Minuetto (treno)
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I convogli ALe/ALn 501-ALe/ALn 502, soprannominati Minuetto, sono dei treni commissionati da Trenitalia nei primi anni duemila, pensati per sostituire le ormai obsolete automotrici di vecchia generazione (ALn 668 e ALe 801) e per incrementare il livello qualitativo del servizio offerto su tratte suburbane, regionali ed interurbane. Sono prodotti dalla Alstom Ferroviaria e appartengono alla famiglia dei Coradia LINT.[1] Considerando tutte le versioni[2] sono stati prodotti 248 convogli[3].
Caratteristiche
Il treno, le cui linee stilistiche sono state disegnate a Torino dalla Italdesign, è stato costruito in Italia da Alstom Ferroviaria negli stabilimenti italiani ex Fiat Ferroviaria, a Savigliano (assemblaggio finale e gestione globale del progetto), negli stabilimenti di Sesto San Giovanni (sistemi ausiliari e comandi di controllo) e di Colleferro (quest'ultimo per la versione diesel). Alcuni componenti arrivano da altri siti produttivi: i dispositivi di sicurezza sono realizzati a Bologna, mentre i carrelli arrivano a Savigliano da Salzgitter, i sistemi di trazione sono stati realizzati a Charleroi. Il Minuetto è basato sul sistema modulare Coradia, brevettato della capogruppo Alstom, da cui sono stati derivati diversi treni per il mercato tedesco e nordeuropeo.[4]
È stato presentato ufficialmente il 5 maggio 2004 a Roma, presso la Stazione Termini. Il viaggio inaugurale Roma-Ciampino è stato svolto da un convoglio elettrico, il numero 003.
Si tratta di treni in composizione bloccata, ovvero che non possono essere separati se non in casi straordinari di manutenzione o guasto, composti da una testata motrice "ALe 501" (o ALn 501 per la versione diesel), una carrozza centrale "Le 220" (o "Ln 220") e una testata "ALe 502" (o ALn 502), in allestimento a salone senza barriere tra le diverse semicasse; sono dotati di un accoppiatore frontale automatico in grado di unire fino a tre treni in un singolo convoglio paragonabile ad un treno classico. Monta due tipi di motorizzazione: elettrica monotensione con campo di operabilità tra 1,5 e Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. o diesel. La versione elettrica costa circa 3,3 milioni di euro a veicolo, 150 000 euro meno dell'omologo diesel: questi prezzi, sebbene equivalgano al triplo di quelli di una vecchia automotrice, sono in linea con altri mezzi simili ordinati dai principali operatori europei.
Tecnica
La motorizzazione della versione diesel è fornita da Iveco: è realizzata con blocchi motore Diesel IVECO V8 FVQE 28, derivato dalla serie VECTOR, da Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. common rail ed omologati Euro 3. Lo stesso motore è usato (in versione non depotenziata) sul treno ad alta velocità danese IC2/IC4 prodotto da AnsaldoBreda e deriva dal mondo dei carri armati e del trasporto pesante. Il raffreddamento è affidato a un gruppo radiatori posto sul tetto e supportato da tre ventole.
La trasmissione è idro-meccanica, modello Voith T 212 bre, mentre la frenatura è idrodinamica.
In entrambe le versioni (elettrica e diesel) i compressori, alcuni serbatoi dell'aria e i climatizzatori sono posti sul tetto. Lo styling della versione italiana del veicolo è stato affidato al designer Giugiaro: il Minuetto è lungo poco meno di 52 metri ed è dotato di 122 posti a sedere di seconda classe e 24 di prima classe, più 200 in piedi. La versione elettrica è stata omologata per i 160, quella diesel per i 130. Il profilo di missione è quello del treno a bassa frequentazione, pensato per fornire ai passeggeri il massimo comfort, al prezzo da pagare di un numero di posti inferiore.
La cassa centrale è dotata di area per disabili, mentre tutta la segnaletica interna è stata applicata anche in braille per l'uso da parte di non vedenti. La struttura di cassa è a "piano ribassato", che eliminando il dislivello con la banchina rende l'incarrozzamento più rapido e meno difficoltoso per gli utenti a mobilità ridotta.
Le testate possono essere attrezzate con una zona per il trasporto di biciclette, per adattarsi alle nuove politiche commerciali di Trenitalia legate all'unione sinergica del trasporto ferroviario con sistemi di mobilità alternativa. Il Minuetto è stato il primo treno italiano ad essere dotato di videosorveglianza interna di serie e di prese elettriche con tavolini anche per i passeggeri di seconda classe: entrambi i concetti sono stati ripresi anche sul successivo Vivalto.
La fase iniziale della consegna dei Minuetto è stata funestata da numerosi ritiri e interruzioni di servizio, principalmente dovuti all'inaffidabilità del software di controllo del mezzo e ad alcuni problemi meccanici. Questo, ha portato a ritardare di diversi mesi l'entrata a regime, e insieme alla scarsità di posti ha creato intorno al treno una fama negativa oggettivamente immeritata.
Questo treno è composto per più del 50% di acciaio, per un totale di 54 tonnellate: per dipingerlo occorrono due tonnellate di vernice ad acqua e 220 m² di pellicolatura antigraffiti in vinile-poliestere. Gli impianti di bordo includono 760 metri di tubazioni, 200 metri lineari di lampade al neon, 34.000 metri di cavi elettrici e 40 computer. In media l'assemblaggio di un treno Minuetto necessita di una squadra di 60 persone al lavoro per 55 giorni, e i due principali stabilimenti di produzione sono riusciti a mantenere un ritmo di produzione di 4 treni al mese. Il costo finale di un convoglio è di 3,5 milioni di euro.
Il nome Minuetto della versione Trenitalia è stato selezionato in seguito ad un concorso realizzato da alcune associazioni di consumatori e di disabili.
Versioni e livree
Il Minuetto, acquistato da più società per un totale di 248 convogli, è stato allestito sia nella versione elettrica che Diesel, con livree e classificazioni secondo le richieste dei committenti.
- Ferrovia Centrale Umbra soprannominato Pintoricchio[5], 4 convogli elettrici in livrea bianca e rossa
- Ferrovia Sangritana soprannominato Lupetto[6], 6 convogli elettrici (di cui 2 inizialmente destinati ad ATCM/FER) in livrea rossa, grigia e blu. I due treni ex ATCM/FER hanno mantenuto curiosamente le testate nei colori bianco/verde dell'impresa dell'Emilia-Romagna.[7]
- Gruppo Torinese Trasporti: 20 convogli elettrici in livrea bianco-giallo-blu classificati TTR 001-020, dove la sigla TTR sta per Treno Trasporto Regionale[8]
- Trasporto Ferroviario Toscano (già La Ferroviaria Italiana)[9] soprannominato Elfo[10], 4 convogli elettrici in livrea bianco-blu-azzurro soprannominati "Elfo"
- Trenitalia soprannominato Minuetto, 100 convogli elettrici e 104 convogli Diesel in livrea XMPR ed alcuni in livrea Leonardo Express. A partire dall'estate del 2014 il minuetto veste la nuova livrea azzurro-scura come le E464 e TAF e altri convogli appartenenti a Trenitalia.
- Provincia di Trento, soprannominato anch'esso Minuetto (in accordo tra Provincia Autonoma di Trento e Trenitalia), 10 convogli Diesel in livrea bianco e vinaccia caratterizzata da una zampa di orso, logo stilizzato di Trentino Trasporti. Trenitalia provvede alla condotta dei treni ed alla loro manutenzione presso il Deposito di Bolzano. La numerazione ordinata di questi treni, va dal ALn 501.601 al ALn 501.610, variando solo l'ultima cifra. Su entrambi i lati della parte anteriore della testata/coda, si ha una numerazione nuova, diversa da quella dei Minuetti Trenitalia (MD 000, dove con 000 indichiamo il numero del treno (ad esempio ALn 501.000)). Questa è MD TN00 (es. ALn 501.609 per Trenitalia, MD TN09 per la versione della Provincia di Trento), dove con 00 indichiamo il numero di treno, togliendone la prima cifra (6). Queste motrici, tutte in versione diesel, sono utilizzate sulla linea RFI della Valsugana grazie a un contratto di servizio tra la provincia e Trenitalia.
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Versione Ferrovia Centrale Umbra s.r.l.
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Versione Ferrovia Sangritana
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Versione Gruppo Torinese Trasporti
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Versione Trenitalia in livrea XMPR
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Versione Trenitalia in livrea DTR
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Versione della Provincia Autonoma di Trento
Versioni affini
Ai treni Alstom Coradia oltre al Minuetto, appartengono anche altri tipi di convogli, realizzati per diverse imprese ferroviarie italiane.
Controversie
Il maggior problema di questi mezzi (comune peraltro anche ai TAF) è nella trasmissione del moto dai motori ai carrelli che genera, specie nelle fasi di accelerazione, un fastidioso effetto di "marcia a scossoni" ormai diventata tipica, anche per il comune passeggero, di questa famiglia di treni. Questo tipo di marcia crea una prematura usura nelle sale sottocassa del rotabile, causando così la necessità di una ri-profilatura al tornio in officina.
Nell'ottobre 2007 alcuni convogli sono stati ritirati a causa di un'anormale usura delle ruote rilevata nelle manutenzioni periodiche. I veicoli erano in servizio su sei linee regionali nella zona di Asti, Alessandria, Cuneo e Novi Ligure, oltre alla Valle d'Aosta. Il problema risulta accentuato dalla tortuosità delle linee ferroviarie piemontesi. Un problema analogo si verificò sulla linea siciliana Siracusa–Gela–Canicattì e sulla toscana ferrovia Lucca-Aulla.
Note
- ^ http://www.alstom.com/Global/Transport/Resources/Documents/Brochure%20-%20Rolling%20stock%20-%20Coradia%20Regional%20Train%20-%20English%20.pdf
- ^ Escluse le versioni affini
- ^ Alstom Transport - Global leaders in transport, train and track
- ^ scheda tecnica Minuetto (PDF) [collegamento interrotto], su alstom.com. URL consultato il 15 maggio 2013.
- ^ Presentazione ufficiale “Pintoricchio” FCU « ALn 776 FCU Archiviato il 22 luglio 2011 in Internet Archive.
- ^ [1] e [2]
- ^ Trenomania Foto gallery - Ultimi arrivi/Sangritana VS Ferrovie dello Stato Italiane
- ^ Treni GTT - Sito Ufficiale della Regione Piemonte
- ^ Trasporto Ferroviario Toscano : Mezzi Archiviato l'11 gennaio 2010 in Internet Archive.
- ^ Trenomania Foto gallery - LFI>Elfo/Elfo ETT21 da Arezzo
Bibliografia
- Ignazio Arena, Tempo di Minuetto, in "I Treni", 23 (2002), n. 238, pp. 14–17
- Piero Passalacqua, Il Minuetto, in La tecnica professionale, n. s. 10 (2003), n. 11, pp. 5–20
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Minuetto