Control (album Janet Jackson)
Control è il terzo album della cantante statunitense Janet Jackson, pubblicato nel 1986 dalla A&M Records.
Control album in studio | |
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Artista | Janet Jackson |
Pubblicazione | 4 marzo 1986 |
Durata | 41:41 |
Dischi | 1 |
Tracce | 9 |
Genere | Contemporary R&B[1][2] Pop[1][2] New jack swing[3][4] |
Etichetta | A&M Records |
Produttore | Jimmy Jam & Terry Lewis, Monte Moir |
Registrazione | agosto-ottobre 1985 |
Formati | Vinile, MC, CD, download digitale |
Certificazioni | |
Dischi d'oro | ![]() (vendite: 7 500+) |
Dischi di platino | ![]() (vendite: 100 000+) ![]() (vendite: 100 000+) ![]() (vendite: 300 000+) ![]() (vendite: 5 000 000+) |
Janet Jackson - cronologia | |
Singoli | |
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Descrizione
Antefatti
I due album precedenti di Janet, Janet Jackson e Dream Street, non erano stati dei grandi successi né di pubblico né di critica, in parte a causa dello stretto controllo creativo esercitato dal padre/manager Joseph e dell'inesperienza della cantante, sedicenne ai tempi della pubblicazione del suo primo lavoro. Il padre non le permise di partecipare al processo creativo e il contenuto risultò essere solo un riflesso di ciò che probabilmente avrebbe fatto sentire lui a suo agio sentendolo cantare dalla figlia adolescente.[10]
Panoramica
L'album rappresentò l'inizio dell'indipendenza artistica della popstar, a 20 anni: con Control non solo la cantante licenziò il padre, ma divenne anche autrice del materiale interpretato. Il disco fu coprodotto da due virtuosi delle sonorità Rhythm and Blues contemporanee, la coppia Jimmy Jam & Terry Lewis quasi agli esordi, che aveva già lavorato con Prince creando quello che fu definito 'il sound di Minneapolis', una sorta di synth pop mischiato con il funk e la new wave.[11] Cominciò così un sodalizio che porterà Janet a produrre assieme al duo un totale di otto album, per quasi trent'anni di collaborazione. I due passarono le ore a sintetizzare e modificare i suoni ottenuti attraverso una drum machine all'avanguardia, la Roland TR-808, ma erano anche due abili autori che avevano già abbozzato diversi pezzi e stavano cercando una voce capace di far quadrare le loro peculiari sonorità con l'energia del pop da classifica generalista. La sinergia con Janet fu istantanea, e nel giro di pochi giorni il trio stava già registrando nuovo materiale.[12] Il disco rappresentò dunque un momento cruciale per la carriera dell'artista e ne segnò la svolta decisiva.
I brani
My control, Control of what I say, Control of what I do, And this time I'm gonna do it my way, I hope you enjoy this as much as I do, Are we ready? I am, 'Cause it's all about control,
And I've got lots of it.»«Questa è una storia sul controllo,
Il mio controllo, Controllo di quello che dico, Controllo di quello che faccio, E questa volta farò a modo mio, Spero che vi piaccia quanto piace a me, Siamo pronti? Io lo sono, Perché tutto ha a che fare col controllo, E io ne ho molto.»
L'album si apriva con l'omonima canzone Control, anticipata da questo breve parlato, che descriveva la sua indipendenza dal padre/manager e dalla sua famiglia. Seguivano l'aggressiva Nasty, che conteneva i celebri versi «No my first name ain't baby. It's Janet. Miss Jackson if you're nasty» e l'iconica What Have You Done for Me Lately, entrambe estratte come singoli accompagnati da videoclip, di grande successo e entrambe arrivate alla posizione numero uno della classifica Rhythm and Blues di Billboard. Altri brani degni di nota erano il funk-pop The Pleasure Principle e When I Think of You, diventata la prima canzone di Janet a raggiungere il primo posto della Billboard Hot 100. La ballata Let's Wait Awhile fu un altro successo, raggiungendo la posizione numero due nella Billboard Hot 100 e diventando il quinto singolo consecutivo ad entrare nei primi dieci posti.[12]
Accoglienza
Recensione | Giudizio |
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AllMusic[1] | |
Rolling Stone[13] |
Il disco ricevette critiche positive negli anni. Rob Hoerburger di Rolling Stone commentò che la 'tagliente' Janet Jackson è «più preoccupata dell'identità che delle playlist», in quanto in Control dichiara che lei non è più solo la sorella dei Jacksons.[14] Julian Kimble di Billboard dichiarò che «Control riguarda la liberazione. È il momento in cui Janet Jackson ha smesso di essere la sorellina di Michael e ha iniziato il cammino verso un catalogo che rivaleggia con lui. È quando ha stabilito la propria eredità, invece di vivere alle spalle della sua famiglia».[10] Wesley Morris del New York Times sostenne che «Ha senso ammirare Control come un album sull'indipendenza. È un racconto convincente sulla libertà in cui la signora Jackson si libera dalle soffocanti richieste degli uomini per fare le proprie richieste e dove si concede il permesso di definire la propria sensualità».[2]
Tracce
- Control (James Harris, Janet Jackson, Terry Lewis) - 6:00
- Nasty (Harris, Jackson, Lewis) - 4:05
- What Have You Done for Me Lately (Harris, Jackson, Lewis) - 5:00
- You Can Be Mine (James Harris, Janet Jackson, Terry Lewis) - 5:15
- The Pleasure Principle (Monte Moir) - 5:00
- When I Think of You (James Harris, Terry Lewis) - 3:55
- He Doesn't Know I'm Alive (Spencer Bernard) - 3:30
- Let's Wait Awhile (Melanie Andrews, Harris, Jackson, Lewis) - 4:40
- Funny How Time Flies (When You're Having Fun) (James Harris, Janet Jackson, Terry Lewis) - 4:30
Successo commerciale
L'album fu il primo vero successo di Janet Jackson: vendette oltre 14 milioni di copie nel mondo, sette delle sue nove canzoni furono estratte come singoli, di cui sei entrarono nei primi venti posti della classifica americana, e cinque di loro si piazzarono nei primi cinque. A Jimmy Jam e Terry Lewis il disco fruttò un Grammy Award come 'Produttore dell'anno (non classico)' nel 1987.[10] A marzo 2017 Billboard collocò l'album al quarto posto come 'Album Rhythm and Blues di maggior successo per un'artista femminile' e al sedicesimo come 'Album Rhythm and Blues di maggior successo di tutti i tempi'.[15]
Classifiche
Classifica (1986) | Posizione massima |
---|---|
Australia[16] | 25 |
Canada[17] | 11 |
Germania[18] | 36 |
Giappone[19] | 57 |
Nuova Zelanda[20] | 5 |
Paesi Bassi[20] | 7 |
Regno Unito[21] | 8 |
Stati Uniti[22] | 1 |
Svezia[20] | 47 |
Svizzera[20] | 28 |
Note
- ^ a b c William Ruhlmann, Control > Review, AllMusic, 2008. URL consultato il 30 giugno 2008.
- ^ a b c (EN) Wesley Morris, Sorry, Ms. Jackson: You’re Underrated. ‘Control’ at 30, in The New York Times, 8 agosto 2016.
- ^ (EN) Stereo Williams, New Jack Summer: In June '88, Bobby Brown, Teddy Riley & New Edition Announced the Arrival of R&B's New School, su billboard.com, Billboard, 20 giugno 2018. URL consultato il 2 maggio 2019.
- ^ (EN) Paul Bowler, It’s Got That Vibe: Celebrating New Jack Swing, su udiscovermusic.com, uDiscoverMusic. URL consultato il 2 maggio 2019.
- ^ Scapolo, Dean (2007). The Complete New Zealand Music Charts 1966–2006. ISBN 978-1-877443-00-8.
- ^ http://www.cria.ca/cert_db_search.php
- ^ Goud / Platina, su nvpi.nl. URL consultato il 13 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2010).
- ^ (EN) BRIT Certified, su bpi.co.uk, British Phonographic Industry. URL consultato il 30 agosto 2015. Digitare "Control" in "Keywords, dunque premere "Search".
- ^ (EN) Control – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 30 agosto 2015.
- ^ a b c Julian Kimble, Remembering 'Control' 30 Years Later: How Janet Jackson's Third Album Cemented Her Icon Status, in Billboard, 4 febbraio 2016.
- ^ Paisley Park Records sinonimo di Minneapolis Sound, su simoneniga.com, 8 aprile 2017.
- ^ a b Damiano Pandolfini, Janet Jackson - biografia, recensioni, streaming, discografia, foto :: OndaRock, in OndaRock, 16 maggio 2016.
- ^ Laura Sinagra, Janet Jackson, in The New Rolling Stone Album Guide, Simon & Schuster, 2004, p. 411, ISBN 0-7432-0169-8. URL consultato il 14 ottobre 2014.
- ^ Rob Hoerburger, Control, in Rolling Stone, 24 aprile 1986.
- ^ Greatest of All Time Top R&B/Hip-Hop Albums : Page 1, in Billboard.
- ^ David Kent, Australian Chart Book 1970–1992, Australian Chart Book, 1993, p. 444, ISBN 0-646-11917-6.
- ^ RPM100 Albums, in RPM, vol. 45, n. 5, Library and Archives Canada, 25 ottobre 1986. URL consultato il 29 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 17 ottobre 2012).
- ^ (DE) Janet Jackson, Control, Media Control. charts.de. URL consultato il 5 novembre 2011.
- ^ Oricon Album Chart Book: Complete Edition 1970–2005, Roppongi, Tokyo, Oricon Entertainment, 2006, ISBN 4-87131-077-9.
- ^ a b c d Janet Jackson – Control, Ultratop. URL consultato il 16 gennaio 2011.
- ^ 1987 Top 40 Official UK Albums Archive, The Official Charts Company, 11 luglio 1987. URL consultato il 5 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 20 gennaio 2012).
- ^ Control – Janet Jackson, in Billboard. URL consultato il 3 luglio 2010.
Collegamenti esterni
- (EN) Control, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Control, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Control, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Control, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.