Fermo Favini
Fermo Favini, detto Mino (Meda, 2 febbraio 1936), è un dirigente sportivo ed ex calciatore italiano, di ruolo attaccante.
| Fermo Favini | ||||||||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
![]() | ||||||||||||||||||||||
| Nazionalità | ||||||||||||||||||||||
| Calcio | ||||||||||||||||||||||
| Ruolo | Attaccante | |||||||||||||||||||||
| Termine carriera | 1966 | |||||||||||||||||||||
| Carriera | ||||||||||||||||||||||
| Giovanili | ||||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||||
| Squadre di club1 | ||||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||||
| 1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||||||||||||||||||||||
Carriera
Giocatore
Cresce tra le file del Meda, società con cui debutta in Serie D.
Passa quindi al Como, in Serie B con cui disputa tre campionati, per poi trasferirsi al Brescia, sempre nel campionato cadetto e sempre per un triennio.
Il debutto in Serie A avviene con il passaggio all'Atalanta nella quale diventa titolare.
Ritorna quindi al Brescia, dove disputa altri tre Campionati di Serie B e contribuisce a far salire le Rondinelle in Serie A, ottenendo la sospirata promozione nel massimo campionato, termina la carriera da calciatore alla Reggiana, sempre in serie B.
Dirigente
Cominciò a lavorare come dirigente nei settori giovanili.
I principali risultati arrivano con il Como, dove diventa responsabile dell'intero settore giovanile. Tra i giovani lanciati ad alti livelli nel suo periodo in riva al Lario Stefano Borgonovo, Gianluca Zambrotta, Diego De Ascentis, Egidio Notaristefano, Pietro Vierchowod, Gianfranco Matteoli, Giovanni Invernizzi, Enrico Annoni, Stefano Maccoppi, Enrico Todesco, Luca Fusi, Mattia Collauto, Marco Simone, Oreste Didonè, Roberto Galia.
All'inizio degli anni novanta accetta la proposta del presidente atalantino Antonio Percassi e si trasferisce a Bergamo, facendo del settore giovanile atalantino uno dei più floridi dell'intera Europa, e consacrandosi come uno dei migliori talent-scouts italiani.[1][2]
Al termine della stagione 2014-2015, all'età di 79 anni e dopo quasi 25 stagioni in neroazzurro, Mino Favini lascia l'Atalanta. Viene ricordato per aver avuto sotto la sua gestione calciatori del livello di Pellizzoli, Consigli, Bellini, i gemelli Zenoni, Padoin, Donati, Tacchinardi, Montolivo, Bonaventura, Morfeo, Gabbiadini, Zaza, Filippo Inzaghi e Pazzini.
Note
- ^ Atalanta, per i giovani di Favini 15 trionfi in 20 anni[collegamento interrotto]
- ^ Elio Corbani e Pietro Serina, op. cit. pg. 319
Bibliografia
- Elio Corbani, Pietro Serina, Cent'anni di Atalanta - Vol 2, Bergamo, Sesaab, 2007, ISBN 978-88-903088-0-2.
- Tutto il Brescia - 1911 - 2007 - Tremila volte in campo - Di Marco Bencivenga, Ciro Corradini e Carlo Fontanelli - Edizioni Geo - 2007
