Cyberzone

rivista semestrale italiana di cultura, filosofia, semiotica, arte e musica
Versione del 7 mag 2019 alle 12:30 di Marcello Faletra (discussione | contributi) (Ho inserito alcune copertine di cyberzone per illustrare il breve testo sulla storia della rivista)

Cyberzone è una rivista di cultura, filosofia, semiotica, arte e musica fondata a Palermo nel 1997.

Cyberzone
StatoItalia (bandiera) Italia
LinguaItaliano
PeriodicitàLa rivista nacque come trimestrale, per poi diventare semestrale nel 2006
GenereFilosofia, Semiotica, Sociologia, Arte, Musica.
FormatoInizialmente il formato era un magazine 29x23, per poi cambiare formato nel 2001
FondazioneNovembre 1997
SedePalermo
Diffusione cartaceaNazionale
File:Cyberzone n° 23 2019.jpg
Copertina di Istvan Horkay del n° 23 di Cyberzone 2019

Storia della rivista

Cyberzone è nata nel 1997 a Palermo inizialmente nel circuito della cultura antagonismo, inserendosi nel dibattito allora molto acceso sulle tecnologie digitali, sui movimenti hacker, sull'hacktivism, sulla letteratura cyberpunk e sui fenomeni sociali e controculturali di quegli anni[1].

Successivamente si è aperta a riflessioni filosofiche, sociologiche, antropologiche e a autori difficilmente classificabili in una disciplina.

Funzione della grafica. In Cyberzone immagine e testo fluiscono graficamente in modo inseparabile. La grafica vi svolge un ruolo fondamentale. Senza di essa la vita di Cyberzone sarebbe impossibile. Essa è concepita come l’arte che crea ed attribuisce valore semantico a segni che non sono dotati di valore referenziale, denotativo. Valenze polisemiche, dettagli che moltiplicano la loro percezione, giochi di scrittura che alleggeriscono l’impatto visivo dell’insieme e che scherzano con la costruzione dell’impianto grafico generale. Essa come un virus si irradia in ogni presenza – testo o immagine – mettendo in campo un’arte della connessione, un gioco di combinazioni che trasformano la percezione grafica di un testo in una polimorfa genesi dell’immagine.

Forme. Ciascun numero della rivista è progettato prevalentemente come una monografia su un tema o un autore, e contempla anche interventi d'altra natura. Le forme privilegiate sono il saggio breve e l'intervista, che assieme alle immagini elaborate appositamente per ogni numero da artisti, illustratori, fotografi, ritagliano un frammento di realtà. Dal punto di vista redazionale la rivista non ha una struttura verticistica: non contempla "capiredattori".

La rivista è stata in grado di convogliare nel tempo importanti autori della filosofia, della semiotica, della sociologia, della poesia e delle arti come Franco Berardi, Jean Baudrillard, Felix Guattari, Michel Maffesoli, Marc Augé, Paul Virilio, Abbas Kiarostami, Antonio Caronia, Ryoji Ikeda, Paolo Fabbri, Umberto Eco, Antonio Caronia, Steven Shaviro, Eric White, Tommaso Ottonieri, Pablo Echaurren, Philip Dick, Jack Hirschman,Manlio Sgalambro, Istvan Horkay, Derrick de Kerckhove, Alejandro Jodorowski, Giorgio Barberio Corsetti, Teresa Macrì, Arjun Appadurai, Alex Grey, Godfrey Reggio, Trevor Brown, Winston Smith, Alessandro Bavari, Bad Trip e altri[1].

La redazione è composta da Emanuele Pistola, Marcello Faletra, Enzo Macaluso, Alessandro Pistola e Rosa Persico.

File:Cyberzone n 15 2002.jpg
Copertina di Mark Ryden del n° 15 di Cyberzone con uno speciale dedicato a Jean Baudrillard
File:Cyberzone n 16 2002.jpg
Copertina di Alex Grey del n° 18 di Cyberzone del 2002

Note

File:Cyberzone n 18 2003.jpg
Copertina di Emanuele Pistola del n° 18 di Cyberzone del 2003