Centrale elettronucleare Trino 2
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La centrale elettronucleare Trino 2 doveva essere la seconda centrale elettronucleare del comune di Trino (più precisamente nella frazione di Leri Cavour, alcuni chilometri a nord-ovest della centrale elettronucleare Enrico Fermi), la prima in Italia basata sull'allora nascente "Progetto Unificato Nucleare" e avente due reattori PWR da Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. di potenza elettrica netta ciascuno a uranio a medio arricchimento.
La sua costruzione da parte di Ansaldo Impianti S.p.A. era stata richiesta da Enel S.p.A..
Per questa installazione era stato solo approvato il progetto esecutivo e individuata e predisposta l'area quando, a seguito del referendum del 1987, la costruzione fu bloccata. La stessa area fu successivamente impiegata per la realizzazione dell'impianto a ciclo combinato di gas naturale e vapore da 700 MW di potenza elettrica della centrale termoelettrica Galileo Ferraris.
Bibliografia
- La rinuncia a costruire Trino costerà quasi 1800 miliardi, la Repubblica, 24 dicembre 1987, p. 7. (testo)
Voci correlate
Collegamenti esterni
- (EN) IAEA - Nuclear Power Reactors in the World, 2018 (PDF), su www-pub.iaea.org.
- (EN) IAEA - PRIS database - Nuclear Power Reactor Details - PIEMONTE TRINO-1, su iaea.org (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2011).
- (EN) IAEA - PRIS database - Nuclear Power Reactor Details - PIEMONTE TRINO-2, su iaea.org (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2011).