Utente:GuroneseDoc/Sandbox24
Arpina | |
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Nome orig. | Ἁρπινα |
Caratteristiche immaginarie | |
Specie | Ninfa |
Sesso | Femmina |
Luogo di nascita | Philos |
Professione | Eponimo della città Harpina |
Arpina (in greco antico: Ἁρπινα?, Harpina) o Arpinna è un personaggio della mitologia greca. È una ninfa ed è l'eponimo della città Harpina[1].
Genealogia
Figlio del dio Ares[2] e di Arpina[2] (o di Sterope[3][4]), sposò Evarete figlia di Acrisio[5] (o Sterope [4]) e fu padre di Ippodamia[6], Leucippo[7] e Alcippe[8].
Secondo altre fonti ha genitori mortali (Alcione[9] od Hyperochus[10]) come padri ed Eurythoe come madre[11] o moglie[12].
Mitologia
È l'eponimo della città Harpina[1], che sorgeva presso Pisa, Olimpia ed il fiume Alfeo.
Nelle tradizioni degli abitanti dell'Elide e di Fliunte[1], giacque con Ares e da lui ebbe il figlio Enomao e fu quest'ultimo a dare il nome della madre alla città[13].
Come ninfa fu a volte confusa con la ninfa pleiade Sterope che a sua volta è ritenuta la madre di Enomao[1].
e che per i latini diventò Corfu. I marinai che osservavano la foresta che ricopriva l'isola incominciarono a dedicarne il colore scuro a quello dei suoi lunghi capelli[14][1].
Il figlio avuto da Poseidone divenne il capostipite dei Feaci[15].
Note
- ^ a b c d e (EN) Arpina, su theoi.com. URL consultato il 10 maggio 2019.
- ^ a b (EN) Diodoro Siculo VI, 73.1, su theoi.com. URL consultato il 10 maggio 2019.
- ^ Igino, Fabulae 84
- ^ a b Igino, Astronomica 2.21
- ^ (LA) Igino, Fabulae LXIII, su hs-augsburg.de. URL consultato il 12 aprile 2019.
- ^ Igino, Fabulae CXLIII
- ^ (EN) Pausania il Periegeta, Periegesi della Grecia VIII, 20.2 e 4, su theoi.com. URL consultato il 10 maggio 2019.
- ^ (EN) Plutarco, Vite parallele 40, su theoi.com. URL consultato il 10 maggio 2019.
- ^ (EN) Pausania il Periegeta, Periegesi della Grecia V, 1.6, su theoi.com. URL consultato il 10 maggio 2019.
- ^ Tzetzes a Licofrone, 149, 219
- ^ Scoli ad Apollonio Rodio, Argonautica, 1. 752
- ^ Tzetzes a Licofrone 157
- ^ (EN) Pausania, Periegesi della Grecia VI, 21.8, su theoi.com. URL consultato il 10 maggio 2019.
- ^ Apollonio Rodio, Le Argonautiche IV, 565 ff
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