Utente:Delehaye/Sandbox Decorati delle Quattro Giornate
Le decorazioni
Queste le decorazioni al Valor Militare assegnate nel dopoguerra per l'eroismo della città di Napoli e dei suoi abitanti:
Medaglia d'oro al valor militare (alla città di Napoli)
— Napoli, 27 - 30 settembre 1943
Medaglie d'oro al valor militare (alla memoria)
- Gennaro Capuozzo, detto Gennarino (11 anni)[2]
- Filippo Illuminato (13 anni)[3]
- Pasquale Formisano (17 anni)[4]
- Mario Menichini (18 anni)[5]
Medaglie d'argento al valor militare
- Giuseppe Maenza (alla memoria) (Sergente della Regia Marina)
- Giacomo Lettieri (alla memoria)
- Nunzio Castaldo
- Stefano Fadda (Capitano medico)
- Tito Murolo (giornalista, agente di commercio)
- Francesco Pintore (Vigile del fuoco del 54° Corpo Provinciale dei Vigili del Fuoco di Napoli)
del fuoco
- Salvatore Ponticelli
- Amabile Rizzo (Capitano del Corpo degli Agenti di Pubblica Sicurezza)
- Giuseppe Sanges
- Antonino Tarsia in Curia (Professore liceale di ginnastica in pensione)
Medaglie di bronzo al valor militare
- Carlo Abate, Vomero 29 settembre
- Maddalena Cerasuolo, detta Lenuccia[6]
- Eugenio Frezzotti
- Carmine Muselli
- Antonio Paolillo
- Domenico Scognamiglio
- Ciro Vasaturo
Croce di guerra al valor militare
- Lorenzo D'Alessandro
- Francesco Di Mastrorocco
- Fortunato Licheri (maresciallo della Guardia di Finanza)
Encomio solenne al valor militare
Decorazione | Nominativo | Paternità Maternità |
Luogo Data di nascita |
Luogo Data di morte |
Professione | Provvedimento | Motivazione |
---|---|---|---|---|---|---|---|
Medaglia d'oro al valor militare |
Città di Napoli | - | Napoli 21.12.475 a.C. |
- | - | Decreto Luogotenenziale del 01.09.1944 (Bollettino Ufficiale Ministero della Difesa - Dispensa n° 3 del 19.03.1945 - Pag. 223) | Con superbo slancio patriottico sapeva ritrovare, in mezzo al lutto ed alle rovine, la forza per cacciare dal suolo partenopeo le soldatesche germaniche sfidandone la feroce disumana rappresaglia. Impegnata un'impari lotta col secolare nemico offriva alla Patria, nelle Quattro Giornate di fine settembre 1943, numerosi eletti figli. Col suo glorioso esempio additava a tutti gli Italiani, la via verso la Libertà, la Giustizia, la Salvezza della Patria. (Napoli, 27-30 settembre 1943)[7][8] |
Medaglia d'oro al valor militare alla memoria |
Gennaro Capuozzo detto Gennarino |
fu Paternità Maternità |
Napoli 02.06.1932 |
Napoli 29.09.1943 (11 anni) |
apprendista commesso | Provvedimento | Appena dodicenne durante le giornate insurrezionali di Napoli partecipò agli scontri sostenuti contro i tedeschi, dapprima rifornendo di munizioni i patrioti e poi impugnando egli stesso le armi. In uno scontro con carri armati tedeschi, in piedi, sprezzante della morte, tra due insorti che facevano fuoco, con indomito coraggio lanciava bombe a mano fino a che lo scoppio di una granata lo sfracellava sul posto di combattimento insieme al mitragliere che gli era al fianco. Prodigioso ragazzo che fu mirabile esempio di precoce ardimento e sublime eroismo. (Napoli, 28-29 settembre 1943)[9][10] |
Medaglia d'oro al valor militare alla memoria |
Filippo Illuminato | Salvatore Illiminato Teresa Parri |
Napoli 21.08.1930 |
Napoli 28.09.1943 (13 anni) |
Professione | Decreto del 02.02.1952 (Bollettino Ufficiale Ministero della Difesa - Esercito - Dispensa n° 44 del 13.12.1952 - Pag. 4514) | Combattente tredicenne nella insurrezione di Napoli contro l'invasione tedesca, solo e con sublime ardimento, mentre gli uomini fatti cercavano riparo, muoveva incontro a una autoblindata che dalla piazza Trieste e Trento stava per imboccare via Roma. Lanciata una prima bomba a mano continuava ad avanzare sotto il fuoco nemico e lanciava ancora un'altra bomba prima di cadere crivellato di colpi. Suprema, nobile, temerarietà che solleva il ragazzo tredicenne fra gli Eroi della Patria e che viene additata con fierezza al ricordo di Napoli e dell'Italia tutta. (Napoli, Piazza Trieste e Trento, 28 settembre 1943)[11][12] |
Medaglia d'oro al valor militare alla memoria |
Pasquale Formisano | Raffaele Formisano Nunzia Palmo |
Napoli 01.01.1927 |
Napoli 28.09.1943 (17 anni) |
Professione | Decreto del 14.06.1947 (Bollettino Ufficiale Ministero della Difesa - Esercito - Dispensa n° 15 del 15.08.1949 - Pag. 2306; G.U.R.I. n° 170 del 27.07.1949 - Pag. 1987) | La sua mano non tremò nell'epico gesto e con la bomba lanciò anche il suo cuore contro il ferrigno strumento di guerra tedesco che seminava la morte tra il popolo insorto. Colpito da mitraglia nemica immolò in suprema dedizione alla Patria la giovane esistenza ed il suo olocausto si scolpì ad eterna memoria nell'anima di Napoli che nelle giornate della leggendaria insurrezione vibrò di entusiasmo e di dolore che sono la vera gloria dei suoi figli, soli artefici della sua vittoria. (Napoli, 28 settembre 1943)[13][14] |
Medaglia d'oro al valor militare alla memoria |
Mario Menichino | Ciro Menichino Giovanna D'Alessio |
Pannarano (BN) 07.01.1926 |
Napoli 28.09.1943 (18 anni) |
tipografo | Decreto del 14.06.1947 (Bollettino Ufficiale Ministero della Difesa - Esercito - Dispensa n° 15 del 15.08.1949 - Pag. 2306; G.U.R.I. n° 170 del 27.07.1949 - Pag. 1987) | Amor di Patria infiammò il suo cuore e rese saldo il suo braccio, che non tremò. In epico gesto degno delle tradizioni della vera gioventù italiana, affrontò e colpì con bomba a mano un carro armato tedesco che, avanzando per le strade della martoriata città, seminava la morte fra il popolo insorto contro l'oppressore. La sua giovane esistenza, stroncata dalla mitraglia nemica, vive e palpita nell'anima di Napoli che, nelle leggendarie quattro giornate, cantò la sua più bella canzone d'amore e di morte che fu novella vita. (Napoli, 28 settembre 1943)[15][16] |
Medaglia d'argento al valor militare alla memoria |
Giacomo Lettieri | Paternità Maternità |
Luogo data Nascita |
Luogo 1943 |
Professione | Provvedimento | Motivazione (Napoli, 1943) |
Medaglia d'argento al valor militare alla memoria |
Giuseppe Maenza | Paternità Maternità |
Luogo data Nascita |
Napoli 1943 |
Sergente della Regia Marina | Provvedimento | Motivazione (Napoli, 1943) |
Medaglia d'argento al valor militare |
Giuseppe Sanges | Giuseppe Sanges Fortuna Tarantino |
Napoli 00.00.1901 |
Luogo data Morte |
Professione | Decreto del 19.02.1948 G.U.R.I. n° 38 del 16.02.1949 pag. 418 |
Nelle epiche giornate in cui turro il popolo fu cavaliere di libertà, partecipava fra i primi ai sanguinosi scontri che debellarono il tracotante nemico. Con lancio di bombe a mamo riduceva al silenzio due autoblinde che avevano già colpito a morte numerosi cittadini e in successive azioni, senza mai esitare innanzi al pericolo, interveniva contro i gruppi armati che per faziosità fomentavano la lotta fraticida (Napoli, settembre 1943) |
Medaglia di bronzo al valor militare |
Maddalena Cerasuolo detta Lenuccia |
Carlo Cerasuolo Nunzia Capuozzo |
Napoli 02.02.1920 |
Napoli 23.10.1999 |
operaia | Decreto del 19.02.1948 G.U.R.I. n° 38 del 16.02.1949 pag. 418 |
Generosa popolana nelle epiche quattro giornate impugnava le armi contro il nemico che con la forza e lo sterminio soggiogava la fiera gente anelante alla liberazione dal servaggio. A fianco dei prodi fratelli, con maschio coraggio si opponeva ai saccheggi e alle distruzioni e non esitava ad imporre la resa al ferrigno nemico mentre ancora dominava nelle piazze della martoriata città. Accoppiando a tanto virile valore dolce femminea bontà, si prodigava all'assistenza dei caduti che dal suo esempio avevano avuto incitamento alla lotta e dalle sue cure sentivano conforto al cuore e lenimento delle ferite (Napoli, settembre 1943) |
Medaglia d'argento al valor militare |
Nome | Paternità Maternità |
Luogo data Nascita |
Luogo data Morte |
Professione | Provvedimento | Motivazione (Napoli, 1943) |
Medaglia d'argento al valor militare |
Nome | Paternità Maternità |
Luogo data Nascita |
Luogo data Morte |
Professione | Provvedimento | Motivazione (Napoli, 1943) |
Medaglia d'argento al valor militare |
Nome | Paternità Maternità |
Luogo data Nascita |
Luogo data Morte |
Professione | Provvedimento | Motivazione (Napoli, 1943) |
Medaglia d'argento al valor militare |
Nome | Paternità Maternità |
Luogo data Nascita |
Luogo data Morte |
Professione | Provvedimento | Motivazione (Napoli, 1943)
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medaglie a partigiani
FORMISANO Pasquale Par NA 1943 NA 36 Partigiano combattente ALLA MEMORIA motivo del conferimento La sua mano non tremò nell'epico gesto e con la bomba lanciò anche il suo cuore contro il ferrigno strumento di guerra tedesco che seminava la morte tra il popolo insorto. Colpito da mitraglia nemica, immolò in suprema dedizione alla Patria la giovane esistenza ed il suo olocausto si scolpì ad eterna memoria nell'anima di Napoli che nelle giornate della leggendaria insurrezione vibrò dì entusiasmo e di dolore che sono la vera gloria dei suoi figli, soli artefici della sua vittoria. Napoli, 28 settembre 1943.
FORTE Gaetano Par NA 1944 NA 38
Partigiano combattente
ALLA MEMORIA
motivo del conferimento
Appartenente al fronte della resistenza, si prodigava senza sosta nella dura lotta clandestina contro l'oppressione tedesca trasfondendo nei suoi compagni di lotta il suo elevato amor di Patria e il suo coraggio. Incurante dei rischi cui si esponeva, portava a compimento valorosamente le numerose azioni di guerra affidategli. Arrestato dalla polizia nazifascista, sopportava stoicamente, durante la detenzione, le barbare torture ed affrontava serenamente la fucilazione, pago di aver compiuto il suo dovere verso la Patria oppressa, con l'olocausto della vita. Roma, ottobre 1943 - marzo 1944.
JERVIS Guglielmo Par NA 1944 NA 39
Partigiano combattente
ALLA MEMORIA
motivo del conferimento
Benché esonerato dal richiamo perché tecnico di un importante stabilimento industriale, non esitava ad abbandonare volontariamente il lavoro e la famiglia per dedicarsi tutto alla lotta di liberazione. Organizzatore ed animatore dei primi nuclei partigiani in Val d'Aosta, per la sua opera illuminata ed infaticabile e per la felice riuscita di alcune importanti missioni militari che gli erano state affidate, era ben presto chiamato a far parte del Comando Militare del Piemonte, nell'ambito del quale aveva modo di far rifulgere eccezionali doti di coraggio e di intelligenza. Arrestato dalle SS. tedesche e trovato in possesso di materiale di sabotaggio e di documenti militari, per giorni e giorni veniva sottoposto ad atroci, inaudite torture alle quali rispondeva, senza cedere un istante, ma anzi rincuorando dal carcere i compagni, col più stoico silenzio. Destinato al plotone di esecuzione dai tedeschi che ne dovevano, a titolo di ludibrio e di rappresaglia, impiccarne più tardi la salma sulla piazza di Villar Pellice, affrontava la morte liberatrice con la serenità degli eroi. Le sue ultime parole, trovate incise con uno spillo nella sua Bibbia tascabile, erano state:« Non piangetemi, non chiamatemi povero; muoio per aver servito la mia Idea ». Villar Pellice, 5 agosto 1944
LORDI Roberto Par NA 1944 NA 39 Generale di Brigata aerea nella riserva Partigiano combattente motivo del conferimento Dedicatosi senza alcuna ambizione personale e per purissimo amor di Patria all'attività partigiana, vi profondeva, durante quattro mesi di infaticabile e rischiosissima opera, tutte le sue eccezionali doti di coraggio, di intelligenza e di capacità organizzativa, alimentando di uomini e di rifornimenti le bande armate, sottraendo armi ed esplosivi destinati ai tedeschi, fornendo utili informazioni al Comando alleato, sempre con gravissimo rischio personale. Arrestato e lungamente torturato, nulla rivelò circa i propri collaboratori e la propria attività ed affrontò serenamente la morte. Esempio nobilissimo di completa e disinteressata dedizione alla causa della libertà del proprio Paese. Fosse Ardeatine, 24 marzo 1944.
QUARANTA Domenico Par NA 1944 NA 40 Tenente di cpl.di Fanteria Partigiano combattente ALLA MEMORIA motivo del conferimento Giovanissimo, animato da fede incrollabile, accorse tra i primi al richiamo santo della Patria, cui prodigava con ardore ineguagliabile ogni energia. In lunghi giorni di lotta acerrima contro il nemico tedesco, soverchiante per numero e mezzi, dava prove esemplari di coraggio, finché stremato di forze, ma intatto nello spirito indomito, veniva catturato con l'arma in pugno. Rinchiuso in una orribile cella sotterranea, torturato ferocemente, privato di cibo e di acqua, ma sorretto da gigantesco amore per l'Italia, taceva resistendo ad ogni sevizia. Nel momento estremo, il corpo piagato ed infranto, trovava ancora la forza per gridare agli invasori la sua fede negli eterni destini d'Italia. Fulgido esempio di eroismo e di fede alle generazioni future. Cairo Montenotte, 16 aprile 1944
RUOCCO Ettore Part NA 1944 NA 41
Sottotenente di cpl.di Artiglieria Partigiano combattente
ALLA MEMORIA
motivo del conferimento
Ufficiale generoso e pieno di ardimento fu tra i primi organizzatori del movimento partigiano del Piemonte. Ferito in combattimento, ritornava, appena guarito, fra i suoi partigiani. Attaccato da preponderanti forze tedesche si batteva eroicamente in tre giornate di duri combattimenti. Catturato, sopportava con stoica fermezza un mese dì patimenti e di torture senza mai svelare nulla, neppure il proprio nome per non compromettere i famigliari. Cadeva sotto il piombo nemico gridando: «Abbasso i tedeschi, Viva l'Italia! ». Cairo Montenotte, 16 aprile 1944.
VALERIO Salvatore Part NA 1944 NA 41
Capitano di cpl. del Genio partigiano combattente
motivo del conferimento
In lunghi mesi di aspra guerriglia adempiva con zelo ogni missione, affrontando coraggiosamente ogni contatto col nemico. Durante una violenta azione tedesca di rastrellamento, si offriva volontario per rinforzare con un gruppo di audaci il punto debole dello schieramento partigiano, su cui il nemico esercitava la maggiore pressione. Con coraggio e decisione passò al contrattacco riuscendo ad infiltrarsi nelle file dell'avversario rimasto sorpreso da tanto ardimento e da tanta audacia. Serrato da più parti, resistette valorosamente, finché, colpito a morte, lanciava la propria arma ormai inerte in faccia ai tedeschi accorsi per catturano ed esalava l'ultimo respiro gridando Viva l'Italia -- Valdiola (San Severino), 24 marzo 1944.
- ^ Motivazione ufficiale della Medaglia d'oro al valor militare alla città di Napoli
- ^ La motivazione della Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria di Gennaro Capuozzo: «Appena dodicenne, durante le giornate insurrezionali di Napoli partecipò agli scontri sostenuti contro i Tedeschi, dapprima rifornendo di munizioni i patrioti e poi impugnando egli stesso le armi. In uno scontro con carri armati tedeschi, in piedi, sprezzante della morte, tra due insorti che facevano fuoco, con indomito coraggio lanciava bombe a mano fino a che lo scoppio di una granata lo sfracellava sul posto di combattimento insieme al mitragliere che gli era al fianco.»
- ^ La motivazione della Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria di Filippo Illuminato: «Combattente tredicenne nella insurrezione di Napoli contro l'invasore tedesco, solo e con sublime ardimento, mentre gli uomini fatti cercavano riparo, muoveva incontro a un'autoblindata che dalla piazza Trieste e Trento stava per imboccare via Roma. Lanciava una prima bomba a mano, continuava ad avanzare sotto il fuoco nemico e lanciava ancora un'altra bomba prima di cadere crivellato di colpi: suprema, nobile temerarietà che solleva il ragazzo tredicenne fra gli eroi della Patria e che viene additata con fierezza al ricordo di Napoli e dell'Italia tutta.»
- ^ La motivazione della Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria di Pasquale Formisano: «La sua mano non tremò nell'epico gesto e con la bomba lanciò anche il suo cuore contro il ferrigno strumento di guerra tedesco che seminava la morte tra il popolo insorto. Colpito da mitraglia nemica immolò in suprema dedizione alla Patria la giovane esistenza ed il suo olocausto si scolpì ad eterna memoria nell'anima di Napoli.»
- ^ La motivazione della Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria di Mario Menechini: «Soldato non ancora ventenne, di guarnigione in una cittadina della provincia di Caserta, avendo saputo che a Napoli i suoi concittadini erano insorti contro i nazifascisti, lasciò l'ozio del reparto militare e di notte raggiunse la sua città. Giunto di sorpresa a casa, dopo aver abbracciato la madre, corse in strada per compiere il suo dovere di cittadino. Si appostò all'angolo di via Nardones, deciso ad affrontare la prima macchina bellica che fosse passata. Era armato di mitra e aveva con sé due bottiglie di benzina. Ecco comparire da via Chiaia una grossa autoblinda diretta in via Roma: spara delle raffiche, poscia, impavido, avanza sulla deserta piazza Trieste e Trento e scaraventa contro l'autoblinda le bottiglie di benzina. Il nemico apre un fuoco violentissimo, e lo atterra in una nuvola di fumo.»
- ^ La motivazione della Medaglia di Bronzo al Valor Militare di Maddalena Cerasuolo: «Dopo aver fatto da parlamentare dei partigiani con i tedeschi al Vico delle Trone, si distinse molto nel combattimento che seguì. Nella stessa giornata coraggiosamente partecipò anche allo scontro in difesa del Ponte della Sanità, al fianco del padre, con i partigiani dei rioni Materdei e Stella.»
- ^ Quirinale: Città di Napoli
- ^ Istituto Nastro Azzurro: Città di Napoli
- ^ Quirinale: Gennaro Capuozzo
- ^ Istituto Nastro Azzurro: Gennaro Capuozzo
- ^ Quirinale: Filippo Illuminato
- ^ Istituto Nastro Azzurro: Filippo Illuminato
- ^ Quirinale: Pasquale Formisano
- ^ Istituto Nastro Azzurro: Pasquale Formisano
- ^ Quirinale: Mario Menichino
- ^ Istituto Nastro Azzurro: Mario Menichino
- ^ [ Quirinale: ]
- ^ [ Istituto Nastro Azzurro: ]
- ^ [ Quirinale: ]
- ^ [ Istituto Nastro Azzurro: ]
- ^ [ Quirinale: ]
- ^ [ Istituto Nastro Azzurro: ]
- ^ [ Quirinale: ]
- ^ [ Istituto Nastro Azzurro: ]
- ^ [ Quirinale: ]
- ^ [ Istituto Nastro Azzurro: ]
- ^ [ Quirinale: ]
- ^ [ Istituto Nastro Azzurro: ]
- ^ [ Quirinale: ]
- ^ [ Istituto Nastro Azzurro: ]