Dal 2013 è presidente onorario della Federazione dei Registi Cinematografici Europei (FERA).[1]

Biografia

Nato a Londra nel 1944 dall'imbianchino William Leslie Parker e dalla sarta Elsie Ellen,[2] Alan Parker trascorre l'infanzia nel distretto popolare di Islington, a nord della capitale. Nei primi anni del dopoguerra frequenta le poche sale non distrutte dai bombardamenti e rimane affascinato dal mondo del cinema, in parte anche per l'influenza esercitata dal padre e dal suo hobby per la stampa fotografica.[3]

1963-1975: gli inizi nella pubblicità e le prime regie

Terminati gli studi, nel 1963 inizia a lavorare per una piccola agenzia pubblicitaria in Fleet Street chiamata Maxwell Clarke, per la quale si occupa della corrispondenza.[4] In breve tempo comincia a scrivere pubblicità che mostra al reparto creativo e riesce a diventare junior copywriter a tempo pieno.[5] Durante quello che viene definito come l'inizio dell "età d'oro della pubblicità", Alan Parker passa alla Papert Koenig Lois con Peter Mayle e successivamente alla Collett Dickenson Pearce (CDP), all'epoca una delle agenzie più prestigiose di Londra.[5]

[[File:DavidPuttnamBAFTA07b.JPG|upright=0.75|thumb|right|David Puttnam, alla CDP con Alan Parker e suo produttore fino al 1978. Qui viene spinto dai colleghi Charles Saatchi e David Puttnam a scrivere una sceneggiatura, che Puttnam avrebbe poi tentato di vendere.[5] Il primo tentativo è Sophie Breams, basato sulla canzone Eleanor Rigby dei Beatles, seguito da una sceneggiatura ispirata al testo di First of May dei Bee Gees per la quale trascorre diversi mesi a visitare le scuole di Londra, dove registra le conversazioni con i bambini sui loro pensieri e le loro esperienze.[6] Grazie all'uomo d'affari Edgar Bronfman Sr. di Seagram, nel 1971 la sceneggiatura si trasforma in un film diretto da Waris Hussein e intitolato Come sposare la compagna di banco e farla in barba alla maestra (Melody).[5]

Parker comincia a sperimentare con una pellicola 16mm nel seminterrato dell'agenzia, che diventa il suo primo "studio cinematografico". Con scarsissima conoscenza tecnica, gli viene suggerito di occuparsi della regia e viene subito conquistato: «Ho sempre detto che la regia è un corso accelerato in megalomania e quindi ho preferito il mio nuovo lavoro».[5] I primi sforzi culminano in un filmato per la Benson & Hedges raffigurante un balletto russo pre-1917 accompagnato dalla musica di Jacques Loussier, dopodiché il consiglio d'amministrazione della CDP decide di fargli avviare una società di produzione propria e di sottoscrivere un prestito bancario.[5] Insieme al produttore Alan Marshall avvia la Alan Parker Film Company a Soho e già il primo anno riescono a realizzare diversi prodotti e a vincere alcuni riconoscimenti. Come scrive sul suo sito ufficiale, la pubblicità diventa «una meravigliosa scuola di cinema che mi ha insegnato il mestiere».[5]

La pubblicità diventa limitante e con i guadagni ottenuti i due realizzano il cortometraggio No Hard Feelings (1972), una cupa storia d'amore ambientata durante il Blitz su Londra del 1940-1941 pensato come primo di una serie di film intitolata Stories of the Blitz.[7] Parker scrive la sceneggiatura dei primi tre ma nessuno sembra interessato a trasmettere il corto, quando il produttore della BBC Mark Shivas accetta e gli propone di dirigere anche The Evacuees, storia di guerra scritta da Jack Rosenthal.[7][8] Sempre nel 1972 riceve una telefonata da David Puttnam, che gli chiede di girare qualche scena di That'll Be the Day nella momentanea assenza del regista Claude Whatham, mentre lo sceneggiatore Ray Connolly gli propone di dirigere il sequel, Stardust, ma Parker rifiuta non sentendosi pronto per un lungometraggio e il film viene affidato a Michael Apted.[8] Un anno dopo Nat Cohen della EMI gli commissiona due cortometraggi, che Parker scrive e dirige in sei giorni con un budget estremamente ridotto: Our Cissy e il thriller Footsteps, su una donna che a seguito di un'aggressione ha sviluppato un udito che le permette di "sentire" un omicidio nell'appartamento di sopra.[9] Il 5 marzo 1975 la BBC trasmette The Evacuees, che riceve un premio BAFTA come migliore opera singola e un International Emmy Award.

1976-1979: dal debutto al cinema al successo

[[File:Paper Moon TV series Jodie Foster 1974.jpg|upright=1.0|thumb|left|«Jodie era impeccabile come sempre ed estremamente "esperta". Penso che mi abbia diretto tanto quanto l'ho diretta io» (Alan Parker).[10] Alan Parker continua a scrivere sceneggiature, tutte regolarmente restituite al mittente.[10] «Avevo vinto un BAFTA per The Evacuees e stavo cercando di entrare nel cinema», ha dichiarato in seguito, «l'industria cinematografica britannica era piatta, nessuno avrebbe finanziato le mie sceneggiature perché troppo "provinciali"».[11] Incoraggiato da Alan Marshall, decide quindi di scrivere la sua "sceneggiatura americana" unendo due classici di Hollywood: il musical e i gangster. L'idea di Bugsy Malone arriva grazie ad un viaggio in auto fatto con i 4 figli piccoli nel 1974, durante il quale inventa una storia ambientata a New York in cui i gangster sono bambini, aiutato anche dai suggerimenti dei suoi.[10]

L'indipendenza finanziaria garantita dagli spot televisivi gli permette di avviare la produzione ma nessuno degli studios sembra voler investire sull'idea. Grazie all'intervento dell'amico David Puttnam riesce infine a chiudere l'accordo con la Rank Organization e l'ente governativo National Film Finance Consortium, con la clausola della distribuzione anche negli Stati Uniti.[10] Giunto a Los Angeles, gli viene suggerito di andare agli studi della 20th Century Fox per vedere una giovane attrice americana di cui tutti parlano. Il film è Echi di una breve estate e l'attrice è la tredicenne Jodie Foster. «Non esattamente una nuova arrivata», ha affermato il regista, «era davanti alle telecamere da quando aveva tre anni iniziando con gli spot pubblicitari... ma all'epoca era un po' più eccitata per il suo lavoro con De Niro in Taxi Driver di Scorsese, che stava girando a New York».[10] Tornato in Inghilterra, Parker si concentra sul resto del cast e visita scuole americane, francesi e tedesche, scuole di recitazione, di boxe e di ballo in tutto il Paese, fino alle basi della U.S. Air Force, arrivando a visionare quasi 10.000 bambini.[10]

Le riprese di Piccoli gangsters (Bugsy Malone) iniziano i primi di luglio del 1975 ai Pinewood Studios di Iver Heath, precedute dalla costruzione di un doppio set che permette ai giovani attori di recitare di giorno gli esterni notturni ed evitare noie con le leggi britanniche sul lavoro minorile.[12] Viene anche organizzata una "scuola" negli studi, che permette di terminare le riprese oltre il periodo estivo, ma il tutto aumenta inevitabilmente il budget e Parker è costretto a girare altri spot televisivi con il produttore Alan Marshall per pagare i costi aggiuntivi.[10]

All'inizio del 1976 si reca a New York per vedere il musical The Wiz, versione teatrale de Il meraviglioso mago di Oz che la Universal vorrebbe fargli adattare per il grande schermo.[13] Parker declina l'offerta ma durante il soggiorno incontra il produttore Peter Guber, fondatore e presidente della Casablanca Filmworks che gli propone di leggere un manoscritto intitolato Midnight Express. Il resoconto della vicenda vissuta dal giovane statunitense Billy Hayes, arrestato in Turchia nel 1970 per contrabbando di hashish, rinchiuso nella prigione di Sağmalcılar ed evaso dopo 5 anni dal carcere dell'isola di İmralı, colpisce il regista che accetta di farne un film con la stessa squadra del precedente: oltre ai produttori Alan Marshall e David Puttnam ci sono il direttore della fotografia Michael Seresin, lo scenografo Geoffrey Kirkland e il montatore Gerry Hambling.[13]

[[File:Fort Saint Elmo in 2018 33.jpg|upright=1.3|thumb|right|Il Forte Sant'Elmo a La Valletta, ambientazione del carcere in Fuga di mezzanotte (1978). Sempre nel 1976, Parker viene nominato presidente della Design and Art Direction, Piccoli gangsters debutta al Festival di Cannes come contributo ufficiale del Regno Unito (anche se inizialmente rifiutato perché ritenuto non opportunamente "esoterico")[12] e l'anno successivo ottiene il BAFTA per la migliore sceneggiatura e una candidatura come miglior regista.

Nel 1977 pubblica il romanzo Puddles In the Lane, adattando un soggetto inedito di cinque anni prima, e la Casablanca affida la sceneggiatura di Fuga di mezzanotte (Midnight Express) al giovane Oliver Stone, che all'inizio di aprile consegna la prima bozza: «Non era affatto male, anzi era brillante», ha ricordato Parker, «spigolosa, intransigente, concisa, piena di rabbia e con un'energia cinematografica che squarciava le pagine come un espresso dall'inferno. Nessuno di noi aveva mai letto una sceneggiatura del genere».[13]

Parker ripercorre il viaggio di Billy Hayes in Turchia durante il quale si sente quasi una "spia": «dicevo che stavo facendo ricerche per una pubblicità di Benson & Hedges... avevo persino scritto una finta sceneggiatura da distribuire nel caso in cui fossi stato fermato».[13] Non potendo scattare fotografie inizia a disegnare tutto ciò che gli interessa e al confine con la Grecia viene respinto da soldati e carri armati. Per evitare ogni tipo di rischio, per le riprese la produzione opta per l'isola di Malta, dove Parker trova il set perfetto nel Forte Sant'Elmo.[13] Tornato a Los Angeles inizia il casting con un giovane attore consigliato dallo studio chiamato Richard Gere, che dopo essersi mostrato molto riluttante accetta di fare il provino e lo supera. Il casting continua in diversi Paesi e vengono selezionati altri giovani attori come Brad Davis, da cui Parker rimane particolarmente colpito. A Roma riceve la notizia che Gere ci ha ripensato: «Ho subito detto "Bene, andiamo avanti con Brad" e ho messo giù il telefono sapendo che Brad avrebbe dato tutto per il film».[13]

Le riprese iniziano il 12 settembre 1977 con un programma durissimo di 53 giorni e settimane di sei (a volte sette) giorni lavorativi, tanto che lo stesso Parker ha dichiarato che Fuga di mezzanotte è stato il film più impegnativo ed estenuante della sua carriera.[14] Di nuovo in Inghilterra fa un paio di riprese negli Shepperton Studios, mentre per andare a girare gli esterni a Istanbul si propone l'amico Hugh Hudson, collega ai tempi della pubblicità e futuro regista al quale fornisce la "falsa sceneggiatura Benson & Hedges".[13]

La première avviene di nuovo a Cannes, dove nel maggio del 1978 il film divide nettamente pubblico e critica sul modo in cui rappresenta il popolo turco e i suoi funzionari.[14] Le polemiche si intensificano nelle settimane successive e dopo essere stato bandito in Turchia, altri stati ne vietano la proiezione.[15][16] Ciò nonostante incassa 35.000 milioni di dollari solo negli Stati Uniti e oltre al BAFTA come miglior regista Alan Parker ottiene una candidatura agli Oscar e una ai Golden Globes.[14]

1980-1989: la consacrazione negli anni ottanta

[[File:David De Silva (Producer) on set of FAME in NYC (1979).jpg|upright=0.85|thumb|left|New York, 1979. Il produttore David De Silva durante le riprese di Saranno famosi. Gli anni ottanta per Alan Parker cominciano con il grande successo di Saranno famosi (Fame), primo film girato negli Stati Uniti dal regista inglese la cui genesi risale a due anni prima. Il 15 settembre 1978 la MGM aveva acquisito i diritti di una sceneggiatura ambientata tra gli studenti della High School of Performing Arts di New York, ideata da David De Silva e Christopher Gore.[17]

Circa sei mesi dopo lo studio affida la regia a Parker, che si era già imbattuto per caso nello script (ancora con il titolo Hot Lunch) durante un soggiorno a Los Angeles con Alan Marshall.[18] Dopo il successo di Fuga di mezzanotte aveva firmato un contratto non vincolante per tre film con la 20th Century Fox per cui era libero di accettare altri progetti.[17] L'ambiente eccentrico della scuola lo attrae, così come l'idea di girare un film nella grande mela, così si reca a Manhattan per incontrare De Silva. «Non siamo partiti molto bene», ha dichiarato, «perché dopo avergli detto che volevo scrivere io la sceneggiatura e che a co-produrlo fosse Marshall, ha iniziato a piangere. Provavo a consolarlo mentre soffiava nel suo tovagliolo».[18]

Sistemata la famiglia a Greenwich nel Connecticut, Parker scrive una seconda bozza con Christopher Gore e trascorre le settimane successive in giro per la High School, familiarizzando con i ragazzi e ascoltando le loro storie che inserisce nella sceneggiatura.[17][18] La risposta del Board of Education di New York alla sua richiesta di girare nella vera scuola lo lascia senza parole: «Mr. Parker, non possiamo rischiare che faccia per la reputazione delle scuole superiori di New York la stessa cosa che ha fatto per quella delle prigioni turche nel suo ultimo film».[18]

In questo periodo riceve dalla 20th Century Fox una sceneggiatura intitolata Switching, un dramma familiare scritto dal premio Oscar Bo Goldman che Parker mette in stand-by.[19] Dopo oltre 200 audizioni e sei settimane di prove, le riprese iniziano il 9 luglio 1979 e non si rivelano per niente piacevoli. Parker è assillato dai sindacati, con i quali deve lottare per poter contare sul team con cui lavora da oltre dieci anni e l'emozione di girare a Manhattan lascia presto il posto alla delusione.[18][17] Una sera ha l'opportunità di conoscere il regista e coreografo Bob Fosse («uno dei miei eroi», come ha dichiarato), al quale confessa di come sia convinto che molto presto tornerà a Londra e che nessuno gli affiderà più un film.[18]

Il 12 maggio 1980 Saranno famosi debutta a New York e si rivela subito un grande successo di pubblico e critica.[17][20] Parker riceve la terza candidatura ai BAFTA come miglior regista (stavolta è battuto da Akira Kurosawa per Kagemusha - L'ombra del guerriero), il film origina un musical che va in scena nel West End per dieci anni e contribuisce alla creazione di scuole simili alla High School of Performing Arts in tutto il mondo.[18] Due anni dopo, la NBC inizierà la trasmissione dell'omonima serie televisiva.

[[File:Boomtown rats 02021981 01 300.jpg|upright=1.2|thumb|right|Il cantante e attivista Bob Geldof, protagonista di Pink Floyd The Wall (1982). Parker inizia quindi a lavorare con Bo Goldman alla sceneggiatura di Switching, nel frattempo diventato Spara alla luna (Shoot the Moon), una collaborazione che descrive come «una delle migliori che abbia mai sperimentato con un altro scrittore».[19] Ma la Fox non accetta il budget richiesto di 12 milioni e il regista riesce a trovare un accordo con la MGM, che assicura Diane Keaton come protagonista femminile.[19] «Lavorare con Diane Keaton è stato il punto più alto della mia carriera» ha affermato in seguito, «un'attrice superlativa, professionalmente piacevole e sempre genuina, era una gioia totale lavorare con lei».[19]

In questo periodo incontra anche Roger Waters che gli propone il suo progetto, un film basato sull’album The Wall. Parker è riluttante a impegnarsi in un altro progetto, ma Waters è molto persuasivo e lo convince a lavorare alla sceneggiatura che ha scritto, di produrre il film con lui e di affidare la regia a Michael Seresin e Gerald Scarfe. L'idea gli piace perché può essere indirettamente coinvolto senza impegnarsi nella regia. Nel gennaio del 1981 inizia le riprese di Spara alla luna e contemporaneamente prende accordi con il direttore di produzione britannico Garth Thomas per iniziare a preparare Pink Floyd The Wall. Terminate le riprese di Spara alla luna, parker torna a Londra per completare il montaggio e può finalmente passare più di tempo a lavorare alla sceneggiatura con Waters e Scarfe. Torna poi a Los Angeles per mostrare agli studios la nuova sceneggiatura, fiducioso di riuscire a raccogliere i soldi necessari. Alla fine, riesce a convincere David Begelman della MGM.(alanparker.com/film/pink-floyd-the-wall/making/)

Tornato in Inghilterra, gira con diverse troupe fotografiche durante i concerti a Earls Court nel giugno 1981. Le riprese sono un disastro totale, Seresin e Scarfe non si armonizzano come registi e Parker stesso si sente inutile come produttore. Decide quindi di passare alla regia e Alan Marshall prende il ruolo di produttore. Le riprese iniziano il 7 settembre 1981 e vengono completate nel novembre 1981.(alanparker.com/film/pink-floyd-the-wall/making/)

Dopo oltre un anno di lavoro sulle sequenze animate e otto mesi di montaggio,(alanparker.com/film/pink-floyd-the-wall/making/) nel maggio 1982 Pink Floyd The Wall debutta al Festival di Cannes, dove viene proiettato anche Spara alla luna. Quest’ultimo viene inserito in concorso ma quando hanno visto Pink Floyd The Wall, hanno voluto scambiarli e mettere in competizione Pink Floyd The Wall. Ho detto no, perché Shoot the Moon aveva più bisogno dell'esposizione e così Pink Floyd The Wall ha ottenuto una proiezione in tarda serata "Gala".(alanparker.com/film/shoot-the-moon/making/)

Parker spera nell'uscita prima della fine dell'anno e di rientrare così nelle candidature dell'Academy, ma a causa di una clausola contenuta nel contratto della Keaton (già candidata per Reds come miglior attrice) fa si che il film esca il 19 febbraio 1982.[21]

Nel 1983 pubblica la raccolta di fumetti Hares in the Gate e lo stesso anno è uno dei fondatori della Directors Guild of Great Britain.

Vita privata

Il 30 luglio 1966 Alan Parker ha sposato Annie Inglis, dalla quale ha divorziato il 6 gennaio 1992.[22] Dal matrimonio sono nati quattro figli tra cui Alexander, Jake e Nathan, tutti impegnati nell'industria cinematografica. Attualmente è sposato con Lisa Moran, sua assistente in The Commitments e in seguito co-produttrice di Morti di salute, Evita e The Life of David Gale.[23]

Filmografia

Regista

Sceneggiatore

  • Come sposare la compagna di banco e farla in barba alla maestra (Melody), regia di Waris Hussein (1971) – Anche soggetto
  • No Hard Feelings (1972) – Cortometraggio tv, anche soggetto
  • Our Cissy (1973) – Cortometraggio, anche soggetto
  • Footsteps (1973) – Cortometraggio, anche soggetto
  • Piccoli gangsters (Bugsy Malone) (1976) – Anche soggetto
  • A Turnip Head's Guide to The British Film Industry (1985) – Documentario
  • Angel Heart - Ascensore per l'inferno (Angel Heart) (1987)
  • Benvenuti in paradiso (Come See the Paradise) (1990) – Anche soggetto
  • Morti di salute (The Road to Wellville) (1994)
  • Evita (1996) – Co-sceneggiatore con Oliver Stone
  • Le ceneri di Angela (Angela's Ashes) (1999) – Co-sceneggiatore con Laura Jones

Produttore

  • Morti di salute (The Road to Wellville) (1994)
  • Evita (1996)
  • Le ceneri di Angela (Angela's Ashes) (1999)
  • The Life of David Gale (2003)
  • L'esercito di papà (Dad's Army), regia di Oliver Parker (2016) – Produttore esecutivo

Opere letterarie

  • Bugsy Malone (HarperCollins, 1976)
  • Puddles in the Lane (G. Whizzard Publications, 1977)
  • Hares in the Gate (HarperCollins, 1983)
  • The Making of Evita (HarperCollins, 1996)
  • Making Movies (British Film Institute, 1998)
  • The Suckers Kiss (Sceptre, 2003)
  • Will Write and Direct for Food (Southbank Publishing, 2005)

Riconoscimenti

«Ogni volta che vado a Cannes dico a me stesso che non ci tornerò più. Ogni volta vince la mia vanità.»
1979 - Candidatura per il miglior regista per Fuga di mezzanotte
1989 - Candidatura per il miglior regista per Mississippi Burning - Le radici dell'odio
1979 - Candidatura per il miglior regista per Fuga di mezzanotte
1989 - Candidatura per il miglior regista per Mississippi Burning - Le radici dell'odio
1997 - Candidatura per il miglior regista per Evita
1976 - Migliore opera singola per The Evacuees
1977 - Migliore sceneggiatura per Piccoli gangsters
1977 - Candidatura per il miglior regista per Piccoli gangsters
1979 - Miglior regista per Fuga di mezzanotte
1981 - Candidatura per il miglior regista per Saranno famosi
1985 - Michael Balcon Award per l'eccezionale contributo al cinema britannico
1990 - Candidatura per il miglior regista per Mississippi Burning - Le radici dell'odio
1992 - Miglior film per The Commitments
1992 - Miglior regista per The Commitments
1997 - Candidatura per la migliore sceneggiatura per Evita
2013 - BAFTA Fellowship
1976 - Candidatura alla Palma d'oro per Piccoli gangsters
1978 - Candidatura alla Palma d'oro per Fuga di mezzanotte
1982 - Candidatura alla Palma d'oro per Spara alla luna
1985 - Grand Prix Speciale della Giuria per Birdy - Le ali della libertà
1985 - Candidatura alla Palma d'oro per Birdy - Le ali della libertà
1990 - Candidatura alla Palma d'oro per Benvenuti in paradiso
1989 - Candidatura all'Orso d'oro per Mississippi Burning - Le radici dell'odio
2003 - Candidatura all'Orso d'oro per The Life of David Gale
1979 - Candidatura per il miglior regista per Fuga di mezzanotte
1989 - Candidatura per il miglior regista per Mississippi Burning - Le radici dell'odio
1992 - Candidatura al Nastro d'argento europeo per The Commitments
1997 - Nastro d'argento europeo per Evita
1997 - Candidatura per il regista del miglior film straniero per Evita
2007 - Premio per la collaborazione "regista - direttore della fotografia"Condiviso con Michael Seresin
2008 - Premio alla carriera per la speciale sensibilità visiva nella regia
1991 - Miglior regista per The Commitments
1991 - Candidatura al Tokyo Grand Prix per The Commitments
1994 - Candidatura al Tokyo Grand Prix per Morti di salute
  • Online Film & Television Association
1997 - Miglior regista per Evita
1997 - Candidatura per il miglior film per Evita
1997 - Candidatura per il miglior film drammatico per Evita
1997 - Candidatura per il miglior film commedia o musicale per Evita
1997 - Candidatura per la migliore sceneggiatura non originale per Evita
1978 - Candidatura per il miglior regista per Fuga di mezzanotte
1981 - Candidatura per il miglior film straniero per Saranno famosi
  • Guild of German Art House Cinemas
1982 - Miglior film straniero per Saranno famosi
1987 - Premio del pubblico per Birdy - Le ali della libertà
1988 - Miglior regista per Mississippi Burning - Le radici dell'odio
1988 - Candidatura per la migliore sceneggiatura per Angel Heart - Ascensore per l'inferno
1989 - Candidatura per il miglior film straniero per Mississippi Burning - Le radici dell'odio
1992 - Regista britannico dell'anno per The Commitments
1997 - Miglior film commedia o musicale per Evita
2000 - Premio del pubblico per Le ceneri di Angela
2000 - Premio del pubblico per il miglior film straniero per Pink Floyd The Wall
2000 - Premio Internazionale
  • Filmfest München
2004 - CineMerit Award

Altri riconoscimenti

Nel 1984 è stato premiato dalla British Academy of Film and Television Arts per l'eccezionale contributo al cinema britannico e in seguito ha ricevuto il Lifetime Achievement Award dalla Directors Guild of Great Britain (1998) e il Lumière Award dalla Royal Photographic Society (2000). Ha inoltre conseguito il dottorato onorario dall'Università di Sunderland, dalla University of East Anglia di Norwich e dall'Università di Southampton Solent.[24]

Onorificenze

Onorificenze britanniche

{{Onorificenze |immagine=Order BritEmp (civil) rib.PNG |nome_onorificenza=Commendatore dell'Ordine dell'Impero Britannico |collegamento_onorificenza=Ordine dell'Impero Britannico |motivazione=Per i suoi servizi all'industria cinematografica |data=17 giugno 1995[25] } {{Onorificenze |immagine=Knight-Bachelor.ribbon.png |nome_onorificenza=Knight Bachelor |collegamento_onorificenza=Knight Bachelor |motivazione=Per i suoi servizi all'industria cinematografica |data=31 dicembre 2001[26] }

Onorificenze straniere

{{Onorificenze |immagine=Comandante_Ordine_delle_Arti_e_delle_Lettere.png |nome_onorificenza=Commendatore dell'Ordine delle Arti e delle Lettere (Francia) |collegamento_onorificenza=Ordre des arts et des lettres |motivazione= |data=9 marzo 2005[27] }

Note

  1. ^ Honorary President & Creative Council, su filmdirectors.eu, www.filmdirectors.eu. URL consultato il 29 gennaio 2019.
  2. ^ Alan Parker, su nndb.com, www.nndb.com. URL consultato il 29 gennaio 2019.
  3. ^ Early Years, su alanparker.com, www.alanparker.com. URL consultato il 29 gennaio 2019.
  4. ^ Alan Parker - Milestones, su tcm.turner.com, www.tcm.turner.com. URL consultato il 29 gennaio 2019.
  5. ^ a b c d e f g Advertising and Commercials, su alanparker.com, www.alanparker.com. URL consultato il 29 gennaio 2019.
  6. ^ Come sposare la compagna di banco e farla in barba alla maestra - Trivia, su imdb.com, www.imdb.com. URL consultato il 29 gennaio 2019.
  7. ^ a b No Hard Feelings - Notes, su alanparker.com, www.alanparker.com. URL consultato il 29 gennaio 2019.
  8. ^ a b The Evacuees - The Making of the BBC Tv Drama by Alan Parker, su alanparker.com, www.alanparker.com. URL consultato il 29 gennaio 2019.
  9. ^ Our Cissy and Footsteps - Notes, su alanparker.com, www.alanparker.com. URL consultato il 29 gennaio 2019.
  10. ^ a b c d e f g Bugsy Malone - The Making of the Film by Alan Parker, su alanparker.com, www.alanparker.com. URL consultato il 29 gennaio 2019.
  11. ^ a b Alan Parker - Personal Quotes, su imdb.com, www.imdb.com. URL consultato il 29 gennaio 2019.
  12. ^ a b Bugsy Malone - Details, su catalog.afi.com, www.catalog.afi.com. URL consultato il 29 gennaio 2019.
  13. ^ a b c d e f g Midnight Express - The Making of Midnight Express - A Personal Memoir by the Director, Alan Parker, su alanparker.com, www.alanparker.com. URL consultato il 29 gennaio 2019.
  14. ^ a b c Midnight Express - Articles, su tcm.turner.com, www.tcm.turner.com. URL consultato il 29 gennaio 2019.
  15. ^ Fuga di mezzanotte - Trivia, su imdb.com, www.imdb.com. URL consultato il 29 gennaio 2019.
  16. ^ Midnight Express - Details, su catalog.afi.com, www.catalog.afi.com. URL consultato il 29 gennaio 2019.
  17. ^ a b c d e Fame - Details, su catalog.afi.com, www.catalog.afi.com. URL consultato il 29 gennaio 2019.
  18. ^ a b c d e f g Fame - The Making of the Film by Alan Parker, su alanparker.com, www.alanparker.com. URL consultato il 29 gennaio 2019.
  19. ^ a b c d Shoot the Moon - The Making of the Film by Alan Parker, su alanparker.com, www.alanparker.com. URL consultato il 29 gennaio 2019.
  20. ^ Fame - Articles, su tcm.turner.com, www.tcm.turner.com. URL consultato il 29 gennaio 2019.
  21. ^ Shoot the Moon - Details, su catalog.afi.com, www.catalog.afi.com. URL consultato il 29 gennaio 2019.
  22. ^ Alan Parker - Companions, su tcm.turner.com, www.tcm.turner.com. URL consultato il 29 gennaio 2019.
  23. ^ Alan Parker - Trivia, su imdb.com, www.imdb.com. URL consultato il 29 gennaio 2019.
  24. ^ Sir Alan Parker CBE Biography, su alanparker.com, www.alanparker.com. URL consultato il 17 febbraio 2017.
  25. ^ Supplement to The London Gazette of Friday, 16th June 1995, su thegazette.co.uk, www.thegazette.co.uk. URL consultato il 17 febbraio 2017.
  26. ^ New Year's Honours List - United Kingdom, su thegazette.co.uk, www.thegazette.co.uk. URL consultato il 17 febbraio 2017.
  27. ^ Alan Parker distingué par la République, su nouvelobs.com, www.nouvelobs.com. URL consultato il 17 febbraio 2017.

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

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Collegamenti esterni

  • {{Collegamenti esterni

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