Lady Vendetta

film del 2005 diretto da Park Chan-wook
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[[Categoria:Film sudcoreani del 2005]]

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Geum-ja (Lee Young-ae) in una scena del film
Titolo originale친절한 금자씨
Chinjeolhan geumjassi
Paese di produzioneCorea del Sud
Anno
Durata112 min
Generedrammatico, thriller
RegiaPark Chan-wook
SoggettoPark Chan-wook
SceneggiaturaJeong Seo-Gyeong, Park Chan-wook
FotografiaChung Chung-Hoon
MontaggioKim Jae-Beom, Kim Sang-Beom
Effetti specialiKim Gwan-Su
MusicheCho Young-Wuk
ScenografiaCho Hwa-Sung
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Lady Vendetta (친절한 금자씨) è un film del 2005 diretto da Park Chan-wook.

Con questa pellicola si conclude la cosiddetta trilogia della vendetta, iniziata con Mr. Vendetta nel 2002 e portata avanti con il pluripremiato Old Boy nel 2003.

Trama

Geum-ja è una studentessa di vent'anni che nel 1991 finisce in carcere per aver rapito e strangolato un bambino di sei anni. Nei tredici anni passati in prigione sembra apparentemente pentirsi del malvagio atto, diventando una fervente cristiana e attirando notevolmente l'attenzione dei media. Tuttavia, al termine della prigionia, Geum-ja sembra diventare un'altra donna, spietata e vendicativa. Trova un lavoro come pasticcera e va a vivere in un albergo.

Nei tredici anni di carcere Geum-ja ha stipulato numerose alleanze, aiutando alcune detenute in difficoltà: una volta uscite, esse le serbano gratitudine, compiendo alcune cortesie per lei. La donna vuole infatti vendicarsi di Baek, un insegnante con cui ebbe una relazione a vent'anni, rimanendo incinta. Baek all'epoca rapì un bambino per ottenere un riscatto, uccidendolo e intascandosi i soldi del riscatto, facendo poi ricadere la colpa su Geum-ja, che finì in carcere. La bambina che partorì fu adottata da una famiglia in Australia, cui Geum-ja riesce a far visita. Nel periodo passato con loro, si affeziona a Jenny, la figlia ormai tredicenne, che la obbliga a portarla in Corea, minacciando di suicidarsi.

Tornata a Seul, Geum-ja, con l'aiuto delle sue "alleate", si concentra sulla sua vendetta: Baek ha scoperto che la sua ex alunna lo sta cercando, ma ciononostante non riesce a impedire di essere trovato e catturato. Geum-ja lo porta in un edificio abbandonato in un bosco, ma non riesce ad ucciderlo, soprattutto dopo aver letto una lettera di Jenny in cui scopre che la figlia prova molto risentimento nei suoi confronti, poiché crede di essere stata abbandonata. Andati in una scuola abbandonata, Geum-ja, portato lì l'uomo, insieme a Jenny, lo usa come traduttore per raccontare alla figlia, che le ha sempre voluto bene. Ma di non essersi potuta occupare di lei perchè a causa dell'uomo che si trova lì con loro, lei è finita in prigione e Jenny, appena nata, le era stata subito tolta dandola in adozione. Amettendo infine di essere stata molto felice di avere ritrovato sua figlia e di avere trascorso felicemente quei giorni insieme ma Geum-ja insiste che quando quella sanguinosa storia di vendetta sarà finita, Jenny dovrà tornare in Australia con i suoi geniotri adottivi, in quanto vuole che lei abbia una vita felice. Jenny capisce infine la verità, abbracciando infine sua madre, scoprendo che lei le ha sempre voluto bene. Controllando il cellulare di Baek, Geum-ja scopre che l'uomo possiede piccoli portachiavi, che sono in realtà oggetti che possedevano alcuni bambini delle scuole in cui lavorava: Baek è infatti un assassino seriale di bambini, e che una volta uccisi li nascondeva nei bosci coperti dalla neve. Geum-ja chiama ifine l'ispettore Choi, il poliziotto che anni prima la arrestò, entrando infine nell'ufficio di Baek mettendolo a soqquadro trova sotto la scrivanie videocassette che filmava insieme alle sue vittime prima di ucciderle. L'ispettore Choi guardando i video ne resta distrutto, in quanto altri quattro bambini di altrettante famiglie sono morti poichè lui, aveva fatto arrestare la persona sbagliata. Geum-ja, quindi, con l'aiuto di Choi, convoca nell'edificio abbandonato i genitori dei bambini uccisi e mostra loro le esecuzioni, che venivano filmate dall'uomo i quali restano scioccati e distrutti per quello che aveva fatto ai loro figli. Beak in quanto insegnante di lingue sceglieva le sue vittime nella scuola privata dove lavorava, e dopo averla uccisa cambiava costantemente istituto, non uccidendo nessuno degli studenti della sua classe per non destare sospetti. Le chiamate di riscatto dei figli al telefono che egli faceva ai genitori delle sue vittime erano delle registrazioni e che i bambini li aveva già uccisi. Geum-ja offre infine ai genitori due possibilità: lasciare che l'ispettore Choi arrestasse l'uomo e portarlo in prigione affinché venga fatta giustizia, oppure lasciare che i genitori consumino lì nella scuola abbandonata la loro spietata vendetta verso Baek. L'ispettore Choi, sentendosi responsabile, non interferirà nella scelta che faranno. I genitori chiedono a Geum-ja se Baek avesse dei figli, ma lei, dopo aver fatto indagini approfondite sembra avere scoperto, che egli sia sterile e che non ne ha mai potuto averne. I genitori restano confusi dal perché volesse tutti quei soldi ottenuti dai riscatti alche Geum-ja risponde che forse voleva comprarsi uno yacht, lasciando scioccati le famiglie. Essi decidono all'unanimità di infierire sull'assassino torturandolo. Mentre discutono su come farlo, nella sala viene tenuto un microfono collegato a una cassa collocata nella stanza di Baek affinche egli senta tutto ciò che sta per succedere, facendogli provare più paura possibile. Essi decidono così di vendicarsi, infierendo violentemente sul corpo di Baek, uccidendolo e infine seppellendolo.

Tornati in città, si recano alla pasticceria dove lavora Geum-ja, che ha preparato loro una torta, poiché in quel giorno il bambino del cui omicidio si addossò la colpa avrebbe compiuto vent'anni. Poco dopo, mentre è in bagno, Geum-ja vede un bambino, che improvvisamente diventa un uomo adulto: egli è come sarebbe il ragazzino se Baek non lo avesse ucciso; pur essendosi vendicata, Geum-ja continua a sentirsi in colpa per la sua morte. Intanto i genitori di Jenny sono venuti in Corea per riportare a casa la figlia adottiva. Mentre dorme con loro nella camera di Geum-ja, si diffonde nell'aria uno strano fumo; svegliatasi, Jenny scende in strada e incontra Geum-ja, che le porta una torta di tofu totalmente bianca. La donna le consiglia di "vivere bianco", vivendo una vita pura come quel tofu. Mentre comincia a nevicare, Jenny prende un pezzo della torta e gioca sotto la neve, mentre Geum-ja, piangendo, affonda la testa nel tofu.

Analisi

Questa volta la vendetta è proposta da un punto di vista femminile. Dopo aver esaminato il suo io interiore, il regista, infatti, si è reso conto che il sovraccarico di rabbia, odio e violenza stava diventando veleno e gli stava trasformando l'anima in una terra arida. Il regista giunge alla conclusione di dover adottare una rabbia più aggraziata, un odio raffinato e una violenza delicata: "In fin dei conti, volevo che la vendetta fosse un atto di redenzione, una vendetta effettuata da una persona che cerchi di salvarsi l'anima. Ed è così che è nato Sympathy for Lady Vengeance".

Riconoscimenti

Voci correlate

Collegamenti esterni

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