli, Zocchio
Località: Brozzi, Canova, Corte, Creneba, Geche, Martini, Maso Tomaselli, Molaighe, Molino, Passo Pian delle Fugazze, Perucca, Piazza, Poiani, Prache, Prugnele, Roipi, Streva, Tezze, Zendri[1] |
Comuni confinanti | Ala, Recoaro Terme (VI), Rovereto, Trambileno, Valli del Pasubio (VI) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 38060 |
Prefisso | 0464 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 022210 |
Cod. catastale | L588 |
Targa | TN |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[3] |
Nome abitanti | vallarseri o valarser |
Patrono | san Vigilio |
Giorno festivo | 26 giugno |
Cartografia | |
nella provincia autonoma di Trento | |
Sito istituzionale | |
Geografia fisica
Il comune di Vallarsa non prende il nome da un centro abitato ma dalla valle su cui si estende.
La Vallarsa è una valle selvaggia scavata dal torrente Leno, che si insinua con un profondo solco fra il Gruppo del Carega e quello del Pasubio (sul cui Corno Battisti, durante la prima guerra mondiale fu catturato Cesare Battisti).
Nella valle si trovano tre bacini idroelettrici artificiali. Il Lago di Speccheri a monte dell'omonima frazione e il Lago di Busa al centro della valle che convogliando l'acqua alla centrale di Ala per la AGSM fornisce energia per la città di Verona. Il lago di San Colombano, nei pressi di Rovereto serve invece a produrre elettricità per la Città della Quercia.
Storia
La fondazione dei centri più antichi risale al 1234, quando Giacomo Castelbarco, vi installò una serie di "masi" di coloni.
Nel XV secolo la Vallarsa come tutta la Vallagarina venne invasa dalla Serenissima Repubblica di Venezia. Nel 1443 i cittadini della valle si recarono dal Doge Andrea Vendramin dove richiesero di mantenere alcuni privilegi già in atto con i Castelbarco. Tali privilegi furono ratificati dal Doge Francesco Foscari. Durante il dominio austriaco il confine fra l'Impero d'Austria e la Repubblica di Venezia correva lungo il Passo Pian delle Fugazze e il Passo di Campogrosso dove ancora oggi sono visibili i cippi di confine e una copia del leone di Venezia scolpito in pietra.
Durante la prima guerra mondiale, la popolazione fu evacuata in territori lontani. Gli abitanti stanziati verso il fondovalle vennero fatti sfollare dagli italiani nel sud e verso la Liguria, mentre quelli che risiedevano all'inizio della valle furono trasferiti nei centri di raccolta austriaci, come quello di Mitterndorf.
Il territorio divenne teatro di battaglia durante la Grande Guerra. A partire dai primi anni del Novecento iniziò la costruzione di diversi manufatti austro-ungarici per la difesa del territorio. Strade, trincee, camminamenti ma anche strutture difensive, le più importanti sono le postazioni sul Coni Zugna, Forte Matassone, Forte Parmesan, Forte Pozzacchio/Valmorbia Werk. In particolare il monte Pasubio è stato teatro di violente battaglie durante la Strafexpedition.
Successivamente, soprattutto in seguito allo sviluppo industriale di Rovereto, il comune subì una massiccia emigrazione, con il conseguente abbandono delle campagne, fino ad allora fonte primaria di sussistenza. Solo in anni recenti si è assistito ad un'inversione di questa tendenza, con l'insediamento anche di famiglie giovani.
L'origine del nome
Non è chiara l'origine del toponimo. Un'ipotesi lo sembra far derivare da "Valle" e "arsa", nel senso di "arida" o "bruciata", per via che molti campi erano tenuti per "fare il fieno" quindi d'estate prendevano un colore giallo sabbia. Un'altra tesi invece vuole che il nome derivi dalla radice retica "ars" che significa ripida, scoscesa, com'è appunto la Vallarsa che è invece molto piovosa.[6]
Società
La lingua dell'intera valle è l'italiano ma la popolazione è Trentino-Tirolese, in località "Obra" si parla ancora il "Vallarserbrot o slambrot" antico idioma cimbro o zimbar, però molto influenzato dal dialetto Trentino.
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[7]

Lingue e dialetti
Sino all'XIX secolo la popolazione di Vallarsa parlava lo slambrot, un dialetto cimbro portato dai coloni di origini bavaro-tirolesi che si insediarono nella zona a partire dal XII secolo. Ancora nel 1821, secondo Francesco Tecini, 2.290 abitanti della parrocchia parlavano questo idioma. Dell'antico cimbro resta ancora traccia in alcuni termini dialettali, nei cognomi e soprattutto nella toponomastica: su 2.470 nomi di luogo registrati nel comune circa un quarto è di origine germanica.
L'attuale vallarsèro o vallarserbrot presenta un'impostazione linguistica simile a quella lagarina con molti termini cimbri, un complesso dialettale di transizione tra il trentino centrale, a base lombarda, e il veneto veronese. Vista la posizione geografica, si possono riconoscere anche alcuni tratti del veneto centrale (vicentino)[8][9].
Geografia antropica
Nel territorio comunale sorgono diversi piccoli centri, anche piuttosto distanti tra loro.
Sede comunale è la frazione di Raossi, situata alla destra del Leno a 724 m s.l.m. Conta circa 170 abitanti e in essa si trovano i principali servizi: oltre al municipio, vi sorgono la scuola dell'infanzia, la scuola primaria, l'ufficio postale, la biblioteca, l'ambulatorio medico, una farmacia e vari esercizi commerciali. Raossi è inoltre sede di una delle nove parrocchie del comune.
Gli altri centri abitati si trovano a varie altitudini, tra i 334 m e i 1100 metri del Pian delle Fugazze, lungo due impervie rive della valle stessa. Le frazioni sono molte e distanziate fra di loro. Basti pensare che sul territorio esistono 19 tra chiese e cappelle di cui nove parrocchiali, attualmente gestite da un solo prelato.
Cultura
Eventi
Oltre alle tradizionali sagre e feste patronali che si celebrano nelle frazioni nel corso di tutto l'anno (talvolta con i soli eventi religiosi, in altri casi con vere e proprie feste di paese) si svolgono in Vallarsa alcune tradizionali manifestazioni.
- La Fiera di San Luca che la domenica più vicina al diciotto di ottobre si svolge nel paese di Parrocchia. Essa è la trasposizione di un'antica fiera che si teneva in valle per lo scambio e la compravendita del bestiame e dei frutti della terra. Attualmente gli allevatori della valle portano le loro migliori vacche in piazza dove sono giudicate e viene premiata la migliore bestia. Oltre alla gara bovina la fiera presenta eventi commerciali e culturali.
- La Ganzega del Bosco si tiene invece nel paese di Camposilvano dal 1989 solitamente il primo fine settimana di agosto. Evento della festa è una gara di abilità nei lavori del bosco. Aperta a tutti la gara prevede prove di abilità e di precisione quali segaggio di tronchi con motosega, abbattimento di pali cercando di centrale un palloncino, montaggio di uno slite, trasporto di un tronco con zappino, rottura di un tronchetto con l'accetta ecc...
- Ad agosto si svolge in Vallarsa Tra le rocce e il cielo, il Festival della montagna vissuta con consapevolezza. La manifestazione, organizzata dall'associazione culturale Tra le rocce e il cielo in partnership con Accademia della montagna del Trentino, dura quattro giorni.
- Teatro Sant'Anna di Vallarsa. Inaugurato nel 1995, da sempre ospita rassegne di canti della montagna organizzati dal Coro Pasubio di Vallarsa. Dal 2014 una delle associazioni di Vallarsa, Elementare, sta organizzando in collaborazione con il Comune una rassegna di teatro composta da una programmazione per bambini, adulti e residenze creative per compagnie trentine e nazionali.
Infrastrutture e trasporti
Sulla sponda destra del Leno, a mezz'altezza, corre la Strada statale 46 del Pasubio che collega Vicenza a Rovereto e qui sorgono i principali paesini della Valle, fra cui appunto il capoluogo Raossi. Sull'altra sponda la strada provinciale 89 Sinistra Leno che sale da Rovereto è interrotta presso Ometto, mentre il progetto originario di un ricongiungimento presso il passo di Campogrosso è ormai abbandonato in quanto dispendioso e difficoltoso.
Amministrazione
Gemellaggi
Il comune di Vallarsa è gemellato con Mitterndorf an der Fischa, luogo ove nel corso della Grande Guerra l'Impero Austroungarico alloggiarono gli sfollati di Vallarsa e dintorni.
Dal 2010 il comune di Vallarsa è gemellato anche con il comune di Carlat in Francia. L'idea del gemellaggio è nata dal comune francese che ha contattato gli amministratori del comune trentino per la presenza di una frazione di nome Bruni. L'assonanza Carlat-Bruni in onore della first lady di Francia Carla Bruni ha permesso ai due comuni di conoscersi. Da parte italiana vi era una certa titubanza circa il gemellaggio, ma una visita dell'amministrazione comunale al borgo francese ha permesso di scoprire che si trattava di due realtà simili in quanto di montagna e molto frazionate. Il 9 luglio 2010 il consiglio comunale di Vallarsa ha votato il gemellaggio che è stato siglato in Francia in occasione della festa nazionale del 14 luglio.
Note
- ^ Comune di Vallarsa - Statuto. Roipi, Zendri e Brozzi sono definite "nuclei" di Obra, Creneba, Martini e Poiani di Piano, Canova e Molino di Speccheri; le altre località sono classificate come "case sparse".
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 marzo 2017.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, Dizionario degli Etnici e dei Toponimi Italiani, Bologna, ed. Pàtron, 1981.
- ^ Giovan Battista Pellegrini, Toponomastica italiana. 10.000 nomi di città, paesi, frazioni, regioni, contrade, monti spiegati nella loro origine e storia, Hoepli, 1990, p. 407.«Nel Trentino l'epoca di maggiore tedeschizzazione risale ai secoli XI-XIV, ma i toponimi che si riferiscono alle aree tedeschizzate erano già formati e portavano nomi (neo)latini; così ad es. [...] la Vallarsa = Brandtal [...]»
- ^ Comune di Vallarsa - sito istituzionale home page Archiviato il 16 dicembre 2013 in Internet Archive.
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ Lydia Flöss, Caratteristiche del dialetto di Vallarsa con notizie tratte dalla toponomastica (PDF), su trentinocultura.net, Trentino Cultura. URL consultato il 20 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ Lydia Flöss, Principali caratteristiche della toponomastica di Vallarsa con particolare attenzione ai nomi di luogo di origine tedesca (PDF), su trentinocultura.net, Trentino Cultura. URL consultato il 20 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2016).
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla Vallarsa
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su comune.vallarsa.tn.it.
- Vallarsa (Trento), su sapere.it, De Agostini.
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